Importanti novità riguardanti lo sviluppo della mobilità sostenibile nel pacchetto di norme approvate con la conversione in legge del Decreto Crescita, approvato dal senato il 3 agosto scorso. A partire dal 2014, infatti, il rilascio del permesso di costruire sarà vincolato alla presenza colonnine di ricarica per le auto elettriche.
La norma, contenuta nell’art. 17 bis del Decreto Crescita, prevede che per il conseguimento del titolo abilitativo, per gli edifici privati di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadri, e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia, diventi obbligatoria l’installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli tali da permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio destinato a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box auto.
Ma le dotazioni infrastrutturali per la mobilità sostenibile arriveranno anche per gli edifici a uso residenziale. La stessa norma, infatti, ammette la possibilità (non l’obbligo) per tutti i condomini, di procedere all’installazione con una delibera assembleare approvata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.
Le infrastrutture destinate alla ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, anche se private, costituiscono opere di urbanizzazione primaria e possono quindi essere realizzate in tutto il territorio comunale in regime di esenzione dal contributo di costruzione.
Al via un piano nazionale per la mobilità sostenibile
Ma le nuove disposizioni prevedono anche che venga approvato un piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica. Il piano dovrebbe essere aggiornato entro il 30 giugno di ogni anno e avere come fine la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica nonché la realizzazione di interventi di recupero del patrimonio edilizio finalizzati allo sviluppo delle reti.
In base al piano nazionale, dovrebbero essere definite le linee guida per lo sviluppo unitario del servizio di ricarica nel territorio nazionale sulla base di criteri oggettivi che tengano conto di vari elementi come la congestione di traffico veicolare, la criticità dell’inquinamento atmosferico e lo sviluppo della rete stradale.
Il sistema di ricarica dovrebbe essere applicato al trasporto privato e pubblico e richiederebbe procedure di gestione del servizio di ricarica basato sulle peculiarità e sulle potenzialità dei contatori, con una attenzione particolare all’identificazione del cliente che effettua la ricarica in modo da potergli addebitare i costi e all’introduzione di agevolazioni per titolari e dei gestori degli impianti di distribuzione del carburante che realizzano infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica.
Il piano nazionale comprende inoltre la realizzazione di programmi integrati di promozione dell’adeguamento tecnologico degli edifici esistenti e la promozione della ricerca tecnologica per la realizzazione di reti infrastrutturali.
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