Si è svolta lo scorso weekend, nella particolare ed unica cornice di Lampedusa, la Festa dell’Architetto: i maggiori esperti e progettisti provenienti dalle due sponde del Mediterraneo si sono confrontati anche sul tema relativo al modo in cui l’emergenza dell’immigrazione implichi una nuova scansione del concetto dell’abitare.
La Festa, istituita nel 2013 per celebrare il novantesimo anniversario della fondazione dell’Ordine e per riflettere sulla traiettoria di cambiamento che pare essere stata intrapresa dalla professione in questi decenni, è stata dedicata quest’anno al tema dell’architettura dell’emergenza e dell’accoglienza.
Tra i temi al centro del discorso sono affiorati certamente quelli relativi alla semplificazione burocratica e alla riforma della Pubblica Amministrazione, oltre alle prospettive concrete di una nuova legge urbanistica e di governo del territorio (al momento in fase di stesura) volta ad implementare politiche di limitazione di uso del suolo e processi di rigenerazione urbana.
Da sottolineare in rosso anche l’aspetto inerente al grande tema della riforma sistematica del mondo delle professioni. In tale direzione sono significative le parole di Gian Vito Graziano, il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi intervenuto nella kermesse di Lampedusa in rappresentanza della sua categoria: “Il percorso intrapreso dagli Ordini di area tecnica – ha spiegato Graziano – è molto più avanti della recente riforma delle professioni. Stiamo percorrendo infatti la strada dell’innovazione e della modernità del sistema ordinistico, sentendoci parte sociale del Paese, al cui servizio poniamo i nostri saperi professionali e le nostre idee di futuro, che non possono non riguardare anche le grandi questioni morali legate a immigrazione, legalità e trasparenza nelle procedure“.
“La mia presenza alla Festa dell’Architetto – ha proseguito Graziano – ha voluto ribadire una collaborazione fattiva tra geologi e architetti non solo sui temi dell’architettura e del territorio, ma anche su quei temi sociali con i quali ciascuna categoria professionale deve misurarsi ed ai quali deve saper dare un contributo di idee”.
Sinergia tra ordini professionali diversi nel comune percorso della tutela del territorio e del paesaggio (urbano e non): la Festa dell’Architetto sancisce certamente questo importante assunto, in ottica di preparazione delle nuove sfide che il presente pone innanzi.
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