L’ampliamento di edifici o di unità immobiliari può avvenire attraverso la progettazione che tenga conto degli indici residuali espressi dall’area di pertinenza, qualora le potenzialità edificatorie di tale area esprimano la possibilità di edificare ulteriori volumi o superfici.
In tale ambito può essere annoverata anche la condizione stabilita dalle norme tecniche di attuazione del vigente strumento urbanistico generale per edifici monopiano o di ridotte dimensioni, per assicurare, comunque, una edificabilità minima e dignitosa a tutti, in deroga alle potenzialità edificatorie previste per l’area di riferimento.
Altra possibilità per l’ampliamento degli edifici può derivare dalle norme tecniche di attuazione della pianificazione urbanistica generale del comune di appartenenza che, spesso, per piccoli edifici per lo più monopiano, offrono una deroga agli indici urbanistici nazionali, per garantire il soddisfacimento delle esigenze del nucleo abitativo.
Analizziamo in questo articolo, estratto dal volume Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente di Mario Di Nicola, edito da Maggioli Editore, quali sono le tipologie di ampliamento che costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia e come progettare l’ampliamento di un edificio residenziale.
>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis
Indice
Tipologie di ampliamento che rientrano nella ristrutturazione edilizia
Generalmente, queste ultime tipologie di ampliamento costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia e sono realizzabili anche in deroga alla disciplina dei piani urbanistici, fermi restando:
- il rispetto delle distanze da pareti finestrate degli edifici;
- il rispetto delle norme sismiche;
- il rispetto delle indicazioni tipologiche, formali e costruttive di livello puntuale degli strumenti urbanistici o degli atti di pianificazione territoriale vigenti;
- il rispetto dei requisiti minimi di rendimento energetico degli edifici.
Le norme regionali possono:
- prevedere la possibilità di ampliamento anche per edifici destinati ad uso diverso dalla residenza, quale socio-assistenziale e socio-educativo;
- in caso di frazionamento dell’unità immobiliare interessata dall’ampliamento, prevedere una superficie minima delle unità immobiliari frazionate.
Più in generale, gli interventi di ampliamento eventualmente previsti dalle leggi regionali sul recupero del patrimonio edilizio esistente possono essere incrementati:
- qualora l’intero organismo edilizio esistente, comprensivo della porzione oggetto di ampliamento, venga:
- strutturalmente adeguato alle norme antisismiche in vigore;
- dotato di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;
- ovvero rispetti i requisiti di rendimento energetico degli edifici.
- per gli ampliamenti degli edifici rurali di valore testimoniale a destinazione residenziale, ivi compresi quelli parzialmente diruti, come premialità in relazione all’obbligo, da assumersi da parte del proprietario o dell’avente titolo, di realizzare i relativi interventi di ampliamento, nel rispetto:
- della tipologia;
- dei materiali locali tradizionali;
- delle tecniche costruttive caratterizzanti l’edificio esistente.
Seguici anche sul nostro nuovo Canale Telegram!
Progettazione intervento di ampliamento
Il progetto per l’ampliamento di un edificio residenziale rappresenta la definizione delle esigenze del committente in relazione alle caratteristiche fisiche ed urbanistiche dell’area oggetto di intervento (lotto edificabile) e dell’edificio esistente.
Le caratteristiche fisiche sono rappresentate dall’orografia dell’area, dalla forma, dalla presenza di elementi vincolanti, quali alberi, fossati, tralicci, sottoservizi, ecc.
Le caratteristiche urbanistiche invece sono rappresentate dagli elementi normativi e limitativi previsti dagli strumenti urbanistici vigenti per l’area di progetto, quali: indice territoriale, indice di fabbricabilità fondiaria, distanze dai confini, altezze degli edifici, vincoli sulle destinazioni e, nel caso di ampliamenti, ovviamente bisogna considerare anche la superficie o la volumetria dell’edificio esistente, da sommare a quelle di intervento, per la verifica ed il rispetto degli standard urbanistici.
A ciò vanno aggiunte le norme igienico-sanitarie, ambientali, di sicurezza, antisismiche e di tutela.
I progetti relativi alla costruzione di edifici nuovi o edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti hanno l’obbligo di integrazione delle fonti energetiche rinnovabili, ai sensi dell’articolo 11 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28. L’inosservanza di tale obbligo comporta il diniego del rilascio del titolo edilizio.
Per saperne di più, continua a leggere dal volume
Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente
Il manuale «Riqualificazione del Patrimonio Edilizio Esistente» di Mario Di Nicola rappresenta uno strumento imprescindibile per i professionisti del settore edilizio, ar- chitettonico e urbanistico, nonché per gli uffici tecnici degli enti locali.Aggiornatissimo alle più recenti disposizioni legislative – fra cui la legge 24 luglio 2024, n. 105 e le linee guida interpretative sul decreto Salva Casa – il volume offre una guida operativa completa e immediatamente consultabile per affrontare ogni aspetto della riqualificazione degli edifici esistenti. Il testo è strutturato in sezioni chiare e ben articolate che coprono tutte le fasi degli interventi: dalla manutenzione ordinaria e straordinaria, al restauro e risanamento conservativo, fino a interventi di ristrutturazione, ampliamento, sopraelevazione, recupero dei sottotetti, mutamento di destinazione d’uso, sostituzione edilizia e rigenerazione urbana. Particolarmente preziose sono le Schede Tecniche Regionali e il Formulario aggiornato, che facilitano l’accesso immediato alle procedure e alle normative specifiche, rendendo il manuale uno strumento pratico per risolvere ogni problematica operativa. Rivolto a ingegneri, architetti, geometri e tecnici degli enti locali, questo volume non solo accresce le conoscenze, ma rafforza le competenze necessarie per pianificare e realizzare interventi conformi alle normative vigenti, garantendo un approccio innovativo e operativo alla riqualificazione del patrimonio edilizio.Mario Di NicolaArchitetto, ha operato negli Uffici Tecnici di Ente Locale, nei settori Edilizia e Urbanistica; ha redatto numerosi piani urbanistici e progetti di opere pubbliche. È, altresì, noto autore di molteplici pubblicazioni in materia.
Mario Di Nicola | Maggioli Editore 2025
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento