NTC 2018, manca il monitoraggio costante degli edifici

Le NTC 2018 non prevedono l’introduzione, anche in un provvedimento separato, del fascicolo del fabbricato. Grave mancanza, secondo gli architetti.

In generale, le NTC 2018 sono un buon testo e l’opinione è positiva, ma non mancano le criticità. È questo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti dopo la pubblicazione in Gazzetta del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018 contenente le nuove NTC di aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni 2008. Ecco cos’ha detto Rino La Mendola, Vicepresidente del Consiglio Nazionale e Componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

NTC 2018, i lati positivi secondo gli Architetti

Le nuove norme tecniche prestano molta attenzione agli interventi sugli edifici esistenti, come abbiamo visto. La vecchia normativa negli interventi di miglioramento sismico non imponeva il raggiungimento di standard particolari: era sufficiente dimostrare che con l’intervento la risposta strutturale della costruzione nei confronti di un sisma migliorava, anche se poco. Con le NTC 2018 gli interventi di miglioramento sismico dovranno garantire una prestazione che oscilla, in base alla destinazione d’uso, dal 60% al 100% delle prestazioni strutturali delle le nuove costruzioni. In alcuni casi, per i beni culturali questi coefficienti potranno essere derogati, per il fatto che per esempio in una basilica non possono essere raggiunte le performance strutturali previste per una costruzione in muratura, dal momento in cui siamo di fronte a una poianta irregolare e altezze maggiori. Anche all’affidabilità dei materiali e alla manutenzione programmata dell’edificio durante la sua vita presunta è data molta attenzione.

NTC 2018, manca il fascicolo del fabbricato

Insomma, molta attenzione è posta in generale sulla manutenzione delle strutture di nuova costruzione e degli edifici in caso di interventi di adeguamento o miglioramento sismico, ma non c’è nessuno strumento per il monitoraggio e la verifica costante delle condizioni di stabilità dell’esistente. Questa è una delle criticità più importanti della normativa vigente, cioè le NTC 2008, ma anche delle NTC 2018. La revisione delle norme avrebbe potuto costituire una buona occasione per introdurre, anche con il supporto di un separato provvedimento normativo, il fascicolo del fabbricato come strumento di monitoraggio delle condizioni di stabilità degli edifici esistenti.

In breve, il fascicolo del fabbricato una fotografia dello stato di salute salute delle strutture e sullo stato di conservazione dei materiali. Un professionista incaricato dovrebbe aggiornare con una cadenza prestabilita, per prevenire i collassi strutturali improvvisi che si verificano non solo dopo un terremoto ma anche a causa della fatiscenza della struttura. Gran parte del patrimonio edilizio esistente è stato costruito prima della classificazione sismica del territorio su cui ricade e non ha requisiti strutturali per resistere ad un terremoto.

Gli architetti del CNAPPC continueranno a pressare le istituzioni, perché venga introdotto il fascicolo del fabbricato e perchè la manutenzione programmata e il controllo delle strutture vengano estese a tutto il patrimonio edilizio esistente.

NTC 2018: il libro

Norme tecniche per le costruzioni 2018

A 10 anni di distanza dall’uscita del primo decreto sulle NTC, il nuovo testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni,firmato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il 17 gennaio 2018 e pubblicato in G.U. il 20 febbraio 2018, ha introdotto numerose modifiche riguardanti in particolare, i materiali e i prodotti per uso strutturale e l’accettazione degli stessi, la responsabilità del Progettista o del Direttore dei Lavori e la messa sicurezza del patrimonio edilizio esistente.Completamente rivisto e aggiornato in ogni sua parte, il Manuale riporta il testo integrale della norma e fornisce un puntuale ed approfondito commento della nuova disciplina, con continui confronti tra le NTC 2008 e le NTC 2018. Grande attenzione è stata data al tema dei materiali, con il recepimento delle disposizioni dell’UE sulla libera circolazione dei prodotti da costruzione e alla definizione più dettagliata dei tipi d’intervento (rinforzo locale, miglioramento, adeguamento) da effettuare sugli edifici esistenti, in presenza di azioni sismiche. Arricchito in ogni capitolo da tabelle e formule, il testo si configura come uno strumento indispensabile per comprendere cosa è cambiato, in che misura e cosa è rimasto invariato rispetto alla precedente normativa.Andrea Barocci, libero professionista, si occupa di strutture e rischio sismico sia in ambito professionale (ingegneriadellestrutture.it) che come componente di Organi Tecnici, Comitati e Associazioni. Autore, docente, blogger.

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Redazione Tecnica

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