Norme transitorie per passaggio dal regime antecedente al Decreto Stop Cessione a quello attuale

Il Governo intanto conferma la validità dei bonus per l’edilizia nella forma delle detrazioni d’imposta dalla dichiarazione dei redditi

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Con un comunicato ufficiale, pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato reso noto l’esito dell’incontro che si è svolto a Palazzo Chigi il 20 febbraio 2023, durante il quale Governo e associazioni si sono confrontati sul Decreto Legge n.11 del 16 febbraio 2023 che ha introdotto lo stop alla cessione del credito e dello sconto in fattura per i bonus edilizi.

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Al tavolo hanno preso parte il Presidente Giorgia Meloni, il Ministro Giancarlo Giorgetti, il Sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro Gilberto Pichetto Fratin e altri esponenti di Governo oltre ai rappresentanti delle associazioni di Abi, Cdp, Sace, Ance, Confedilizia, Confindustria, Confapi, Alleanza cooperative italiane, Cna e Confartigianato.

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In arrivo norme transitorie

Il Governo si è detto disponibile a trovare soluzioni in risposta alle problematiche sollevate dalle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme.

L’intenzione delle parti di Governo è quello di esaminare la questione crediti incagliati al tavolo tecnico al quale saranno presenti i rappresentanti delle associazioni di categoria presenti all’incontro del 20 febbraio 2023, con il fine di individuare norme transitorie per regolamentare il passaggio dal regime antecedente al decreto legge a quello attuale, tenendo conto della situazione delle imprese di piccole dimensioni e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma.

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Bonus edilizi: confermate le detrazioni d’imposta

Il Governo intanto ribadisce la permanenza dei bonus per l’edilizia nella forma delle consuete detrazioni d’imposta dalla dichiarazione dei redditi.

Ricordiamo che al momento tra le proposte presentate dalle parti per cercare di risolvere la questione crediti incagliati, vi sono: la cartolarizzazione e l’utilizzo di una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24, compensandoli con i crediti da bonus edilizi ceduti dalle imprese e acquisiti dalle banche.

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Foto: iStock.com/gesrey

Redazione Tecnica

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