Riqualificazione energetica e rispetto per l’ambiente sono concetti che fanno parte, ormai, della vita quotidiana e influenzano le scelte di famiglie e di comunità.
Infatti, per contribuire a invertire la rotta dei cambiamenti climatici si può iniziare a rendere le abitazioni sempre più ecosostenibili: scegliendo infissi e serramenti innovativi, installando caldaie a condensazione o a biomassa, capaci di ridurre il consumo di energie non rinnovabili.
Per stimolare i cittadini e le imprese a migliorare l’efficienza energetica di palazzi, case, uffici e ville, il Governo interviene da alcuni anni concedendo rilevanti agevolazioni fiscali: veri e propri sconti Ecobonus fino al 65% da applicare ai prodotti e alle opere destinate all’efficientamento energetico. I contribuenti possono detrarre tali importi dalle imposte dovute allo Stato oppure ottenere uno sconto immediato in fattura.
Ed è ciò che viene proposto anche dalla nota catena di negozi Leroy Merlin che riconoscono all’acquirente una riduzione Ecobonus fino al 65% direttamente sullo scontrino. Vediamo nel dettaglio.
Come ricevere lo sconto dell’Ecobonus in fattura
Il personale presente nei punti vendita fisici è a disposizione dei clienti per eventuali informazioni e consigli finalizzati all’ottenimento dello sconto immediato in fattura.
Una volta scelti i prodotti da acquistare, è possibile fissare un appuntamento con i tecnici specializzati che lavorano in partnership con Leroy Merlin: il loro sopralluogo ha lo scopo di verificare l’esistenza delle condizioni per accedere all’Ecobonus. Gli utenti che si registrano attraverso il loro sito internet, godono degli stessi vantaggi oltre a qualche codice sconto Leroy Merlin riservato esclusivamente agli acquirenti online (la registrazione è gratuita e non appena effettuata si può ottenere la carta fedeltà Ideapiù Easy gratuita).
Se il parere dei professionisti tecnici risulta positivo, si può procedere a effettuare il pagamento per l’acquisto dei beni e dei servizi attraverso un bonifico, ma sempre ricordando che, il bonifico deve essere riservato alle agevolazioni per l’efficientamento energetico. I consumatori che utilizzano l’home banking trovano questa specifica dicitura nella sezione dedicata ai pagamenti; ma è possibile recarsi in banca o alla posta facendo presente all’operatore lo scopo del bonifico e le modalità richieste dalla legge.
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Inoltre, occorre presentare all’Agenzia delle Entrate la “Comunicazione dell’opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica“, fornendone poi una copia ai professionisti tecnici insieme alla “Ricevuta della Comunicazione di avvenuta presentazione“.
Al termine dei lavori, i cittadini sono tenuti a comunicare online all’ENEA (“Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie energia sviluppo economico sostenibile“) le informazioni relative:
- ai dati anagrafici del beneficiario dell’Ecobonus,
- all’immobile oggetto dell’intervento,
- al tipo di intervento eseguito,
- e al relativo costo.
Chi può usufruire delle detrazioni fiscali?
La platea dei consumatori che possono beneficiare dell’Ecobonus è davvero estesa:
- persone fisiche,
- professionisti,
- società di persone e di capitali,
- esercenti arti e professioni,
- enti e associazioni non titolari di reddito di impresa, sia residenti che non residenti in Italia.
Tali soggetti giuridici possono essere proprietari dell’immobile oggetto degli interventi oppure conviventi del proprietario, inquilini e condomini: occorre cioè che vantino un diritto reale sull’immobile. Alle categorie sopra elencate vanno aggiunte le cooperative di abitazione e gli Istituti autonomi delle case.
Quali sono gli interventi agevolabili?
Sono altrettanto numerose le opere che possono godere dello sconto immediato in fattura, purché gli interventi siano finalizzati a rendere l’abitazione più efficiente dal punto di vista energetico, limitando gli sprechi e massimizzando i benefici legati all’uso di tecnologie innovative.
Rientrano in questa lista, e sono quindi agevolabili, le seguenti opere:
- acquisto e installazione di caldaie a condensazione, che sfruttano i vapori dell’acqua utilizzata dall’impianto per ridurre considerevolmente il consumo di combustibile;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con sistemi dotati di caldaia a biomassa. Pellet, cippato e legno sono infatti considerati combustibili eco-sostenibili;
- acquisto e installazione di impianti ibridi, quelli cioè che integrano la pompa di calore con la caldaia a condensazione;
- acquisto e installazione di generatori d’aria calda a condensazione, ideali per riscaldare ambienti di grandi dimensioni come industrie e capannoni;
- acquisto e installazione di micro-cogeneratori: perfetti per ambienti di dimensioni medio piccole, sono veri e propri micro-impianti di potenza inferiore a 50 KW, capaci di generare sia calore sia elettricità utilizzando biomasse, biogas, rifiuti solidi e carburanti di origine fossile.
Altri interventi che godono dell’incentivo
I benefici derivanti dall’uso di tali dispositivi sarebbe vanificato se il calore prodotto venisse disperso attraverso infissi e finestre vetuste e inefficienti ed è per questo che godono dell’Ecobonus anche:
- acquisto e la posa in opera di infissi con doppi vetri e profili anti-spiffero;
- sostituzione di vetri, infissi e strutture accessorie come persiane, avvolgibili, scuri, tende da sole con sistemi di oscuramento chiudibili che consentono di lasciare entrare la luce e di proteggere gli ambienti dal caldo torrido dei mesi estivi.
É possibile valersi dell’Ecobonus anche per tutti gli interventi sull’involucro degli edifici che producano un reale miglioramento dell’efficienza energetica ovvero:
- rifacimento di tetti, coperture, pavimenti e pareti interne ed esterne;
- sostituzione dei portoni, allorquando ciò contribuisca a delimitare le aree riscaldate degli immobili;
- coibentazione dell’involucro.
Naturalmente, anche l’acquisto, l’installazione e la posa in opera di pannelli solari rientrano tra gli interventi agevolabili, trattandosi di uno dei metodo più “green” per la produzione di acqua calda sanitaria e il riscaldamento degli ambienti.
- Sono infine agevolabili i costi di acquisto, installazione e messa in opera di tutti quei dispositivi multimediali che permettono di controllare e regolare da remoto gli impianti di climatizzazione, riscaldamento e produzione di acqua calda.
Restano esclusi: gli edifici di nuova costruzione e quelli già conformi agli indici previsti dalle norme vigenti.
Qual è il limite di spesa dell’Ecobonus?
Gli importi per i quali è possibile usufruire delle detrazioni o dello sconto in fattura hanno però dei limiti, diversi per ciascuna tipologia di intervento:
- per le caldaie a biomassa e a condensazione e per le pompe di calore il tetto è fissato a 30.000 euro;
- è pari a 60.000 euro per l’acquisto e l’installazione dei pannelli solari, per gli interventi sull’involucro degli edifici, nonché per l’acquisto e la posa in opera di schermature solari;
- 100.000 euro è il limite per l’acquisto di micro-cogeneratori e le opere di “Riqualificazione energetica globale” degli edifici esistenti.
Per maggiori informazioni:
Leroy Merlin
Foto di copertina: iStock/photobyphotoboy
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