Il ponteggio è la struttura principe per eccellenza nel quadro dei lavori provvisionali da eseguire in quota. I suoi usi sono molteplici e la sua realizzazione rientra tra le opere di ingegneria. Tra gli impieghi più comuni, oltre a quelli per la costruzione e la manutenzione degli edifici, ci sono quelli per il restauro e la messa in sicurezza. Possono essere del tipo fisso o mobile come i trabatelli. Una volta in legno oggi sono realizzati completamente in acciaio del tipo prefabbricato o in tubi e giunti.
Inoltre, all’interno di ciascun Libretto Autorizzativo Ministeriale di ogni marca ci sono le istruzioni per la realizzazione di pezzi speciali come ad esempio quelli per mensole e passi carrai.
Prima di iniziare un cantiere, quindi, sia esso da costruzione, da manutenzione, da restauro o per altri scopi, è opportuno che il professionista scelga il tipo di ponteggio giusto in base al contesto entro il quale operai e addetti al ponteggio andranno ad operare.
Funzionalità e sicurezza che erano una volta competenze a totale carico della Impresa esecutrice, con l’entrata in vigore del Testo Unico sulle Costruzioni prima e del Testo Unico sulla Sicurezza poi, sono adesso responsabilità tutte a carico del Progettista. Obbligato, tra l’altro, sin dalla fase progettuale a lavorare in concerto col Coordinatore della sicurezza all’atto di stilare il Piano di Sicurezza.
Tale Piano assieme a tutti i documenti relativi alla sicurezza va tenuta in cantiere a disposizione delle autorità di vigilanza.
Inutile ribadire che ogni cantiere è una opera in sé.
E anche se l’articolo 122 del D.Lgs. n. 81/2008 fa obbligo per l’esecuzione dei lavori in quota e per tutto lo sviluppo dei lavori stessi di erigere adeguate impalcature, ponteggi oppure opere provvisionali o comunque accorgimenti tali da eliminare i pericoli di caduta di persone e cose”, non specifica come operare.
Tutti compiti a carico del progettista e del Coordinatore della sicurezza in base ai lavori da eseguire.
Si pensi, ad esempio allo allestimento di un ponteggio in zona montana soggetta a forti raffiche di vento e neve, oppure ad uno in centro città con movimento di mezzi e di persone, all’appoggio del ponteggio sopra un garage all’interno di un condominio, alla salvaguardia del monumento in caso di restauro, eccetera..
Inoltre quando il ponteggio viola due importanti dispositivi “statici” necessita una terza figura professionale, quella del professionista abilitato che firma il calcolo.
Soprattutto quando :
1. il ponteggio non rispetta il modello contenuto nel Libretto Ministeriale;
2. il ponteggio supera i venti metri in altezza.
Esso dovrà contenere tra gli altri calcoli relativi a :
1. fondazione (idoneo punto d’appoggio del ponteggio);
2. verticalità e robustezza (carico di punta e collasso);
3. verifica degli impalcati (se in legno o in acciaio);
4. agganci alla struttura portante (tasselli, cravatta);
5. eventuale supporto di teloni (pubblicità, paraspruzzi);
6. passi carrai (una o due stilate);
7. mantovane (protezione caduta oggetti dall’alto).
8. prove sui sistemi di sicurezza caduta operaio.
Tutte queste operazioni riguardanti la permanenza del ponteggio in cantiere andranno registrate sul Pi.M.U.S. considerato vero e proprio “registro di bordo” del ponteggio, atto a registrare tutte le variazioni che il ponteggio subisce dal suo arrivo in cantiere fino al suo smontaggio e allontanamento dal cantiere sotto la super visione di un responsabile.
Non è raro, infatti, che il ponteggio sia fornito da una ditta, montato da un’altra, usato da più imprese, ed essere infine smontato e portato via da altra ancora.
Solo attraverso il Pi.M.U.S. e il suo costante aggiornamento le ditte interessate ai lavori possono prendere coscienza dell’ultima configurazione permettendo così agli operai di proseguire il loro lavoro in tutta sicurezza.
Vista la complessità dell’argomento riguardo i Ponteggi e il Pi.M.U.S., e considerati i risvolti Civili e Penali legati alle violazioni delle regole contenute nel Libretto, è inutile ribadire l’importanza di un aggiornamento professionale degli iscritti ai rispettivi Albi Professionali oltre che per quelli funzionali anche sui quelli “Statici” dei ponteggi.
Nella foto di apertura (Wikipedia) un ponteggio in bambù a Kolkata in India
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