Geometra ucciso: si potrà morire per una perizia immobiliare?

Il numero degli immobili pignorati in seguito ai fallimenti cresce. La conseguenza è a volte un gesto folle degli interessati. Ma a pagarne le spese possono essere anche professionisti che non c’entrano nulla, mentre fanno il proprio lavoro.

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Il geometra Marco Carlo Cassano, di 44 anni, sabato 10 novembre è stato ucciso a Portacomaro d’Asti dal 91enne proprietario dell’immobile in cui il tecnico, incaricato dal Tribunale, stava per effettuare una valutazione immobiliare, nell’ambito di un procedimento di esecuzione forzata immobiliare.

Il geometra non ha fatto in tempo a entrare nel piccolo cortile recintato davanti alla casa, che è partito il primo sparo. L’uomo è caduto a terra ed è stato soccorso da una coppia. Mentre stava arrivando l’ambulanza, è partito un secondo colpo di pistola, che ha messo in fuga tutti.

I carabinieri, arrivati poco dopo, hanno capito subito cos’era successo: a sparare era stato il padrone della casa in cui il geometra avrebbe dovuto fare la perizia. Mentre l’ambulanza trasporta Cassano all’ospedale di Asti i carabinieri hanno fatto irruzione nella cascina da cui è partito lo sparo. Lì, seduto su una poltrona, hanno trovato Dario Cellino, con la pistola in mano. E’ stato arrestato con l’accusa di tentato omcidio e portato in caserma. Pochi minuti dopo, è arrivata la notizia della morte di Massano.

Geometra uccisio, il movente: un mutuo non pagato?

L’anziano sapeva di dover ricevere la visita del tecnico. Ha premeditato l’azione? O ha agito d’istinto? Ex mobiliere, proprietario del mobilificio lì accanto, ha cessato l’attività sette anni fa. Temeva che il Tribunale gli pignorasse la casa. Secondo le prime indagini ci sarebbe un mututo non pagato dietro l’omicidio e il tecnico avrebbe dovuto fare una prima valutazione dell’alloggio. Ora Cassano è indagato per omicidio.

Aumentano le vendite di immobili pignorati nelle aste dopo il fallimento, segno della crisi che indica quanto le difficoltà economiche pesino sulla società e sulle famiglie. Ne conseguono atti di violenza che stroncano la vita di chi lavora, di chi è coinvolto in prima persona nel fallimento, ma anche di chi non lo è. I Geometri sono fondamentali per la società, poichè assolvono tanti compiti a vantaggio del territorio. Spesso si tratta di un lavoro a contatto con la gente, per aiutarla. Spesso il geometra è mandato a svolgere un servizio, come in questo caso. E, in questo caso, l’adempimento (una perizia immobiliare) si è trasformato in tragedia. La follia delle persone, innescata dai problemi economici, comporta conseguenze anche su chi non c’entra nulla e fa il proprio mestiere. Il lavoro del Geometra si è rivelato pericoloso come quello di un poliziotto. E chi l’avrebbe mai detto?

Secondo voi, il signore di 91 anni ha sparato perchè tanto non aveva più niente da perdere? Comunque, di sicuro la disperazione e l’attaccamento agli immobili porta a compiere gesti folli. L’attaccamento agli immobili, non solo la disperazione, in questo caso ha portato a uccidere una persona. Autore dell’omicidio un signore di 91 anni. Poco lucido per età? Per disperazione?

La redazione di Ediltecnico esprime le condoglianze ai famigliari della vittima.

Le dichiarazioni dell’Ordine dei Geometri

“Nel corso di questi anni non ho mancato di rappresentare, nelle opportune sedi ministeriali, la necessità di annoverare il ruolo professionale dell’esperto valutatore immobiliare fra le consulenze specialistiche, che più mettono in evidenza l’impegno delle categorie tecniche al fianco della Giustizia, in uno degli ambiti che più specificatamente delineano la delicatezza di tale incarico. Ci auguriamo che ora le Istituzioni possano rivelarsi quanto prima maggiormente attente e riescano a dare un giusto riconoscimento, anche economico, ai professionisti che svolgono un incarico così particolarmente sensibile”.

Lo afferma il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli, esprimendo il cordoglio della Categoria alla famiglia della vittima.

Il Presidente del Collegio Provinciale dei Geometri di Asti Donatella Curletto, inoltre, ha raccolto molte telefonate dei Colleghi che si vogliono stringere attorno alla famiglia Cassano, per offrire il massimo sostegno alla moglie e ai tre piccoli figlioli rimasti soli.

“Un’onda solidale altissima – ha spiegato il Presidente Donatella Curletto – si è levata verso i congiunti da parte dei geometri piemontesi, che si sono messi a completa disposizione per assistere e aiutare la famiglia di Marco Carlo da ora in poi”.

Foto: torino.repubblica.it

Redazione Tecnica

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