Il chiarimento arriva dall’Agenzia delle Entrate, le modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2021 rendono il Sismabonus 110% trainante per il Bonus Mobili.
Oltre che in concomitanza con interventi di recupero del patrimonio edilizio, i contribuenti, potranno richiedere il Bonus Mobili anche nel caso di interventi di tipo antisismico.
Vediamo quindi il chiarimento in dettaglio.
Il Sismabonus 110% traina il Bonus mobili, anche senza recupero del patrimonio edilizio
Come anticipato, la legge di bilancio 2021 ha introdotto un potenziamento per quanto riguarda il Bonus mobili.
Il Bonus, infatti, potrà essere richiesto non più solamente dopo aver eseguito interventi di recupero del patrimonio edilizio (previsti dalle lettere b, c, e d dell’articolo 3 del Testo Unico dell’edilizia), ma anche dopo aver eseguito interventi di tipo antisismico.
Per questo motivo, come viene precisato dalla circolare n. 30/E, l’articolo 16 – bis costituisce la disciplina generale di riferimento per beneficiare della detrazione degli interventi di tipo antisismico. Pertanto, tale collegamento risulta essere decisivo per fruire della detrazione relativa all’acquisto di mobili ed elettrodomestici anche nel caso in cui i lavori non abbiano come oggetto il recupero del patrimonio edilizio, ma siano effettuati per finalità antisismiche.
Inoltre, il poter beneficiare della detrazione Bonus mobili trainata dal Sismabonus 110%, non ne riduce il tetto di spesa aumentato a 16.000 €, come disposto dalla Legge di bilancio 2021.
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Anche per quanto riguarda gli acquisti ammessi non sono state aggiunte nuove limitazioni, potranno essere quindi acquistati:
– letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, compresi i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo;
– elettrodomestici contrassegnati dall’etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni;
– elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica, solo se per quella tipologia non ne sia ancora previsto l’obbligo.
L’unica limitazione quindi, anche in questo caso rimane la data entro cui terminare gli interventi: gli oneri dovranno essere sostenuti entro il 31 dicembre 2021.
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Il Sismabonus 110% traina il Bonus mobili, come richiedere la detrazione
All’interno dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate viene precisato che, anche per gli interventi finalizzati alla prevenzione del rischio sismico, sarà possibile richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito.
In entrambi questi casi esistono delle differenze.
Sconto in fattura
In questo caso, la soluzione viene considerata comparabile all’avvenuto pagamento dei lavori. L’impresa che ha svolto i lavori, quindi, eseguirà uno sconto non superiore all’importo del corrispettivo e diventerà a sua volta titolare del credito pari al 110% del medesimo corrispettivo. Il contribuente, quindi, non avrà nessun problema a beneficiare della detrazione pari al 50% per l’acquisto dei mobili.
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Cessione del credito
In questo caso, non esistono precisazioni o inconvenienti particolari, in quanto, per beneficiare di questo credito è necessario avere precedentemente pagato l’intero importo dell’intervento.
Il Sismabonus 110% che traina il Bonus mobili, quali sono le limitazioni
Tramite il documento non vengono aggiornate le condizioni previste per l’accesso alla detrazione.
Sarà infatti possibile richiedere il Bonus mobili solamente per gli acquisti effettuati in seguito all’apertura del cantiere. La data sarà determinata con riferimento al titolo edilizio. In caso contrario, non sarà possibile richiedere il beneficio della detrazione.
In conclusione, nel documento fornito dall’Agenzia delle Entrate, non sono stati forniti aggiornamenti per quanto riguarda il beneficio del Bonus mobili in relazione a lavori finalizzati al risparmio energetico.
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