Immobili in Italia, una panoramica su: intestatari, dimensioni e vani

Una panoramica dettagliata sugli immobili italiani: esploriamo i dati catastali, i principali intestatari e la distribuzione dei vani. Dalle Entrate, un’analisi che rivela le tendenze del mercato immobiliare, le variazioni delle rendite e le proprietà distribuite sul territorio nazionale

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Il report “Statistiche Catastali 2023” fornisce una panoramica completa e dettagliata dello stock dei fabbricati in Italia, aggiornato al 31 dicembre 2023.

Questa edizione, curata dall’Agenzia delle Entrate, è un utile riferimento per analizzare la distribuzione e le caratteristiche del patrimonio immobiliare italiano.

Vediamo di seguito alcuni dati riportati nel report.

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FORMATO CARTACEO

Topografia per Catasto e Riconfinazioni

Quest’opera si propone come una guida completa, sia concettuale che operativa, per lo sviluppo di lavori topografici in ambito catastale e di ricostruzione di confini divenuti incerti o contesi. Le due componenti sono intrecciate tra loro con l’obiettivo di permettere al lettore, una volta colmati gli aspetti concettuali che ancora non conosce, di procedere poi alla parte pratica potendo così portare a termine con successo i propri lavori. La parte operativa è trattata con 10 esempi completi svolti passo-passo che fanno da base ad altri 25 lavori per i quali sono indicate e commentate le operazioni risolutive da svolgere. Questa vasta casistica mette in condizione il lettore di individuare sempre l’esempio che collima con l’incarico da svolgere. Gli esempi sono risolti con i software Geocat e CorrMap (sviluppati dallo stesso autore e forniti con il volume in licenza d’uso gratuita per due mesi) e spiegano in dettaglio tutti i singoli passaggi in modo da poter essere riprodotti anche dagli utilizzatori di altri software, oppure mediante fogli di calcolo. Il volume è strutturato per essere fruito in modalità top-down, cioè a partire dalle macro-attività richieste dal lavoro che il lettore si trova ad affrontare per permettergli poi di scendere per gradi di dettaglio via via maggiori laddove ne abbia la necessità. La prima parte del libro è infatti interamente dedicata agli esempi di lavori svolti nei quali vengono richiamati i contenuti, sia concettuali che operativi, presenti nella seconda parte. Questo approccio permette al lettore di concentrarsi sul lavoro da compiere (individuando l’esempio appropriato) per ricorrere al dettaglio delle singole operazioni solo per i punti che non gli sono ancora noti o che desidera approfondire. Nella parte che tratta i rilievi TS-GPS e l’utilizzo di Pregeo, sono esposte una serie di problematiche che, se non padroneggiate compiutamente, possono portare ad errori anche gravi senza che il tecnico se ne avveda. In materia di riconfinazioni quest’opera riassume i contenuti del libro “Tecniche di riconfinazioni” (2017, dello stesso autore) integrandoli con le nuove procedure congegnate successivamente alla sua pubblicazione, prima fra tutte il calcolo combinatorio della rototraslazione ai minimi quadrati. Il volume riporta l’indicazione a tutti i corsi online del sito www.corsigeometri.it che trattano gli stessi temi, a beneficio del lettore che desiderasse un ulteriore livello formativo. Gianni Rossi Geometra, ha seguito corsi universitari in analisi matematica e teoria degli algoritmi presso la facoltà di Informatica dell’Università di Venezia. Ha tenuto oltre 180 seminari in materia di riconfinazioni presso i Collegi dei Geometri di tutta Italia e, su incarico del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, 4 seminari internazionali in lingua Inglese sul tema “Geo-referencing of Cadastral Maps”. Attualmente tiene corsi online sugli stessi temi per conto del Collegio Geometri e G. L. di Padova. È coautore del libro “La teoria e la pratica nelle riconfinazioni” e autore del volume “Tecniche di riconfinazione” (Maggioli Editore) e degli algoritmi delle georeferenziazioni Parametrica e Trilaterale oltre che delle varianti Orientata e Vincolata della rototraslazione ai minimi quadrati.

Gianni Rossi | Maggioli Editore 2022

Indice

Stock immobiliare complessivo: i dati

Al 31 dicembre 2023, il totale degli immobili censiti negli archivi catastali italiani ammonta a oltre 78,4 milioni di unità.

Di queste, circa 67,5 milioni sono censite nelle categorie catastali ordinarie e speciali, con attribuzione di rendita, mentre 3,7 milioni appartengono al gruppo F, che rappresenta unità non idonee a produrre reddito. I beni comuni non censibili, cioè di proprietà comune e non produttivi di reddito, sono circa 7 milioni.

La maggior parte delle unità immobiliari, pari a circa il 54%, è censita nel gruppo A, che comprende le abitazioni, mentre il 43% rientra nel gruppo C, che include le pertinenze delle abitazioni come cantine e garage. Il restante 3% è distribuito tra immobili a destinazione speciale, particolare e d’uso collettivo.

Stock immobiliare residenziale: la panoramica

Le unità immobiliari a destinazione residenziale censite al 31 dicembre 2023 sono quasi 35,6 milioni.

Questo segmento è dominato dalle abitazioni civili, economiche e popolari, che costituiscono circa il 90% del totale. Le abitazioni sono per il 93% di proprietà di persone fisiche, mentre il restante è intestato a persone non fisiche e beni comuni.

Nel 2023, lo stock residenziale ha visto un incremento di circa 86 mila unità rispetto al 2022, con un aumento prevalente nelle categorie A/2 (abitazioni civili), A/3 (abitazioni economiche), A/7 (villini) e A/11 (abitazioni tipiche dei luoghi). D’altra parte, sono diminuite le abitazioni signorili, popolari, ultrapopolari e rurali.

Chi sono gli intestatari degli immobili

La rendita catastale complessiva attribuita allo stock immobiliare italiano nel 2023 ammonta a oltre 38,5 miliardi di euro, con un aumento di circa 166 milioni di euro rispetto al 2022. La maggior parte della rendita, quasi il 61%, è associata a immobili di proprietà di persone fisiche, mentre il restante 39% è detenuto da persone non fisiche.

La rendita catastale media per unità immobiliare è di 571 euro. Le abitazioni di proprietà delle persone fisiche hanno una rendita media di 388 euro, quelle delle persone non fisiche 2.200 euro e i beni comuni censibili circa 370 euro. Le categorie con le rendite più elevate sono quelle destinate a uffici (A/10), scuole (B/5) e immobili per attività industriali (D/7).

Il numero di vani

La consistenza media delle abitazioni in termini di numero di vani è di 5,5 vani per unità immobiliare. Le unità residenziali di proprietà delle persone non fisiche tendono ad essere leggermente più piccole, con una media di 5 vani, mentre i beni comuni censibili hanno una media di 3,5 vani.

La superficie media delle abitazioni è di circa 118 metri quadrati, con variazioni significative tra le diverse categorie catastali.

Le categorie degli immobili non residenziali

Le unità immobiliari a destinazione ordinaria non residenziale includono uffici, scuole, ospedali e altre strutture collettive. Nel 2023, sono state censite 648.452 unità immobiliari destinate a ufficio o studio privato, con una leggera prevalenza di proprietà delle persone fisiche (56,5%).

Il gruppo B, che comprende immobili destinati all’uso collettivo, ha registrato un aumento dello 0,8% rispetto al 2022, raggiungendo un totale di 214.630 unità. Le scuole (B/5), collegi (B/1) e uffici pubblici (B/4) costituiscono le categorie più numerose in questo gruppo.

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