Nuovo Codce Appalti: due problemi grossi per le imprese e i loro Direttori Tecnici “storici”. Per effetto della regola del Nuovo Codice Appalti che impone di guardare agli ultimi cinque anni di fatturato delle piccole e medie imprese per sottoscrivere il contratto Soa, molte di loro saranno costrette a ridimensionarsi.
Oltre a questo, c’è un altro problema che riguarda quella che il Sole 24 ha chiamato la “problema della qualificazione”. Il Nuovo Codice Appalti cancella la possibilità dei direttori Tecnici di mantenere il ruolo guadagnato nel tempo e sul campo. Per i costruttori significa il pericolo di vedersi revocare l’attestazione.
Un numero compreso tra il 16 e il 17% delle imprese attive sul mercato dei lavori pubblici sfrutta il vecchio regolamento: quasi 5mila società che rischiano di non ottenere il rinnovo dell’attestazione: se non ci saranno modifiche, tra pochi . Nei prossimi mesi, se non ci sarà una modifica delle regole, tutte queste aziende, se vogliono partecipare alle gare pubbliche.
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Il problema dei Direttori tecnici nasce dall’articolo 357 comma 23 del Dpr n. 207/2010. Il vecchio regolamento consentiva, indipendentemente dal possesso di un adeguato titolo di studio, il mantenimento nella carica di direttore tecnico per chi ricopriva il ruolo da prima dell’entrata in vigore del Dpr n. 34/2000. Unica condizione: i professionisti dovevano conservare il loro incarico presso la stessa impresa.
Il nuovo codice appalti ha abrogato con effetto immediato l’articolo del dpr 207/2010. Molte imprese (poco meno del 20% delle piccole-medie) si troveranno ad avere problemi con i loro direttori tecnici, anche se questi lavorano da molti anni: dovranno sostituirli, la pena sarà la revoca dell’attestazione per sopravvenuta mancanza di uno dei requisiti di qualificazione. Succederà o in sede di rinnovo dei contratti o al momento della verifica triennale. Le aziende saranno costrette a mettere in discussione tutta la loro organizzazione.
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