Chi sono i responsabili di un abuso edilizio?

La polizia giudiziaria in caso di gravi indizi di reato edilizio, redigerà il verbale identificando non soltanto gli indagati ma anche i possibili testimoni, con particolare attenzione ai soggetti confinanti con il cantiere

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L’art. 29 del TUE elenca i soggetti responsabili degli abusi edilizi, i quali risultano essere, anche in concorso. Vediamo nel dettaglio chi sono nell’elenco che segue, estratto dal volume Gli abusi edilizi di Emanuele Montini, edito da Maggioli Editore.

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Responsabili di un abuso edilizio

  • L’intestatario del titolo abilitativo edilizio che risulti dai documenti depositati in cantiere o presso gli uffici comunali. Se si tratti di persona giuridica, si verificherà anche la legale rappresentanza presso la C.C.I.A.A.
  • Il committente che risulti tale, dalla documentazione rinvenibile in cantiere e in comune, ma anche attraverso l’assunzione di sommarie informazioni e dichiarazioni spontanee eventualmente rilasciate.
  • Il costruttore che potrà essere individuato anche tramite elementi indiziari quali la proprietà dei mezzi di produzione edilizia rinvenibili nel cantiere.
  • il progettista che risulterà dalla firma della progettazione o, in mancanza, dall’assunzione di sommarie informazioni;
  • Il direttore dei lavori risultante dall’accertamento diretto durante il sopralluogo (o da sommarie informazioni e dichiarazioni spontanee eventualmente rilasciate dagli indagati).
  • Il proprietario quale risulti all’esito delle verifiche compiute presso la Conservatoria dei Registri immobiliari (come è noto i dati catastali hanno un decisivo valore probatorio soltanto ai fini dell’imposizione fiscale).
  • Gli operai presenti in cantiere i quali, se stranieri privi del permesso di soggiorno, andranno identificati anche al fine all’applicazione degli artt. 22, co. 12, e 24 d.lgs. n. 286 del 1998.

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L’identificazione dei soggetti responsabili

La polizia giudiziaria in caso di gravi indizi di reato edilizio, redigerà il verbale identificando non soltanto gli indagati ma anche i possibili testimoni, con particolare attenzione ai soggetti confinanti con il cantiere. Nei confronti degli indagati, si procederà anche all’invito alla elezione di domicilio e alla nomina del difensore di fiducia, con avviso che, in mancanza, se ne designerà uno d’ufficio.

Ma come procedere quando l’indagato rifiuti di farsi identificare oppure fornisca generalità o documenti di identificazione in relazione ai quali sussistono sufficienti elementi per ritenerne la falsità?

In questi casi la polizia giudiziaria conserva la possibilità, ai sensi dell’art. 495 c.p., di operare l’accompagnamento per identificazione. Alla identificazione dell’indagato può procedersi anche eseguendo i noti accertamenti dattiloscopici, fotografici e antropometrici. La possibilità che gli agenti di polizia giudiziaria pretendano l’esibizione del documento di identificazione è limitata al verificarsi delle condizioni di cui all’art. 4 t.u.l.p.s. – Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza – (persone pericolose o sospette) e in questo si configurerà la fattispecie di cui all’art. 294 reg. t.u.l.p.s.

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Gli abusi edilizi

La linea di demarcazione tra un’opera edilizia legittima e una abusiva è spesso di dubbia determinazione: errare nell’individuare la fattispecie o il relativo procedimento può portare a gravi conseguenze giuridiche e giudiziarie, talvolta penali. Questa apprezzatissima Guida, aggiornata con il “Glossario di edilizia libera”, che riporta un elenco esaustivo delle principali opere edilizie realizzabili in regime di attività edilizia libera, con i decreti SCIA 1 e SCIA 2 e con l’autorizzazione paesaggistica semplificata, dopo un’approfondita analisi delle tipologie edilizie, si sofferma sulla vincolistica, ossia quel sistema invisibile di vincoli che spesso si sovrappongono sullo stesso territorio per varie ragioni, la quale svolge un ruolo di primo piano nell’individuare, a parità di opera, quale atto abilitativo occorrerà conseguire e quali differenti conseguenze vi saranno, in caso di abuso, sul fronte penale e su quello della sanabilità. A tale proposito, il volume approfondisce anche i punti di contatto fra abusi edilizi, condono edilizio, accertamento di conformità e sanatoria giurisprudenziale. Completa di un ricco Formulario tecnico-legale, riportato anche online per la personalizzazione e la stampa e un Massimario delle più recenti sentenze in materia.Emanuele Montini, come avvocato si è specializzato nel settore edilizio-urbanistico e dell’ambiente. Consulente e docente presso diversi enti pubblici e privati, è stato vicepresidente della Commissione urbanistica del Comune di Roma, Capo Ufficio Legislativo di un organo parlamentare e Segretario Generale di Italia Nostra. 

Emanuele Montini | 2018 Maggioli Editore

52.00 €  41.60 €

Foto:iStock.com/Wipada Wipawin

Redazione Tecnica

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