Lombardia, via libera alle ristrutturazioni fuori sagoma

E’ stata approvata il 4 aprile scorso dal consiglio regionale lombardo la legge sulla crescita.

Il provvedimento è suddiviso in 5 grandi capitoli: capitale umano, sviluppo del territorio, ambiente, governo del sottosuolo e banda ultralarga, semplificazione e competitività.

Ecco le novità di interesse per i professionisti tecnici e il settore dell’edilizia:

Sviluppo del territorio e valorizzazione del patrimonio pubblico
La valorizzazione del patrimonio pubblico è un punto centrale della nuova legge, con l’obiettivo di rendere più efficiente la gestione degli immobili pubblici e di permettere il reperimento delle risorse per nuovi investimenti.

Tutto ciò passa attraverso una semplificazione delle procedure, salvaguardando il ruolo degli enti locali. Si potrà pertanto dar vita a programmi di valorizzazione del patrimonio pubblico anche attraverso l’utilizzo o la costituzione di società o fondi immobiliari, sempre d’intesa con il territorio e i vari soggetti interessati.

Edilizia
Si darà nuovo fiato all’edilizia, introducendo nuove regole per rilanciare le costruzioni e favorirne la ristrutturazione e la valorizzazione, anche energetica.

Viene inoltre superato il problema del mantenimento della sagoma degli edifici nei casi di ristrutturazione comportante la demolizione/ricostruzione, permettendo così, oltre a benefici dal punto di vista costruttivo ed energetico, anche una riqualificazione del contesto sociale e architettonico, nonché la salvaguardia e la promozione dell’identità e della cultura locale. Su questo tema era scoppiato un caos dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 309/2011, come spiegato nell’articolo “Ristrutturazioni fuori sagoma, caos sulla legge in Lombardia

Amianto
E’ stata semplificata la procedura per garantire e accelerare il raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia energetica e di risanamento dall’amianto.

Ambiente ed energia
E’ prevista l’adozione di un programma energetico regionale che prevede per Regione Lombardia l’aumento al 50 per cento della quota di energia da fonti rinnovabili da raggiungere entro il 2020. Misure per semplificare e favorire ancora più i sistemi geotermici a bassa entalpia a circuito aperto con prelievo di acqua dal sottosuolo o corpi idrici superficiali) e la produzione energetica da fonti rinnovabili.

Giacimenti
La legge prevede l’istituzione di un programma regionale del settore minerario finalizzato a valorizzare il patrimonio dei giacimenti sul territorio.
Oli minerali
La legge introduce una semplificazione per gli operatori nel campo degli oli minerali, pur nel rafforzamento del ruolo regionale di controllo e di tutela ambientale nel settore.

Bonifiche
Previsti incentivi per la bonifica dei siti contaminati, favorendo il recupero dei costi per l’intervento di risanamento ambientale.

Appalti: semplificazione e competitività
Riduzione proporzionale e semplificazione degli adempimenti amministrativi per le micro e piccole imprese, che saranno agevolate nell’accesso degli appalti “sotto soglia”.

Valorizzazione del patrimonio informativo della Pubblica amministrazione e introduzione di standard più elevati per i servizi erogati.

Rilascio del patrimonio di dati pubblici della Pubblica amministrazione lombarda in formato aperto (open data), rendendone libero l’accesso e il riuso per lo sviluppo di servizi e applicazioni.

Per accrescere l’attrattività degli investimenti sul territorio, i Comuni individueranno le aree destinabili a insediamenti in grado di produrre sviluppo, consentendo a Regione Lombardia una mappatura delle aree attrattive del territorio regionale fino a creare vere e proprie “offerte di attrattività per le imprese”, che saranno quindi messe in rete.

Altre norme che vanno dalla abolizione dell’Albo degli Artigiani, a un alleggerimento del rilascio delle garanzie per l’ottenimento di contributi regionali per le PMI lombarde.

La legge rilancia il ruolo dei distretti del commercio anche per rilanciare la competitività delle imprese e sostenere i livelli occupazionali delle stesse.

Si stabilizzano e si accelerano le disposizioni relative al patto di stabilità territoriale, che lo scorso anno ha consentito di sbloccare 70 milioni di investimenti degli enti locali.

Fonte: Lombardia Notizie

Redazione Tecnica

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