Ok Superbonus per la casa che sarà abitazione principale a fine lavori

Il caso oggetto dell’interpello alle Entrate interessa un immobile, acquistato con l’agevolazione prima casa, accatastato in categoria A/3 ma parzialmente crollato e in stato fatiscente

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L’agenzia delle Entrate chiarisce con la risposta n.377 del 2023 che è possibile beneficiare del Superbonus qualora venga adibito l’immobile ad abitazione principale, stabilendovi anche la residenza, solo alla fine degli interventi previsti.

Il caso oggetto dell’interpello interessa un immobile, acquistato con l’agevolazione prima casa, accatastato in categoria A/3 ma descritto dall’istante come “parzialmente crollato e in stato fatiscente, con tetti e solai completamenti crollati, con solo parte delle pareti esterne” considerato inagibile.

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L’istante dichiara di soddisfare parzialmente le condizioni previste dalla normativa per usufruire del Superbonus per unifamiliari in quanto, a causa dell’inagibilità dell’immobile, non ha ancora stabilito la propria residenza nello stesso e che ciò potrà avvenire solo al termine dei lavori di demolizione e ricostruzione.

Il contribuente si rivolge all’Agenzia per capire se tale condizione può compromettere l’accesso all’ agevolazione. Analizziamo nel dettaglio il parere rilasciato delle Entrate.

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Le condizioni per usufruire del Superbonus

L’Agenzia, dopo aver ripreso le normative di riferimento per il Superbonus, ricorda che a partire dal 1° gennaio 2023 il Superbonus spetta nella misura del 90 per cento delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che:

  • il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare, che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale;
  • il contribuente abbia un reddito di riferimento, determinato ai sensi del comma 8­bis.1 del medesimo articolo 119, non superiore a 15 mila euro.

Va però precisato che, come previsto dalla circolare n. 13/E del 2023, la verifica del rispetto dei predetti requisiti costituisce una novità dell’attuale disciplina del Superbonus che riguarda soltanto gli interventi iniziati a partire dal 1° gennaio 2023.

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Conclusioni

La Circolare precisa inoltre che qualora l’unità immobiliare non sia adibita ad abitazione principale all’inizio dei lavori, il Superbonus spetta per le spese sostenute per i predetti interventi a condizione che il medesimo immobile sia adibito ad abitazione principale al termine degli stessi.

Pertanto, alla luce di quanto previsto dal documento di prassi, l’Istante può godere del Superbonus nella misura del 90 per cento delle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.

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Foto:iStock.com/Thomas Bullock

Redazione Tecnica

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