La nuova Direttiva EPBD IV, pubblicata a maggio 2024, fissa l’obiettivo di rendere il parco immobiliare europeo a emissioni zero entro il 2050. Questo ambizioso traguardo impone interventi non solo sugli edifici più datati e inefficienti, ma anche su quelli di recente costruzione, che necessitano di miglioramenti per soddisfare gli attuali standard di efficienza energetica.
Uno degli aspetti chiave per raggiungere tale obiettivo riguarda il potenziamento degli isolamenti termici esistenti, attraverso la tecnica del raddoppio del cappotto. In questo contesto si inserisce il nuovo manuale ANIT “Cappotto su cappotto”, realizzato in collaborazione con Mapei, che fornisce soluzioni pratiche e dettagliate per il montaggio di un nuovo sistema isolante su uno preesistente.
Vediamo nel dettaglio in cosa consiste la tecnica del raddoppio del cappotto esistente e quali sono le altre tematiche approfondite nel Manuale ANIT-Mapei (scaricabile a fine articolo).
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Da non perdere
Ponti termici: valutazione e correzione
I ponti termici, non risolti nella progettazione di un edificio nuovo o non attenuati e resi “inoffensivi” negli edifici esistenti, sono la plastica rappresentazione di un’edilizia inutilmente e colpevolmente energivora, di bassa qualità, destinata ad un rapido e costoso deterioramento. Quest’opera si rivolge ai tecnici che desiderano comprendere il “funzionamento” dei ponti termici per poterli valutare e correggere adeguatamente. Attraverso un linguaggio molto chiaro, il libro offre ai tecnici una guida pratica alla progettazione degli interventi correttivi dei ponti termici. Perché non basta inserire dati in un computer per avere la soluzione ai problemi del costruire e abitare sostenibile. Con questo manuale l’autore fornisce ai lettori uno stimolo costante ad approfondire gli aspetti del comportamento termo-igrometrico di ciascuna struttura, valutazioni indispensabili non solo per verificare le prestazioni energetiche dell’edificio e rispettare le prescrizioni di legge, ma anche per progettare edifici robusti e durevoli nel tempo e mantenere condizioni di comfort e salubrità all’interno degli ambienti. L’opera quindi si rivolge a tutti i progettisti che vogliono approfondire l’argomento, perchè ha il pregio di presentare i concetti in modo lineare, accompagnando i ragionamenti con diversi esempi chiarificatori. Sergio Pesaresi Ingegnere civile, progettista specializzato in costruzioni ecosostenibili e di bio-architettura. È consulente e docente dell’Agenzia CasaClima di Bolzano. Progettista di case passive certificato dal Passvhaus Institut di Darmstadt (D) e accreditato presso il PHI-Ita di Bolzano. Supervisor della Fondazione ClimAbita e SouthZeb designer. Tecnico base di ARCA e Tecnico ufficiale Biosafe Certificato EES Avanzato – Esperto in Edilizia Sostenibile italiana. Studioso delle tematiche del Paesaggio e della Mobilità Sostenibile. È docente in corsi di aggiornamento professionale e consulente di Fisica Edile.
Sergio Pesaresi | Maggioli Editore 2022
32.30 €
Indice
Obiettivi della riqualificazione energetica
La Direttiva EPBD IV introduce una serie di misure volte alla decarbonizzazione degli edifici, con una particolare attenzione alla riduzione dei consumi energetici. Gli obiettivi principali includono:
- riduzione del consumo medio di energia primaria del 16% entro il 2030 e fino al 22% entro il 2035;
- ristrutturazione del 43% degli edifici residenziali con le peggiori prestazioni energetiche;
- obbligo per gli Stati membri di predisporre un Piano Nazionale di Ristrutturazione, con traguardi intermedi e investimenti pianificati.
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La tecnica del raddoppio del cappotto
Il manuale ANIT “Cappotto su cappotto” approfondisce le soluzioni per migliorare le prestazioni termiche degli edifici attraverso il raddoppio del cappotto termico esistente. Questa tecnica prevede:
- analisi del cappotto esistente, per verificare lo stato di conservazione dei materiali;
- progettazione del nuovo cappotto, considerando parametri termici e fisici dell’edificio;
- preparazione del supporto, che può richiedere interventi di consolidamento o rimozione parziale dello strato preesistente;
- posa del nuovo sistema isolante, con metodologie specifiche per garantire aderenza e durata nel tempo;
- realizzazione di rasatura armata e finitura. Quelle con elevata elasticità, consentono di eseguire lavori con ampi margini di sicurezza, ovviando spesso anche ad eventuali incongruenze, non valutate o non valutabili, del vecchio sistema.
Normativa di riferimento
Il manuale si basa sulle principali normative tecniche, tra cui:
- UNI TR 11715, evidenzia la necessità di programmare attentamente i lavori, di utilizzare tassellature oltre all’incollaggio in base allo stato del vecchio cappotto, di valutare le condizioni esistenti con una perizia tecnica e specifica le informazioni da raccogliere per la progettazione del sistema ETICS supplementare (External Thermal Insulation Composite System);
- UNI 11716, che stabilisce le competenze professionali per la posa dei sistemi a cappotto;
- marcatura CE, disciplinata dal Regolamento UE 305/2011, per garantire la conformità dei materiali utilizzati.
Benefici del raddoppio del cappotto
L’installazione di un nuovo cappotto su uno esistente offre numerosi vantaggi, tra cui:
- miglioramento delle prestazioni energetiche, riducendo le dispersioni termiche;
- maggiore comfort abitativo, con ambienti più salubri e confortevoli;
- risparmio economico, riducendo le spese di riscaldamento e raffrescamento;
- sostenibilità ambientale, evitando lo smaltimento del vecchio cappotto e riducendo i rifiuti da costruzione.
Modalità di posa del nuovo sistema isolante
Il manuale fornisce dettagliate indicazioni sulle fasi di posa del nuovo cappotto, suddivise in:
- preparazione del supporto, attraverso la pulizia e il trattamento con primer specifici;
- posa dei pannelli isolanti, con tecniche di incollaggio e tassellatura in base al tipo di supporto;
- realizzazione della rasatura armata, con l’impiego di reti in fibra di vetro per garantire la resistenza meccanica;
- finitura finale, con materiali resistenti agli agenti atmosferici e alla formazione di alghe e muffe.
Per maggiori dettagli, è possibile visitare il sito ufficiale di ANIT o di Mapei.
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