Novità in vista per l’obbligo di assicurazione RC per i liberi professionisti? Sembrerebbe proprio di sì. È stata infatti presentata al nuovo Parlamento dal M5S una proposta di legge per l’abolizione dell’obbligo di assicurazione per i professionisti, disposizione introdotta dalla Riforma delle Professioni contenuta nel d.P.R. 137/2012 (consulta il Dossier sull’Assicurazione RC Professionale).
A darne notizia sul suo blog è la stessa cittadina parlamentare promotrice dell’iniziativa, Carla Ruocco, che scrive come la stipula di un contratto obbligatorio di assicurazione possa rappresentare “un costo a volte insostenibile per tutti coloro che svolgono il loro lavoro in Italia nel mondo delle libere professioni”.
“La Ruocco mette in luce come tale vincolo sia lesivo della libertà di decisione dei professionisti e condizionante nell’esercizio della libera professione che è già costellata di vincoli che la rendono non libera“, commenta la notizia l’ing. Luigi Grimaldi, presidente dell’UPIAL.
“Finalmente qualcuno si sta muovendo per impedire alle lobby di bloccare l’accesso alle professioni ai giovani ed ai meno strutturati a tutto vantaggio di chi, per tradizione, ha capacità economica e può monopolizzare il mercato”, conclude Grimaldi (leggi anche Riforma delle professioni a vantaggio di pochi, UPIAL si appella alla politica).
La proposta presentata dal M5S origina da una petizione promossa dai professionisti e sottoscritta da migliaia di cittadini, che, dice Ruocco, “mira a lasciare la decisione di stipulare o meno una polizza di assicurazione per le attività professionali al di fuori dell’ambito dell’obbligatorietà, lasciando ad ogni professionista la facoltà, in base alla propria mole di lavoro ma anche alla tipologia dello stesso, di assicurarsi liberamente”.
“Un obbligo appare, sotto questo profilo, lesivo non soltanto della libertà delle professioni, ma anche della libera concorrenza”, conclude la Ruocco sul suo blog, “soprattutto per le professioni che potrebbero sfruttare un tale obbligo per definire delle tariffe al rialzo”.
Di Mauro Ferrarini
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