Aggiornamento del 9 aprile 2021: A partire dall’8 aprile è disponibile la nuova procedura web INPS (utilizzabile direttamente oppure tramite patronato) per la richiesta del Bonus Baby Sitter Covid. Continua a leggere per tutti i dettagli della misura, estesa anche ai professionisti a partita Iva.
Il decreto legge n. 30 del 13 marzo 2021 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 62 del 13 marzo 2021), firmato dal Presidente Mario Draghi e recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, estende tutti quegli interventi di sostegno per i lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena che erano stati introdotti nelle fasi precedenti della pandemia.
Si sta tanto parlando di smart working e di congedi parzialmente retribuiti per i genitori con figli al di sotto dei 14 anni, ma ovviamente queste misure fanno riferimento solamente ai lavori dipendenti. I professionisti autonomi con figli invece che tutele hanno da questo punto di vista?
Se i figli sono a casa dall’asilo o dalla scuola e in didattica a distanza (come quasi ovunque, considerato che le regioni sono per la maggior parte classificate come zona rossa) oppure se sono in quarantena, o ancora se sono in prima persona positivi al Coronavirus, come possono garantire la continuità della propria attività lavorativa?
Per tutti i lavoratori autonomi (o iscritti alla gestione separata INPS, ma anche per tutto il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico e per i dipendenti del settore sanitario) il decreto legge Draghi prevede un Bonus Baby Sitter fino a 100 euro settimanali. Questa misura risulta confermata (finora) fino al 30 giugno 2021, ed ha efficacia retroattiva (a partire dall’1 gennaio 2021 in poi).
Bonus Baby Sitter per professionisti (e non solo)
Il comma 6 dell’articolo 2 del decreto legge n. 30 del 2021 riconosce la corresponsione di uno o più bonus per il pagamento di servizi di baby sitter, con importo massimo complessivo di 100 euro a settimana.
I destinatari del Bonus Baby Sitter sono:
- i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS;
- i lavoratori autonomi (subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari);
- il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;
- i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri (inclusi ostetrici), dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari (inclusi soccorritori e autisti/urgenza 118).
Questi devono avere figli conviventi minori di 14 anni oppure figli anche più grandi ma con disabilità in situazione di gravità accertata (ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104), iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura.
Attenzione però, la richiesta del Bonus Baby Sitter sarà ammessa solo se l’altro genitore convivente non accede ad altre tutele o al congedo di cui al comma 2 del decreto legge (e comunque in alternativa alle misure di cui ai commi 1, 2, 3 e 4).
Bonus Baby Sitter, in quali casi
Come anticipato, il Bonus Baby Sitter può essere utilizzato per le prestazioni di baby sitting effettuate per far fronte alle seguenti situazioni (per un periodo corrispondente in tutto o in parte alla durata delle stesse):
- Sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio;
- Infezione da SARS Covid-19 del figlio;
- Quarantena del figlio a seguito di contatto ovunque avvenuto (solo se ufficialmente disposta dal Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale ASL territorialmente competente).
Bonus Baby Sitter Covid, come richiederlo
Per accedere direttamente al servizio di richiesta del Bonus Baby Sitter, attivo dall’8 aprile 2021, bisogna entrare nell’area riservata INPS, utilizzando le proprie credenziali (SPID – almeno di livello 2, Carta d’Identità Elettronica CIE, Carta Nazionale dei Servizi CNS, oppure PIN dispositivo INPS) e cliccare su Prestazioni e servizi > Tutti i servizi > Domande per Prestazioni a sostegno del reddito > Bonus servizi di babysitting.
La richiesta può essere fatta anche attraverso gli enti di Patronato, utilizzando i servizi da loro offerti gratuitamente.
Bonus Baby Sitter, come viene erogato
Il Bonus Baby Sitter viene erogato mediante il libretto famiglia (di cui all’articolo 54-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96). o, in alternativa, direttamente al richiedente, “per la comprovata iscrizione ai centri estivi, ai servizi integrativi per l’infanzia di cui all’articolo 2, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia” (in questo secondo caso il bonus non sarà compatibile con la fruizione del bonus asilo nido di cui all’articolo 1, comma 355, legge 11 dicembre 2016, n. 232, come modificato dall’articolo 1, comma 343, della legge 27 dicembre 2019, n. 160).
Per ora, il decreto non vieta espressamente la possibilità di riconoscere il bonus per le prestazioni rese dai familiari del richiedente, ma si attende ancora la circolare dell’INPS che stabilirà se tali prestazioni rientrino tra quelle ammissibili al beneficio.
Le risorse stanziate per le misure indicate nel decreto legge Draghi ammontano a 282,8 milioni di euro per l’anno 2021, cui si aggiungono altri 10 milioni per la sostituzione dei personale della scuola che usufruirà dei congedi.
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Immagine: iStock/RomoloTavani
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