La novità, che riconosce il principio di piena equiparazione con le imprese, è stata ben accolta dalle associazioni di categoria. Riportiamo di seguito le dichiarazioni rilasciate dai presidenti di Confprofessioni, CNA Professioni e Assoprofessioni.
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Confprofessioni: cade un muro che separa professionisti e imprese
Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha dichiarato: “dopo cinque lunghi anni cade un altro muro che separa professionisti e imprese. Secondo quanto anticipato dal sottosegretario al MIMT, Massimo Bitonci, il ministero dell’Economia ha sbloccato l’emendamento al DDL incentivi che riconosce il principio della piena equiparazione tra liberi professionisti e imprese ai fini dell’accesso alle agevolazioni”.
Per il presidente Stella verranno così garantite pari opportunità eliminando quelle disparità di trattamento che per anni hanno impedito un organico sviluppo delle libere professioni in Italia.
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CNA Professioni: un risultato concreto per le partite Iva
Il presidente CNA Professioni, Fabio Massimo, ha dichiarato a proposito: “Abbiamo più volte rappresentato questa esigenza agli esponenti di diversi esecutivi, l’ultima in occasione dell’incontro con il governo alla presenza del sottosegretario Bitonci, avvenuto il 9 maggio scorso. Oggi finalmente si sta concretizzando un risultato di rilievo fondamentale per le partite Iva”.
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Assoprofessioni: finalmente si inizia a parlare di professioni senza distinzioni
Lapet Roberto Falcone, segretario generale di Assoprofessioni ha rilasciato ad adnkronos un commento sottolineando l’importanza delle pari opportunità: “Certamente l’approvazione dell’emendamento avvia un percorso per il pieno riconoscimento di un diritto dei professionisti: laddove sono previsti benefici per le imprese, a goderne devono essere tutti gli operatori economici, compresi i professionisti. Per altro, l’intervento merita apprezzamento in quanto finalmente si inizia a parlare di professioni, senza distinzioni di sorta. Infatti, continuiamo sempre a ricordare al legislatore che, quando si parla di professioni, è più corretto riferirsi alla figura del “libero professionista”.
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