Accatastamento fabbricati rurali, 7 giorni! Ma la proroga non arriva

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Conto alla rovescia per l’accatastamento dei fabbricati rurali ancora iscritti al catasto terreni e che, entro la data del 30 novembre 2012, dovranno passare al catasto edilizio urbano per consentire la loro contabilizzazione nell’IMU. I professionisti di materia catastale sperano in una proroga che, però, non arriva nonostante la lettera inviata a inizio mese dal Collegio nazionale dei Geometri e nonostante la scorsa settimana il Governo sia stato costretto a valutare l’ipotesi di una proroga a maggio 2013.

Ma andiamo con ordine.

L’Affaire Accatastamento fabbricati rurali
Con l’art. 13 della legge di conversione 22 dicembre 2001 n. 214 del d.l. 201/2011 si stabilisce l’applicazione dell’IMU a tutto l’edificato e sarà calcolata in funzione della rendita catastale presente in atti.

Come noto l’imposta Municipale dovrà essere applicata anche ai fabbricati rurali, già inseriti soltanto in mappa all’interno del catasto terreni. Ecco allora che scatta l’obbligo, sia per le abitazioni che per i fabbricati strumentali, di iscrivere al catasto fabbricati tutti gli edifici attualmente e censiti al catasto terreni.

Sul punto è stato proposto dai fautori di una proroga di “indirizzare i soggetti tenuti al versamento dell’IMU a quantificarne l’importo in base ad una rendita presunta”, per sottrarsi al termine, ormai davvero imminente della fine del mese di novembre.

La rendita catastale presunta, è la tesi che si legge nella lettera di Savoldi inviata al Governo “può essere agevolmente calcolata identificando la consistenza e il classamento in via provvisoria, senza la necessità di archiviare il dato e in attesa della rendita catastale effettiva”.

La scorsa settimana, poi, c’è da registrare la sconfitta dell’Esecutivo in Commissione finanze della Camera su una risoluzione che obbliga il Governo a prendere in considerazione la possibilità di prorogare l’accatastamento dei fabbricati rurali a maggio 2013 (leggi su Geometri.cc Accatastamento fabbricati rurali, si lavora per la proroga).

Infine, sempre il CNG, ha chiesto all’Agenzia del Territorio una maggiore disponibilità da parte degli Uffici a ricevere le istanze dei professionisti che, tra immobili fantasma e accatastamento fabbricati rurali stanno sperimentando un vero e proprio novembre da brivido.

A oggi non ci sono ancora notizie in merito alla decisione del Governo che, comunque, si era espresso in maniera negativa rispetto alla possibilità di concedere una proroga

Redazione Tecnica

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