Il numero delle compravendite all’interno del mercato immobiliare residenziale, in Italia, è tornato nel 2015 ai livelli degli anni ’80, dopo l’impennata dal 2002 al 2007 e la disastrosa flessione negli anni successivi., dal 2008 al 2014.
L’iniziativa “Nuovi strumenti per il rilancio del mercato immobiliare ad uso residenziale”, è stata organizzata il 19 febbraio scorso da Confesercenti Firenze ed Anama.
“Lo scopo dell’iniziativa, organizzata da Confesercenti Firenze e Anama – ha commentato all’incontro del 19 Andrea Carmignani, Presidente provinciale Anama – è quello di analizzare e valutare la possibilità di una ripresa consolidata del mercato immobiliare residenziale grazie, anche, a nuovi strumenti che possano affiancare quello tradizionale della compravendita oltre alla rivalutazione del profilo della locazione alla luce dei mutati fattori di contesto sociali e economici”.
La riduzione delle compravendite tra il 2008 e il 2015 ha prodotto un’alterazione del trend dei valori nominali degli immobili: stabili nella fase recessiva, in aumento in quella espansiva. Le statistiche O.M.I. evidenziano nel 2015 un ulteriore calo dei prezzi e confermano un assioma consolidato: minore è il prezzo, maggiore è la possibilità di vendita. Soprattutto per gli immobili meno attraenti, meno belli, meno appetibili.
“I modesti ma incoraggianti segnali di ripresa del settore possono trovare consolidamento e consentirne un’equilibrata crescita grazie all’adozione e alla reale fattibilità di nuovi strumenti giuridici (rent to buy e leasing immobiliare) oltre che a una tassazione più equa della rendita immobiliare che tenga conto anche dei casi di morosità e a una moratoria dei tributi per il periodo di mancato godimento del bene” prosegue Carmignani.
“Il Governo ha una precisa strategia economica, l’obiettivo è aiutare il Paese a tornare a crescere in maniera duratura e costante nel tempo” conclude Enrico Morando ViceMinistro Economia e Finanze.
“Metteremo in campo importanti norme che andranno a influenzare il sistema immobiliare, primo fra tutti il tema del credito; è necessario liberare le banche da parte delle loro sofferenze per far sì che tornino a concedere credito. È necessario migliorare il sistema del credito migliori, anche per favorire la ripresa del mercato immobiliare; è fondamentale un cambio di passo per il settore immobiliare, punteremo ad un innalzamento del livello di qualità. Il settore dell’edilizia necessita di innovazione, che va applicata anche al ‘costruito’ per renderlo patrimonio immobiliare moderno”.
Il 19 febbraio a Firenze sono intervenuti anche: Alberto Marini Direttore Confesercenti Firenze, Cecilia Del Re Presidente Commissione Affari Generali Comune di Firenze, Gabriele Noto VicePresidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Valeria Papini Avvocato, Paolo Piazzini ViceDirettore Generale ChiantiBanca, Paolo Bellini Presidente Nazionale Anama Confesercenti e a moderare i lavori Sauro Spignoli, Responsabile provinciale ANAMA Confesercenti.
Esemplificativi almeno di una spinta nuova al mercato immobiliare dato dal settore residenziale sono i dati relativi a gennaio 2016 di Confcommercio Modena e provincia: fermi i settori delle case nuove e del commerciale, segnalato un +1,5% sulle transazioni nel residenziale, mentre i prezzi medi al metro, tra nuovo e usato, calano di quasi un punto, in una forbice tra 1.200 e 2.200 euro. Cartina tornasole della buona salute del mercato immobiliare residenziale modenese, come possiamo vedere su clickcase.it, sono gli annunci immobiliari della Provincia di Modena, tra i più numerosi in Regione.
Commenta Raffaele Vosino, presidente provinciale di Fimaa-Confcommercio: “Il calo dei prezzi delle abitazioni è stato meno marcato rispetto ai precedenti mesi, ma questo, anche grazie a una riduzione del costo del denaro e a un incremento dei tassi fiducia tra i consumatori, ha prodotto un aumento, sia pure lieve, nel numero di compravendite immobiliari residenziali, con riferimento all’usato”.
Timidi continuano a essere nel modenese i segnali di risveglio nelle vendite e negli affitti di capannoni, negozi e botteghe: a gennaio 2015 il commerciale recupera circa l’1%, il mercato dei capannoni industriali è fermo, quello dei capannoni artigianali segna un rialzo ma non è neanche lo 0,5%.
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