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Patrimonio edilizio esistente: puntare innanzitutto sulla prevenzione del rischio sismico
In una fase delicata come quella che attraversa il paese sotto il profilo dei conti pubblici occorre prestare sempre più attenzione alla qualità degli investimenti statali. Questo significa, in un territorio a forte rischio sismico come l’Italia, puntare, nell’ambito degli interventi sul patrimonio edilizio esistente, innanzitutto sulle politiche di prevenzione del rischio sismico, secondo una logica di priorità d’intervento che deve porre, necessariamente, al primo posto la salvaguardia della vita umana.
“Siamo pronti a condividere una nostra proposta che ha l’obiettivo di razionalizzare in modo efficace l’utilizzo dei bonus fiscali favorendo la messa in sicurezza del patrimonio edilizio e, allo stesso tempo, riduce la quota di impegno economico futuro da parte dello Stato nei piani di ricostruzione a seguito di eventi sismici. Se, infatti, mettiamo in moto un meccanismo virtuoso di agevolazione fiscale per l’esecuzione delle attività di verifica dei livelli di sicurezza sismica e per la classificazione, potremo disporre, da subito, di una mappatura capillare dello stato di salute del patrimonio immobiliare (utile in fase di programmazione) e di uno strumento di selezione qualitativa degli investimenti (necessario in fase di accesso agli incentivi fiscali). In prospettiva futura, è evidente che questo tipo di approccio, accompagnato agli interventi di messa in sicurezza sismica ove necessari, favorisce la messa in sicurezza del patrimonio edilizio e riduce la spesa pubblica nei programmi di ricostruzione. Come Fondazione Inarcassa siamo assolutamente disponibili a confrontarci su questa proposta e sulle altre in materia di prevenzione del rischio sismico con il Parlamento che sarà impegnato già nelle prossime settimane sui lavori di conversione del decreto campi flegrei e sulla legge di bilancio”, conclude il presidente De Maio.
Comunicato stampa a cura di Alessandro Cozza, Ufficio Comunicazione & Media Relations
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Nel manuale Valutazione della robustezza di sistemi strutturali e geotecnici di Matteo Felitti e Francesco Oliveto, edito da Maggioli Editore è presente una sezione di approfondimento su come affrontare il problema del dissesto idrogeologico, con focus su:
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Valutazione della robustezza di sistemi strutturali e geotecnici
“Un testo che declina dettagliatamente un concetto che reputo alla base della progettazione strutturale” (Franco Bontempi).“Nel volume non ci si limita ad introdurre in modo semplice la problematica, ma si guida il lettore alla comprensione della risposta strutturale agli eventi inattesi attraverso esempi concreti” (Ivo Caliò)La robustezza di un sistema strutturale e geotecnico è intesa, sostanzialmente, come la capacità di prevenire o ridurre le conseguenze derivanti da un evento locale (eccezionale e/o estremo).Il testo, suddiviso in due parti distinte per un’agevole consultazione, affronta con piglio autorevole e approccio operativo il tema – ancora oggi poco conosciuto – della valutazione del comportamento strutturale attraverso gli indici di robustezza.Tra i molteplici aspetti trattati, il manuale analizza, in dettaglio, il fenomeno del collasso progressivo, le forme con cui può manifestarsi ed i relativi meccanismi di innesco e propagazione, proponendo, poi, esempi di interventi di retrofitting per ottimizzare la risposta strutturale.Inoltre, vengono riportati, in maniera esaustiva, numerose applicazioni numeriche per la stima degli indici di robustezza, con particolare riferimento alle strutture esistenti in c.a., murature e opere geotecniche.Tali casi studio, rappresentano utili strumenti operativi per lo strutturista che si occupa di tali tematiche.Matteo FelittiTitolare dello studio ENGINEERING & CONCRETE CONSULTING, si occupa principalmente di calcolo strutturale, dissesti statici nelle costruzioni esistenti, degrado dei materiali e risoluzione di contestazioni. Cultore di Scienza delle Costruzioni ICAR/08, docente Esterno di “Calcolo Automatico delle Strutture” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.Francesco OlivetoIngegnere specializzato nell’ambito strutturale e geotecnico. Collabora con Gruppo Sismica srl per la formazione e lo sviluppo di metodologie di calcolo di strutture in muratura e in c.a. in condizioni di danno pregresso e attuale ai fini della stima della capacità residua.Gli Autori, in collaborazione con STACEC Srl, hanno sviluppato e implementato, nel software FaTA Next, alcuni modelli di degrado per la valutazione degli indicatori di rischio su strutture in calcestruzzo armato con danno inglobato. Tale argomento sarà oggetto di una prossima pubblicazione.
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