Via libera alla presentazione di progetti d’impresa per i professionisti, autonomi o iscritti agli albi, con meno di 46 anni, che vogliono mettersi in proprio e abitano, o intendono trasferirsi, nelle regioni del Mezzogiorno. Entrerà in vigore infatti il prossimo 9 dicembre il decreto che riconosce l’incentivo “Resto al Sud” anche ai professionisti. Per i progetti approvati è previsto un finanziamento per un terzo a fondo perduto e il resto a tasso zero.
Resto al Sud per i Professionisti: le regole
Resto al Sud è riservato ai residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia o a coloro che vi si trasferiscono entro sessanta giorni (120 se residenti all’estero), dalla data di approvazione del progetto. Il finanziamento, per un massimo di 50.000 euro, copre le spese per:
- manutenzione e ristrutturazione degli immobili destinati all’attività;
- impianti e attrezzature;
- software gestionali (anche in cloud) e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione.
Prevista anche la copertura, fino al 20 per cento, delle spese “vive” legate all’avvio dell’attività quali materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, garanzie assicurative, ecc. Il 35% della somma riconosciuta è a fondo perduto, il resto è un prestito bancario senza interessi.
Resto al Sud per i Professionisti: chi può richiedere il finanziamento
Possono richiedere le agevolazioni i professionisti di età fino a 45 anni, che non siano stati già titolari di partita Iva per la stessa attività per la quale si richiede il finanziamento. Esclusi i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.
In caso di società tra professionisti (ad esempio per aprire uno studio di progettazione), queste possono essere costituite anche da soci che non abbiano i requisiti di età, a condizione che la presenza dei più anziani non sia superiore ad un terzo, e che non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con gli altri richiedenti.
Il finanziamento è riservato ai residenti in: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Possibile anche trasferirsi dopo aver presentato la domanda, entro massimo 60 giorni dall’esito positivo della valutazione (120 giorni per chi risiede all’estero).
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Resto al Sud per i Professionisti: il progetto da presentare
Per accedere al finanziamento occorre presentare un progetto che la descrizione dell’attività che si intende intraprendere. Le domande vengono esaminate in base all’ordine cronologico di arrivo. Tutti gli ideatori dei progetti ritenuti meritevoli vengono invitati per un colloquio personale (nella sede di Roma o via skype) volto a indagare la presenza delle competenze tecnico produttive ma anche commerciali e gestionali per assicurare la riuscita dell’attività nel tempo.
Resto al Sud per i Professionisti: come presentare le domande
Tutta la procedura, comunque, è molto veloce: l’istruttoria è gestita da Invitalia, che valuta anche la sostenibilità tecnico-economica del progetto entro 60 giorni dalla presentazione.
Tutte le informazioni e i modelli per la domanda sono sul sito invitalia.it
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