Inizio lavori di sbancamento: non significa inizio lavori

La mera esecuzione di lavori di sbancamento è sufficiente a concretizzare l’effettivo inizio dei lavori?

La risposta è negativa, come ricordato anche recentemente dalla giurisprudenza (cfr. T.A.R. Campania, Napoli, sez. IV, sentenza n. 1453 del 7 marzo 2014).

L’inizio lavori, ai sensi dell’art. 15, comma 2, DPR n. 380 del 2001, deve intendersi riferito a concreti lavori edilizi; pertanto i lavori debbono ritenersi “iniziati” quando consistano nel concentramento di mezzi e di uomini, cioè nell’impianto del cantiere, nell’innalzamento di elementi portanti, nella elevazione di muri e nella esecuzione di scavi preordinati al gettito delle fondazioni del costruendo edificio per evitare che il termine di decadenza del permesso possa essere eluso con ricorso ad interventi fittizi e simbolici. (Cassazione penale, n. 27101/2010).

Il cantieramento dell’intervento deve concretarsi nell’effettivo inizio dei lavori tramite impianto del cantiere, secondo i criteri ordinariamente utilizzati per rilevare il rispetto dei termini di inizio e fine dei lavori di cui alla concessione edilizia, previsti dall’art. 15, d.P.R. 380/2001 (cfr. TAR Campania, Napoli, sez. IV, n. 28002/2010).

Anche secondo la Cassazione penale: “La mera esecuzione di lavori di sbancamento è, di per sé, inidonea per ritenere soddisfatto il presupposto dell’effettivo inizio dei lavori, entro il termine di un anno dal rilascio del permesso di costruire a pena di decadenza del titolo abilitativo (art. 15 d.P.R. n. 380/2001), essendo necessario che lo sbancamento sia accompagnato dalla compiuta organizzazione del cantiere e da altri indizi idonei a confermare l’effettivo intendimento del titolare del permesso di costruire di realizzare l’opera assentita (Cass. pen., sez. III, n. 7114/2010).

Sul tema dei lavori di sbancamento e sulla necessità di ottenere il permesso di costruire si veda anche l’articolo Opere di sbancamento, occorre il permesso di costruire se rilevanti.

Il presente contributo è stato tratto dalla rubrica dei Quesiti risolti de L’Ufficio Tecnico di aprile 2014.

Antonella Mafrica

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