Il decoro è importante, e spesso utilizzare l’intonaco termico può essere una soluzione ideale (intervenendo anche all’interno, quando non è possibile agire sulla parte esterna dell’edificio, ovvero la sua facciata). Altri pregi sono l’economicità e la sua leggerezza, che lo rendono adatto a pareti irregolari e non in grado di reggere carichi.
Attenzione però: se non si rispettano i requisiti vigenti per legge sull’efficienza energetica, niente Superbonus. Quali sono le regole da rispettare per ottenere le maxi agevolazioni? E in termini di efficacia, è davvero equivalente al cappotto termico? Permette le stesse detrazioni fiscali?
Superbonus 110% con l’intonaco a risparmio energetico
Ormai da anni si dice che gli intonaci termoisolanti contribuiscono in maniera efficace alla coibentazione termica degli ambienti; sono realizzati a base di leganti idraulici, inerti minerali leggeri selezionati e polistirolo, o altro materiale isolante, perlite, sughero. Valori usuali della conduttività termica sono intorno a λ = 0,05 – 0,11 W/mK. Lo strato di isolante è l’elemento che contribuisce alle prestazioni termiche della muratura. Grande vantaggio è il fatto che si possono utilizzare con rapidità ed efficacia su murature già esistenti o di nuova edificazione, per garantire un miglior scambio energetico.
SUPERBONUS 110% per rifare il TETTO
Intervenire sulla coibentazione e la sostituzione delle tegole fa accedere alla maxi agevolazione?
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I nuovi prodotti immessi sul mercato recentemente, sono spesso di origine naturale e raggiungono elevate prestazioni, sia in termini di trasmittanza (equivalente) propria, sia in termini di massa superficiale, sistemi a secco semi-prefabbricati ecc. L’offerta è ampissima, e sarebbe inutile rispetto alla letteratura tecnica presente effettuare una puntuale disamina in questa sede. Si ritiene utile classificarli in base alla loro origine: naturale o di sintesi. Ciò in relazione alla ulteriore necessità di garantire una ecosostenibilità e compatibilità dei materiali utilizzati, anche in funzione della fase di di smissione e smaltimento dei residui di demolizione alla fine del ciclo di vita dell’immobile.
L’intonaco termico isola “bene”?
Molte imprese consigliano al cliente di non fare il cappotto isolante, ma di usare un intonaco termico che “miracolosamente”, in pochi millimetri si spessore, permette di raggiungere le stesse prestazioni di un cappotto di 10/15 cm. Vero è che grande differenza la fa la corretta posa del materiale scelto.
In generale, l’intonaco isolante termico può essere una buona scelta, ma non a priori. Per ogni tipo di materiale, occorre determinare lo spessore più giusto per raggiungere non solo i parametri di norma, ma anche quelli migliorativi necessari per poter accedere alle detrazioni fiscali nella zona climatica interessata (spiegazione nella tabella poco sotto).
IDENTIKIT DETRAZIONE RISTRUTTURAZIONE
Superbonus anche per interventi effettuati in passato
Stesse prestazioni del cappotto?
Semplificando notevolmente si individuano tre macro-casi:
1. Intervento di rinnovo della facciata
Se non si devono raggiungere parametri di legge o accedere a incentivi per la riqualificazione energetica, può valere la pena utilizzare un intonaco termico che certamente è migliorativo in termini di prestazione rispetto a un intonaco semplice.
2. Restauro di un immobile (vincolato o meno)
Non è possibile prevedere un cappotto termico, interno o esterno che sia. In questo caso l’intonaco termico può essere un’ottima soluzione, visto anche che i beni immobili vincolati possono godere di deroghe rispetto all’applicazione del decreto legislativo sui requisiti minimi.
3. Ristrutturazione di un edificio esistente
Con struttura in mattoni o pietra, in cui si prevede un miglioramento energetico finalizzato a ridurre i consumi e al comfort dei proprietari, sfruttando anche le opportunità offerte dagli incentivi fiscali. In questo caso l’intonaco termico può essere un’ottima scelta, ma il tipo di intonaco va individuato in base alla verifica della stratigrafia complessiva dell’involucro e del raggiungimento dei parametri imposti.
Richiedere la competenza e la valutazione di un professionista, è sempre la migliore soluzione!
SUPERBONUS 110% – CAPPOTTO TERMICO
Come ridurre di due classi il consumo energetico dell’edificio
Quale agevolazione vale?
Prendiamo in esame il bonus facciate, le cui regole specificano che la nuova agevolazione del 2020 con aliquota maggiorata al 90%, è ammessa per i semplici interventi di pulitura o tinteggiatura esterna, ma vincolata quando si tratta, invece, di intervenire anche sull’intonaco dell’edificio.
Secondo il testo, infatti, nel caso in cui i lavori di rifacimento della facciata non siano di semplice ritinteggiatura, ma riguardino interventi influenti dal punto di vista termico o interessino oltre il 10 per cento dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, è possibile usufruire del bonus facciate a patto di migliorare la qualità energetica dell’edificio. (>> Leggi: Bonus Facciate: tutti i dettagli).
Cosa ha aggiunto il DL Rilancio?
Il bonus facciate resta invariato, ma c’è una grossa novità: è possibile la cessione o lo sconto in fattura. E se si realizza un cappotto termico incentivato al 110%, allora anche la tinteggiatura sconta quel bonus (con recupero in 5 anni, su una spesa di 60 mila euro per unità). Il 110% inoltre, non ha limiti di zona urbanistica, ma sono esclusi gli edifici unifamiliari seconde case. Questo perché si tratta di un intervento di riqualificazione energetica di un edificio, e quindi di Ecobonus.
>> Per tutti i dettagli: Rifare la facciata col Superbonus: conviene ancora di più
SUPERBONUS – INTERVENTI ABBINATI
Cappotto + nuovo impianto di riscaldamento
Ecco come funziona
Requisiti – Valori di trasmittanza termica
Il comma 223 relativo al bonus facciate fa espresso riferimento al decreto legislativo 26 giugno 2015 (Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2009 – Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici) che ha introdotto la tabella per la verifica della qualità degli edifici dal punto di vista del consumo energetico.
Accanto a questo devono anche essere rispettati per i valori di trasmittanza termica, i requisiti previsti dalla Tabella 2 del decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 gennaio 2010 in riferimento alle diverse zone climatiche.
A conti fatti, dunque, sono fortemente incentivati gli interventi edilizi che coniugano il decoro architettonico con il risparmio energetico, in modo da spingere soprattutto i condomini a intervenire in questo senso con gli interventi necessari a ridurre i consumi per il riscaldamento ma anche per la climatizzazione estiva.
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Procedure per le ristrutturazioni edilizie residenziali
Questo prontuario, unico nel suo genere, analizza in modo rigoroso e completo tutta la normativa nazionale (compresa quella tecnica di settore), che il professionista deve conoscere e applicare quando affronta un intervento di ristrutturazione della casa, al fine di impostare il corretto iter procedurale e amministrativo.Si tratta di un manuale operativo che fornisce un efficace metodo di lavoro, verificato nella pratica professionale dell’Autore, da applicare per rispettare tutti gli obblighi burocratici, anche grazie al supporto fornito da 28 tabelle riepilogative di tutte le possibili casistiche e procedure, che riguardano gli interventi di ristrutturazione di edilizia residenziale.Tutte le analisi dei procedimenti amministrativi riportati sono corredate da estratti della modulistica unica nazionale vigente, puntualmente commentati e spiegati punto per punto.Nel prontuario il professionista tecnico troverà:– l’analisi della legislazione nazionale in vigore sulla ristrutturazione della casa e delle normative specialistiche e di settore (d.P.R. 380/2001, Decreti c.d. SCIA 1 e SCIA 2);– la spiegazione dettagliata delle leggi sul contenimento dei consumi energetici e di come applicarle in una ristrutturazione edilizia (Legge 10/1991, D.Lgs. 192/2005, D.M. 26 giugno 2015);– le prescrizioni di sicurezza nei cantieri per interventi di ristrutturazione (D.Lgs. 81/2008);– l’applicazione delle norme nella pratica: come scegliere il corretto iter burocratico;– l’iter burocratico completo e commentato della CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata);– esempi pratici di pratiche amministrative realizzate per interventi di ristrutturazione e di ampliamento.Coloro che acquistano il volume su maggiolieditore.it riceveranno, compresa nel prezzo, la Guida al Superbonus 110% e la Cessione del Credito previsto dal c.d. Decreto Rilancio (decreto n. 34 del 19 maggio 2020) contenente:• Gli interventi agevolati• I requisiti di risparmio energetico• Le regole per la cessione del credito• Interventi abbinati• Opzioni per le altre detrazioniAlessandro Mezzina, Architetto, svolge la professione nel suo studio associato di architettura e urbanistica spaziando dalle ristrutturazioni di interni fino ai piani urbanistici attuativi. Autore dal 2016 del blog ristrutturazionepratica.it con cui aiuta i committenti a orientarsi al meglio tra gli aspetti amministrativi e pratici della loro ristrutturazione.
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Superbonus al 110 per cento con sconto in fattura o cessione del credito per tutti gli interventi di risparmio energetico realizzati sugli interi edifici, di proprietà condominiale o privata, comprese le villette a schiera, a patto che si riduca di due classi il consumo energetico. Agevolazione ammessa anche per le seconde case, ma esclusa per gli immobili di lusso. Nessuna limitazione, invece, per gli interventi in condominio. Con l’ingresso delle seconde case sono stati rivisti i massimali di spesa ammessi all’agevolazione che variano in funzione del numero di immobili in condominio. Chiarito che in caso di sconto in fattura, questo non potrà superare l’importo dei lavori, per cui il bonus pari al 110 per cento della spesa sarà riconosciuto esclusivamente nel caso in cui si intenda utilizzare la detrazione direttamente o effettuare la cessione del credito. Confermata la possibilità di sconto in fattura o cessione del credito anche per il bonus facciate al 90 per cento, e per le detrazioni “ordinarie” per ristrutturazione e risparmio energetico. Opzione solo per i lavori effettuati nel 2020 e 2021. Asseverazione e visto di conformità obbligatori per il superbonus. Nell’ebook l’analisi delle disposizioni previste dopo il passaggio parlamentare del decreto. Antonella DonatiÈ giornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare con particolare attenzione all’approvazione delle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. In questo ambito si occupa espressamente di tematiche fiscali, contributive e previdenziali. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia.
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