È iniziata la fase operativa della ricostruzione post-sisma che nel 2022 ha colpito duramente le Marche, in particolare la provincia di Ancona. Dal primo decreto firmato dal Commissario Guido Castelli, con il sostegno del Presidente della Regione Francesco Acquaroli, arriva il tanto atteso sblocco della procedura per la riparazione degli edifici danneggiati.
I cittadini residenti nei 32 Comuni coinvolti — sia dentro che fuori il cosiddetto “cratere sismico” — possono ora presentare le proprie manifestazioni di volontà tramite la piattaforma Gedisi, primo passo per accedere ai contributi per la ricostruzione delle abitazioni private. L’obiettivo è quello di semplificare e velocizzare le pratiche, evitando gli errori commessi durante la gestione del sisma 2016.
La nuova fase della ricostruzione si basa su un approccio integrato che coinvolge enti pubblici, professionisti e cittadini. La ricostruzione privata, che prevede circa 230 interventi per un ammontare stimato di 177 milioni di euro, inizia con la presentazione della Manifestazione di Volontà attraverso Gedisi entro il 30 settembre 2025.
I professionisti incaricati possono avviare contestualmente le attività di progettazione utilizzando le disposizioni contenute nel Testo Unico per la Ricostruzione Privata (TURP) già in uso nel sisma del 2016. A seguito dell’invio della manifestazione di volontà il professionista potrà presentare presso l’Ufficio Speciale Ricostruzione (USR) delle Marche l’istanza per la definizione del livello operativo di danno.
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Ricostruzione pubblica: priorità e fondi per 150 interventi
Per quanto riguarda gli edifici pubblici, si prevedono circa 150 interventi di ripristino, per un totale complessivo di 280 milioni di euro. I soggetti attuatori pubblici sono autorizzati ad avviare subito la redazione dei DIP (Documenti di Indirizzo alla Progettazione), primo passo per la programmazione ufficiale degli interventi.
Le opere saranno selezionate secondo criteri di urgenza, indifferibilità e priorità, per garantire il ritorno alla piena funzionalità dei servizi pubblici. L’USR delle Marche rimborserà eventuali spese per rilievi e indagini tecniche.
Particolare attenzione è riservata anche agli edifici di culto, circa 59, appartenenti a enti ecclesiastici e diocesi, che seguiranno un percorso parallelo di progettazione e ricostruzione.
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I Comuni coinvolti e il valore strategico della ricostruzione
I Comuni inclusi nel cratere sismico 2022 sono Ancona, Fano e Pesaro, mentre quelli fuori cratere comprendono altri 29 centri: Apecchio, Ascoli Piceno, Camerano, Campofilone, Falconara Marittima, Fossombrone, Frontone, Isola del Piano, Jesi, Magliano di Tenna, Matelica, Mondavio, Mondolfo, Monsampolo del Tronto, Monte Giberto, Monte Grimano Terme, Montefano, Montemarciano, Monteprandone, Morro d’Alba, Morrovalle, Pievebovigliana, Poggio San Vicino, Porto Recanati, San Marcello, Santa Maria Nuova, Senigallia, Serra San Quirico, Urbino.
Il totale degli interventi stimati, pubblici e privati, supera i 458 milioni di euro, segno della portata strategica di questo piano.
Le istituzioni coinvolte sottolineano l’importanza di un coordinamento efficace, sfruttando l’esperienza e la struttura già rodata dalla ricostruzione del 2016. Il Commissario Castelli ha ribadito l’impegno a fornire risposte certe e rapide alle famiglie colpite, ricordando che ogni nucleo familiare ha il diritto di tornare in una casa sicura e ogni comunità in edifici pubblici funzionali e resilienti.
Come richiedere i contributi per la ricostruzione: procedura e scadenze
Per accedere ai contributi destinati alla ricostruzione delle abitazioni danneggiate dal sisma del 2022, i cittadini devono seguire una procedura. Il primo passo è la presentazione della manifestazione di volontà tramite la piattaforma Gedisi (Gestione Digitale Sisma), accessibile online.
Una volta inviata la manifestazione, il cittadino può affidarsi a un tecnico abilitato, che predisporrà la documentazione progettuale necessaria seguendo le linee guida del Testo Unico per la Ricostruzione Privata (TURP).
Successivamente, il professionista potrà inoltrare all’Ufficio Speciale Ricostruzione (USR) Marche l’istanza per la valutazione del danno e la definizione del livello operativo.
È fondamentale rispettare la scadenza del 30 settembre 2025, termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni di volontà. Si raccomanda di conservare copia digitale di tutta la documentazione trasmessa e di monitorare l’esito delle istanze attraverso la piattaforma Gedisi.
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