Il parco giochi di Camilla a Tavazzano con Villavesco, un esempio di sostenibilità e inclusività

Uno studio di rigenerazione urbana ha restituito all’uso uno spazio dismesso, trasformandolo in un grande giardino. I percorsi nel verde sono stati realizzati con il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN di Heidelberg Materials. Il racconto del progetto

Il parco giochi di via Papa Giovanni XXIII, nel Comune di Tavazzano con Villavesco (LO), restituito nel settembre 2023 alla comunità per volere dell’Amministrazione Comunale, è un esempio di sostenibilità e inclusività. Intitolato alla piccola Camilla, volata in cielo a soli sei anni per una grave malattia, il parco rappresenta uno spazio multifunzionale ed inclusivo a servizio del quartiere, da destinare non soltanto al gioco dei bambini, ma anche ad attività giovanili e piccoli eventi culturali e commerciali. 

L’intervento di riqualificazione ha interessato un’area verde di circa 3.700 mq originariamente utilizzata per il gioco dei bambini del paese, destinazione funzionale abbandonata anni fa per via dell’installazione di un traliccio della linea elettrica, e successivamente riconvertita ad area sgambamento cani. In tempi più recenti, in seguito alla rimozione del traliccio, la stessa è stata nuovamente destinata a verde attrezzato.  

L’area è situata lungo via Papa Giovanni XXIII nella zona centrale del Comune di Tavazzano con Villavesco, in un quartiere a prevalenza residenziale. Il progetto di riqualificazione dell’area è stato affidato dall’Amministrazione Comunale all’ing. Sabrina Freda, dello studio di progettazione di architettura e ingegneria F.O.G. STUDIO di Piacenza, che grazie ad un attento studio di rigenerazione urbana, ha restituito all’uso uno spazio pubblico dismesso, trasformandolo in un grande giardino con funzioni ricreative e pubbliche nel quale gran parte dei percorsi che si snodano nel verde sono stati realizzati con il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN di Heidelberg Materials (ricordiamo che da ottobre 2023 Calcestruzzi spa ha preso il nome di Heidelberg Materials). L’esecuzione dei lavori è stata affidata all’impresa Edilprogetti di Pavia. 

“L’intervento, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, era atteso dalla comunità locale in quanto l’area, collocata nella zona sud del territorio comunale e priva di spazi ludico-aggregativi, è inserita all’interno di un contesto residenziale, in prossimità delle scuole. La rinnovata fruibilità di quest’area e la riapertura alla città del parco costituiscono quindi un’importante dotazione in termini di spazio collettivo che favorisca quotidianamente la possibilità di interazione e la socialità in un contesto semplice e di prossimità. Il parco, inoltre, attiva un tragitto protetto casa-scuola per i ragazzi che frequentano le vicine scuole elementari e le medie, oltre che rappresentare un luogo circoscritto ed esclusivo per il gioco e lo svago”, spiega l’ing. Freda.

La spiccata accessibilità dell’area conseguente alla sua collocazione urbana e alla presenza di una viabilità ben collegata alle infrastrutture principali, fa sì che questo luogo possa essere destinato occasionalmente anche all’allestimento di mercatini, feste di quartiere e piccoli eventi. Nelle intenzioni dell’Amministrazione, il parco dovrebbe quindi fungere da catalizzatore di dinamiche inclusive che possono sostenere positivamente i fenomeni aggregativi e di integrazione rivolti ad una pluralità di soggetti appartenenti a fasce di età differenti.

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Il parco giochi di Camilla a Tavazzano con Villavesco, un esempio di sostenibilità e inclusività Parco Tavazzano cartello red
Foto 1_Il parco giochi di via Papa Giovanni XXIII, nel Comune di Tavazzano con Villavesco (LO) è intitolato alla piccola Camilla, scomparsa a causa di una grave malattia

Indice

Il progetto del parco

L’area oggetto dell’intervento di riqualificazione si presentava come un grande prato verde, caratterizzato da uno scenografico doppio filare di tigli presente sul lato nord, in corrispondenza dell’accesso carrabile da via Morandi. Obiettivo del progetto è stato quello di preservare la bellezza e le qualità del luogo, implementando la dotazione di verde, riorganizzando i tracciati esistenti – gli accessi e le relative direttrici di percorrenza, compreso il viale curvilineo tra gli alberi – e allo stesso tempo creando ulteriori possibili itinerari che attribuissero allo spazio una nuova e migliore articolazione, così da rendere l’area maggiormente inclusiva e fruibile con facilità e in autonomia per tutti gli utenti. 

“Sono state preservate e riqualificate parte delle aree del precedente parco giochi (ex pista di pattinaggio a rotelle, piattaforma circolare per giostrina, sabbiera) perché potessero accogliere nuove funzioni ludiche accessibili ed inclusive. L’idea alla base del progetto era quella di valorizzare tali preesistenze, potenziando le connessioni tra questi spazi e gli attraversamenti in quanto l’area funge da cerniera tra la parte residenziale del quartiere e quella dei servizi. In relazione alla vocazione specifica per l’infanzia del parco, con il disegno in pianta dei percorsi e degli elementi funzionali alle attività ricreative, si è voluto rappresentare un fiore che sboccia e cresce tra i palazzi del quartiere, rappresentati a terra dal profilo urbano disegnato con pietre di diversi colori, nell’area di ingresso sul lato Sud-Est. In questo senso, il calcestruzzo drenante si è rivelato particolarmente adatto allo scopo perché è un materiale plastico che ben si presta alla modellazione delle forme dei percorsi del disegno progettuale, favorendo collegamenti più fluidi e veloci e permettendo la realizzazione di attraversamenti e sentieri privi di barriere architettoniche, lisci e pianeggianti che consentono a tutti di raggiungere gli spazi gioco e ricreativi”, spiega l’ing. Freda. 

Lo spazio del parco contempla infatti anche aree a prato, radici affioranti, piccoli avvallamenti, percorsi in terra e ciottoli e tutto quanto afferisce allo spazio naturale, ma la rete dei nuovi percorsi consente comunque a tutti di attraversare l’intera area, di raggiungere tutte le isole attrezzate e di accedere ai giochi.

Il parco giochi di Camilla a Tavazzano con Villavesco, un esempio di sostenibilità e inclusività Parco di Tavazzano 2 red
Foto 2_Uno degli obiettivi del progetto è stato quello di potenziare le connessioni in quanto l’area funge da cerniera tra la parte residenziale e quella dei servizi

Gli elementi progettuali

Nel parco sono stati realizzati in calcestruzzo drenante i.idro DRAIN un’asse attrezzato di 3 m di larghezza, parallelo alla via Papa Giovanni XXIII, che simbolicamente rappresenta lo stelo del fiore e che connette e rilegge le preesistenze, costruendo un percorso da cui si staccano tre penisole di forma triangolare, attrezzate con tavoli e sedute, e un piccolo anfiteatro di alberi costituito da una piattaforma circolare colorata, che rappresenta la corolla del fiore.

La piattaforma è delimitata sul lato sud da una seduta semicircolare continua in calcestruzzo bianco; un sentiero curvilineo che attraversa da sud-est a nord-ovest la grande area centrale, lasciata a prato, che consente di raggiungere la ex pista di pattinaggio, riqualificata e trasformata in area gioco; un breve percorso pedonale, in corrispondenza del cancello esistente lato vicolo Giardino, da cui si staccano tre penisole tondeggianti attrezzate con sedute. Infine, si è provveduto alla sistemazione del fondo e al prolungamento del viale esistente tra i filar di tigli, fino al piccolo anfiteatro, utilizzando terra stabilizzata e ciottoli e pietra posati a secco, recuperando un materiale tipico dell’area lombarda, con la classica “rizzata lombarda” realizzata con ciottoli di fiume levigati.

Per ogni nuovo percorso, penisola attrezzata e per la piattaforma-anfiteatro, è stato utilizzato un diverso pigmento per la colorazione in pasta del calcestruzzo drenante, ottenuta mediante l’inserimento di ossidi di colore rosso, marrone, giallo, etc. “è stata preferita questa soluzione perché, come ho potuto constatare anche personalmente avendo già utilizzato questo prodotto in altri progetti, la colorazione in pasta dell’i.idro DRAIN ha un invecchiamento che comporta uno “scarico del colore” tale da non richiedere operazioni di ripristino, come invece accade nel caso delle pavimentazioni colorate in superficie”, precisa Freda, che aggiunge: “tutte le aree sono fruibili in piena sicurezza da tutti e in ogni stagione in quanto questo materiale consente di restituire l’acqua alla falda, drenando grandi volumi di acqua piovana e riducendo la formazione di ghiaccio dovuto a ristagni d’acqua indesiderati in inverno, tanto pericoloso sui percorsi pedonali. Grazie alla sua alta percentuale di vuoti, i.idro DRAIN è un materiale sostenibile per l’ambiente, resistente e drenante, perfettamente integrabile nell’ambiente naturale, il cui uso consente una libertà creativa difficilmente ottenibile con altri materiali, realizzando un connubio veramente felice tra sostenibilità e creatività. Il fatto di poter plasmare i sentieri colorati che si snodano nel verde senza alcun vincolo e interferenza di cordoli, pendenze e caditoie, permette al progettista di organizzare e strutturare al meglio uno spazio pienamente fruibile e totalmente inclusivo, in modo divertente e fantasioso, a misura dei bambini, ma anche dei più grandi”. 

Oltre alla piattaforma quadrata (ex pista di pattinaggio) su cui sono collocati i giochi, il progetto prevede infatti la realizzazione di spazi diversamente allestiti che articolano la possibilità di fruizione contestuale del parco per differenti categorie di utenti.

“In particolare, lo spazio circolare del teatrino (angolo sud-ovest) potrà essere destinato all’organizzazione di piccoli spettacoli teatrali, concerti, presentazione e lettura di libri e corsi di ballo. Le piattaforme triangolari, oltre alla fruizione ordinaria di panche e sedute, potranno ospitare merende, piccole feste, compleanni. L’area pavimentata sul fronte est potrà occasionalmente ospitare mercatini e a piccoli stand gastronomici. L’ampia zona lasciata a prato e il doppio filare di tigli completano e integrano le diverse attrezzature consentendo, oltre al gioco libero e di squadra, anche l’organizzazione di sessioni di ginnastica all’aperto e lezioni di yoga”, precisa Freda.

Il parco giochi di Camilla a Tavazzano con Villavesco, un esempio di sostenibilità e inclusività Parco di Tavazzano 1 red
Foto 3_La colorazione in pasta dell’i.idro DRAIN ha un invecchiamento che comporta uno “scarico del colore” tale da non richiedere operazioni di ripristino

Caratteristiche e posa del materiale drenante

La matrice ad elevata percentuale di vuoti interconnessi di i.idro DRAIN consente di drenare fino a 40 l/mq di acqua al secondo e oltre a evitare la formazione di pozzanghere e di lastre di ghiaccio, nelle stagioni calde abbatte efficacemente l’isola di calore, rendendo più fresche e vivibili le aree in cui viene impiegato e contribuendo alla riduzione del calore (fino a 30 gradi rispetto ad una tipica pavimentazione in asfalto nei luoghi fortemente urbanizzati). 

Il valore di SRI, Indice di Riflettanza Solare, in funzione delle diverse aree esterne, risulta sempre maggiore di 29, valore minimo stabilito dai CAM per le superfici esterne. Come noto, tanto più alto è il valore dell’indice SRI, tanto più rimarrà “fresca” la superficie esposta all’irraggiamento solare, manifestando un basso innalzamento di temperatura. Inoltre, grazie alla particolare porosità del prodotto, le superfici realizzate con i.idro DRAIN assorbono la CO2 molto più rapidamente di un normale calcestruzzo, hanno ottime capacità meccaniche e richiedono una manutenzione minima. Tutte le caratteristiche di sostenibilità del prodotto e gli impatti ambientali legati alla sua produzione sono attestati dalla dichiarazione ambientale di prodotto (EPD) di cui è in possesso.

La posa di i.idro DRAIN è stata eseguita da i.build, la business unit calcestruzzi di Heidelberg Materials specializzata nelle pavimentazioni. “Come i.build, – conferma Andrea Cervato, referente commerciale – abbiamo realizzato tutte le aree con i.idro DRAIN, con un lavoro di squadra continuo con l’impresa, la Direzione Lavori e la Committenza che ha consentito all’Amministrazione di raggiungere i risultati che si era prefissa: la riqualificazione di un’area dismessa e la restituzione all’uso pubblico di uno spazio vitale per la comunità, all’interno di un contesto residenziale e in prossimità delle scuole”.

“Uno dei grandi vantaggi nell’uso di questo prodotto – afferma l’ing. Freda – è quello di poter contare, dalla proposta iniziale all’acquisizione, fino alla gestione ed esecuzione del cantiere, sul continuo confronto con i tecnici di Heidelberg Materials, in un’ottica di problem solving, che ha sempre consentito di trovare la soluzione tecnica più idonea per la risoluzione di ogni problematica di cantiere, con l’obiettivo di migliorare la durabilità e la qualità dell’opera”.

È questo, infatti, il nuovo approccio di i.build: la collaborazione con Amministrazioni, progettisti e impresa dalla fase progettuale alla scelta dei materiali, dalla finitura superficiale sino alla posa in opera in cantiere per il raggiungimento di un obiettivo comune: sostenibilità ambientale, generazione di valore urbano e miglioramento della vivibilità cittadina, tre aspetti che sono alla base dell’approccio di Heidelberg Materials al mercato, grazie a prodotti che ogni giorno contribuiscono alla trasformazione e al rinnovamento.

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Foto 4_Le superfici realizzate con i.idro DRAIN assorbono la CO2 molto più rapidamente di un normale calcestruzzo

Per ulteriori informazioni
heidelbergmaterials.it

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