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Dal 1° gennaio 2024 ha efficacia la nuova disciplina della digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti, prevista dal Codice degli appalti (D.Lgs. n. 36/2023, pubblicato nella GU n.77 del 31-03-2023 – Suppl. Ordinario n. 12).
La digitalizzazione si fonda sul rispetto dei principi e delle norme del Codice dell’amministrazione digitale (CAD) e sulla formazione, acquisizione e gestione di documenti nativi digitali attraverso piattaforme e servizi digitali infrastrutturali abilitanti la gestione del ciclo di vita dei contratti pubblici e le piattaforme di approvvigionamento digitale, che compongono l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (Fonte AgID).
Il nuovo Codice degli appalti ha disposto che AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) definisse le modalità per ottenere la certificazione delle piattaforme necessarie al cd. approvvigionamento digitale introdotto dalla nuova disciplina e che i bandi dei Mercati telematici, Mercato Elettronico della PA (MEPA) e Sistema Dinamico di Acquisizione della PA (SDA) venissero adeguati alle nuove disposizioni normative.
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La certificazione delle piattaforme è un punto fondamentale del processo di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti per gli acquisti dalla Pubblica Amministrazione e ha comportato la vera e propria nascita di uno specifico ecosistema per l’approvvigionamento digitale.
Piattaforma Acquisti in Rete PA: le istruzioni
Dallo scorso 6 gennaio è operativa, dopo essersi adeguata ai nuovi requisiti tecnici e alle modalità di certificazione delle Piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD), la piattaforma Acquisti in Rete PA, il portale realizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e da Consip.
La piattaforma ha ottenuto da Anac la certificazione, come piattaforma di e-procurement, e si è adeguata alle Regole tecniche AgID introdotte, come detto, dal nuovo Codice degli Appalti.
La piattaforma Acquisti in Rete PA è stata implementata anche di nuova funzione di integrazione che consente l’interoperabilità con:
- la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP);
- la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND);
- gli altri moduli Anac.
Per facilitare il processo di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici tutti i servizi offerti da Anac sono stati oggetto di un processo di integrazione con la soluzione Acquisti in Rete. A regime del funzionamento della piattaforma di e-procurement Acquisti in Rete, gli utenti hanno a disposizione:
- nuove modalità di autenticazione, principalmente Spid, CIE o eIDAS;
- l’integrazione con la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) che consentirà di:
- richiedere i CIG;
- compilare l’Anac Form, per la pubblicità legale a livello nazionale;
- compilare l’eForm, per la pubblicazione sulla GUUE;
- caricare l’European Single Procurement Document;
- il nuovo Fascicolo di gara;
- l’accesso al Fascicolo virtuale dell’operatore economico;
- la nuova funzione per la predisposizione e compilazione del Documento di Gara Unico Europeo (DGUE).
Di seguito le principali indicazioni per procedere e accedere alla digitalizzazione prevista dal nuovo codice degli appalti, secondo le indicazioni presenti nella piattaforma Acquisti in Rete.
Il Responsabile Unico di Progetto (RUP)
La figura cardine del nuovo processo di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti” del Codice degli appalti è il Responsabile Unico di Progetto (RUP), certificato dall’ANAC.
La figura, introdotta dal nuovo Codice degli appalti, è identificata quale “responsabile unico di progetto” e non più di “procedimento” come, invece, prevedeva l’articolo 31 del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016).
Il RUP interviene per le fasi di programmazione, progettazione, affidamento e per l’esecuzione di ciascuna procedura. Anche questa figura entra nel mondo della semplificazione e digitalizzazione attraverso la piattaforma di e-procurement.
Il sistema Acquisti in Rete consentirà al RUP di poter:
- gestire la comunicazione con i sistemi Anac;
- definire eventuali ulteriori utenti per lo svolgimento di singole attività;
- selezionare la specifica “Scheda Anac” da utilizzare;
- compilare l’Anac Form e l’eForm;
- caricare l’European Single Procurement Document;
- comunicare con la Piattaforma Contratti Pubblici, richiedere il CIG e inviare poi tutte le informazioni necessarie previste in procedura per completare le diverse sezioni.
L’invio alla Piattaforma Contratti Pubblici può essere eseguito solo dal RUP e soltanto dopo tale invio si può pubblicare la negoziazione o emettere l’ordine sulla piattaforma di e-procurement.
L’accesso alla piattaforma di e-procurement dal 2024
L’accesso al sistema della piattaforma Acquisti in Rete PA a far data dal 1° gennaio 2024 prevede unicamente un’autenticazione di tipo LoA3 per gli utenti italiani che potranno accedere esclusivamente con le seguenti credenziali:
- SPID di livello 2;
- Carta di Identità Elettronica (CIE) di livello 2.
Nel corso del 2024 sarà implementata la possibilità di accedere alla piattaforma anche con la Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi, TS-CNS, (Fonte Acquisti in Rete).
Gli utenti appartenenti agli altri Stati membri della Comunità Europea utilizzeranno le funzionalità del nodo eIDAS italiano che permette la gestione della propria Identità digitale Nazionale riconosciuta in ambito eIDAS.
In tal caso, specifica la piattaforma Acquisti in Rete, che per gli utenti:
- non registrati prima del 1° gennaio 2024, cioè in caso di primo accesso, saranno richieste alcune informazioni e sarà necessario accettare i termini di utilizzo e le politiche sulla privacy per poter proseguire e utilizzare la piattaforma;
- utenti già registrati prima del 1° gennaio 2024, al primo accesso attraverso il nodo eIDAS il sistema, richiederà l’inserimento delle vecchie credenziali e, al contempo, il completamento delle informazioni mancanti. La richiesta verrà verificata e, previa accettazione, consente il rilascio delle nuove credenziali eIDAS – collegate alla vecchia utenza – con la garanzia di non perdere quanto gestito precedentemente a sistema.
Gli utenti di Paesi extra Ue o non aderenti a eIDAS fruiranno della modalità alternativa di autenticazione e, più precisamente, gli utenti esteri dovranno utilizzare:
- le loro “Identità digitali nazionali” riconosciute in ambito eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature),
ovvero
- la modalità alternativa d’autenticazione (di tipo LoA2) per utenti di Paesi extra Ue o non aderenti a eIDAS.
Il regolamento eIDAS è stato emanato il 23 luglio 2014 e ha piena efficacia dal 1° luglio del 2016 (Fonte AgID).
Gli attori della piattaforma Acquisti in Rete
Premesso che, l’acquisto in rete prevede la preventiva abilitazione come Punto Ordinante (PO) ovvero come Punto istruttore (PI), come precisato nella piattaforma Acquisti in Rete, per organizzare in modo ottimale le proprie attività sui sistemi di e-procurement digitale occorre, nel caso di:
- Legale Rappresentante: abilitare uno o più Collaboratori autorizzandoli a effettuare attività operative come la gestione degli ordini, del catalogo e la risposta alle RdO;
- Punto Ordinante: nominare uno o più Punti Istruttori per avere supporto nello svolgimento delle attività e nell’utilizzo degli strumenti di Negoziazione.
I Collaboratori e i Punti Istruttori possono essere abilitati solo se già presenti in piattaforma. Ricordiamo che il Collaboratore è un soggetto autorizzato dal Legale Rappresentante stesso allo svolgimento di una serie di attività operative in nome e per conto di questo.
In base all’iniziativa di riferimento e al livello di privilegi trasmessi dal legale rappresentate il collaboratore dell’Operatore Economico può:
- gestire gli acquisti a catalogo ricevuti e il catalogo stesso;
- partecipare alle iniziative (RDO/AS SDAPA), opzione limitata alle categorie autorizzate.
Chi è la figura del Punto Istruttore (PI)
Il Punto Istruttore supporta il Punto Ordinante nello svolgimento delle attività e nell’utilizzo degli strumenti di Negoziazione. Per diventare un PI basterà registrarsi alla piattaforma Acquisti in Rete e seguire una delle modalità di abilitazione:
- si cerca il PO (Punto ordinante) e si richiede di diventare il suo PI (Punto istruttore);
- il PO invia direttamente una richiesta di abilitazione e si diventa un suo PI.
Dopo essersi abilitati come Punto Istruttore, come evidenziato nella piattaforma Acquisti in Rete, si potrà affiancare il PO nella compilazione degli Ordini e procedere a effettuare gli acquisti per suo conto. Più dettagliatamente, ecco l’elenco delle attività previste per la figura di Punto Istruttore:
- predisporre e pubblicare direttamente una Trattativa Diretta;
- predisporre e pubblicare direttamente un Confronto di Preventivi;
- predisporre e inviare in approvazione al PO o pubblicare direttamente una RdO Semplice;
- predisporre e inviare in approvazione al PO o pubblicare direttamente una RdO Evoluta;
- predisporre e inviare in approvazione al PO un acquisto a Catalogo il quale, modifica, sottoscrive e lo invia al fornitore tramite il Sistema di e-Procurement oppure te lo invia nuovamente per modificarlo;
- Indicare il Responsabile Unico di Progetto abilitato alla richiesta del CIG, alla pubblicazione, alla pubblicità degli appalti e alle fasi successive alla post-pubblicazione.
Simulazione procedura di acquisto su Acquisti in Rete PA
L’Avv. Alessandro Massari guida una simulazione sulla procedura di acquisto sul MePA, riportata nelle slides curate dal dott. Giancarlo Sorrentino.
La simulazione incorpora le nuove normative in vigore dal 1° gennaio 2024 e le tecnologie di integrazione tra MePA e Piattaforma dei Contratti Pubblici (PCP) presso l’ANAC. Illustra l’acquisto di un abbonamento di Appalti&Contratti, fungendo da esempio estensibile a qualsiasi prodotto sul MePA.
Con l’obiettivo di essere utili e graditi, gli esperti offrono un’opportunità di apprendimento sulle pratiche aggiornate di acquisto pubblico, contribuendo alla comprensione delle dinamiche operative in ambito normativo.
>> Scarica le slides con le istruzioni <<
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