Come abbiamo visto, fino al prossimo 23 novembre Venezia ospita la 19ª Mostra Internazionale di Architettura (Biennale di Architettura 2025), curata dall’architetto Carlo Ratti e intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective., un’edizione che invita a riflettere sul ruolo dell’architettura nell’età dell’adattamento climatico.
In questo contesto internazionale si inserisce il Padiglione Italia all’Arsenale. Terræ Aquæ. L’Italia e l’intelligenza del Mare, curato dell’architetta Guendalina Salimei, si concentra sull’intimo rapporto che lega l’Italia al mare, proponendo una riflessione su temi architettonici, urbanistici, umanistici e geopolitici, con l’intento di essere, come spiega la stessa Salimei, una “cassa di risonanza“: tutte le idee raccolte attraverso la Call for Visions and Projects lanciata a inizio anno ed esposte in mostra potranno poi circolare e diffondersi anche al di fuori della Biennale, raggiungendo un pubblico più ampio e variegato.
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Indice
Terræ Aquæ. L’Italia e l’intelligenza del Mare
Terræ Aquæ. L’Italia e l’intelligenza del Mare, il Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2025 – promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curato da Guendalina Salimei, docente e architetta da anni impegnata in progetti di riqualificazione – mette insieme oltre 300 contributi progettuali, teorici e multimediali sul ripensamento del rapporto tra terra e mare delle aree costiere e portuali.
La Call for Visions and Projects che ha dato vita al Padiglione era aperta a progettisti, operatori della cultura e studiosi in senso lato, e ha inteso accogliere tutti i contributi – elaborati da singoli e gruppi, affermati ed emergenti senza distinzione alcuna – in grado di rappresentare, raccontare o proporre una visione futura, una suggestione e ogni possibile riflessione progettuale o artistica che riuscisse ad aprire un dibattito fra teoria e prassi. Nel padiglione troviamo quindi progetti realizzati, in via di realizzazione o solo sulla carta, ma anche fotografie, ricerche editoriali, disegni dei bambini delle scuole, video, mappe geopolitiche, opere d’arte contemporanea.
Il risultato è quello di un vero e proprio laboratorio di idee e suggestioni, quasi un cantiere per il futuro, che in quanto tale si caratterizza per la presenza di un ponteggio: il percorso espositivo è infatti reso possibile dalle strutture provvisionali Layher, sponsor tecnico del Padiglione, che danno vita alla passerella che permette ai visitatori di camminare e orientarsi tra gli elaborati esposti, e alla tribuna, dove ci si può fermare, contemplare e assistere agli eventi collaterali. Una trama di elementi riutilizzabili e riciclabili che trascendono dal loro valore meramente funzionale per moltiplicare lo spazio utile e diventare mezzo tramite cui fruire i contenuti. Vediamo i sistemi Layher impiegati e qualche immagine del Padiglione.
I sistemi Layher utilizzati
La versatilità e la reimpiegabilità degli elementi Layher ha permesso di realizzare due strutture di pianta rettangolare, una con una rampa lunga una ventina di metri, l’altra per sostenere i monitor e gli elaborati progettuali. Nel dettaglio, è stato utilizzato prevalentemente il sistema multidirezionale Allround per le strutture portanti e il sostegno dei contributi esposti, mentre le travi Flex sono state impiegate per realizzare un piano di calpestio continuo e la tribuna realizzata con l’integrazione del sistema Event per circa 70 posti a sedere.
Oltre alla fornitura del materiale, Layher si è occupata direttamente della progettazione della tribuna provvisionale allestita, sviluppata con il software Layplan Cad, e dell’assistenza durante le operazioni di montaggio, eseguite da Metalmontaggi, rispettando tutte le esigenze dell’ufficio tecnico della Biennale. “Essere sponsor tecnico del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2025 è per noi un’importante occasione di sottolineare la versatilità e la qualità dei nostri sistemi in un contesto di altissimo valore culturale”, ha sottolineato Daniele Berlanda, direttore vendite Layher.
Sistema multidirezionale Allround
Allround è il primo sistema multidirezionale al mondo, creato da Layher nel 1974: è contraddistinto dal ridotto volume di materiale necessario all’allestimento delle più diverse strutture, dalla rapidità di assemblaggio e dall’elevata sicurezza.
A caratterizzarlo, la combinazione tra la velocità di connessione e l’assenza di giunzioni a bullone, caratteristiche che permettono di collegare tra loro ad angolo retto i diversi componenti oppure di orientarli a piacimento, garantendo la trasmissione ottimale dei carichi.

Trave Flex
La Trave Flex è un profilo scatolare in alluminio di elevata capacità portante che si integra con i sistemi di ponteggio Layher, specialmente con il sistema Allround, per facilitare la costruzione di opere sospese o a sbalzo. Le sue caratteristiche principali sono il peso ridotto, il rapido assemblaggio (grazie a un profilo superiore a forma di U che permette la connessione diretta degli impalcati), il fissaggio del ferma impalcato e l’alta resistenza grazie al suo profilo scatolare.
Tutte queste peculiarità la rendono un’alternativa efficiente ai tralicci in acciaio e in alluminio, dotati di una rigidezza a taglio e a torsione nettamente inferiore. Rispetto al consueto traliccio in acciaio 450 LW, per esempio, è da segnalare il 40% di incremento di capacità di carico a flessione e il 40% di diminuzione dell’altezza strutturale, oltre a nessun obbligo di controventamento delle travi.






Sistema Event
Il sistema Event di Layher permette di costruire strutture per il mondo dello spettacolo e delle manifestazioni sportive, quali palchi, tribune e torri multimediali anche in configurazioni particolarmente complesse. A caratterizzarlo la leggerezza, la quantità ridotta di materiale necessaria alla realizzazione delle strutture stesse, e la velocità di montaggio e smontaggio. Il componente principale dei palchi e delle tribune è il sistema multidirezionale Allround che, con l’integrazione dell’impalcato Event disponibile in diverse dimensioni, si installa facilmente su traverse in alluminio per palchi o su gradoni per tribuna.

Layplan Cad
Layplan Cad è il software sviluppato da Layher che funziona come plug-in per Autocad e Bricscad per consentire la progettazione 3D di opere provvisionali e ponteggi complessi. Grazie a una libreria completa e dettagliata e a operazioni automatizzate, la progettazione delle opere provvisionali Layher è precisa e permette un’efficienza e una programmazione puntuale della gestione del cantiere, identificando potenziali interferenze e garantendo un’installazione senza intoppi.
Chi è Layher
Fondata nel 1945 in Germania, dove si trovano i siti produttivi, Layher produce opere provvisionali per i settori edilizia, industria ed eventi. Sin dall’inizio della sua storia, Layher è sempre stata pioniera: molte le innovazioni introdotte, tra cui la più importante, nel 1974, il primo ponteggio multidirezionale al mondo. Oggi l’azienda è presente con 45 sedi in tutto il mondo. In Italia è attiva dal 1994.
L’ultimo progetto di cui avevamo parlato era l’opera provvisionale per proteggere la Porziuncola durante i lavori di messa in sicurezza, consolidamento e restauro della basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, garantendo un accesso sicuro e agevole agli operatori senza ingombri a terra >> lo trovi qui. Al momento, Layher ha numerose opere provvisionali montate a Venezia oltre a quelle fornite per il Padiglione Italia 2025, a breve vedremo un altro interessante caso studio.
Per il progetto esaminato in questo articolo citiamo:
- Guendalina Salimei, curatrice di TERRAE AQUAE. L’Italia e l’Intelligenza del Mare, Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2025, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
- Anna Muskardin, artista e membro del team curatoriale
- Roberto Vesentini, Amministratore delegato Layher
- Andrea Piovesan, sviluppo infrastrutture e restauro Layher
- Alessandro Mazzali, responsabile area Nord-Est Layher
Per ulteriori informazioni
layher.it
Sito ufficiale Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2025
Sito ufficiale Biennale Architettura 2025
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Ponteggi
Il volume affronta in modo sistematico la materia dei ponteggi, con un approccio che integra rigore normativo ed esperienza operativa. Vengono illustrate l’evoluzione storica e legislativa, le definizioni e le tipologie di ponteggio, le modalità di montaggio, uso e smontaggio, fino alle problematiche reali dei cantieri e alle possibili soluzioni.Particolare rilievo è dato alla raccolta commentata delle circolari ministeriali – anche quelle di più difficile reperibilità – che consentono di interpretare correttamente la normativa vigente. Il testo è arricchito da numerosi esempi, schede, fotografie, diagrammi e sequenze di montaggio, strumenti concreti per comprendere e applicare con sicurezza le disposizioni.Completano l’opera i materiali online: disegni esecutivi, tracce del Pi.M.U.S., schede tecniche e schemi operativi di montaggio, utili per imprese, professionisti, formatori e organi di vigilanza.Riccardo Arfelliingegnere edile, è dirigente per la sicurezza presso una Azienda Pubblica con oltre vent’anni di esperienza nella progettazione e gestione della sicurezza nei cantieri. Ha operato come coordinatore della sicurezza, RSPP, consulente tecnico per imprese e Procure, oltre che formatore per professionisti e lavoratori.Stefano Neriingegnere civile, è dirigente per la sicurezza presso una Azienda Pubblica. Vanta una consolidata esperienza in salute e sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro, maturata come coordinatore, RSPP e formatore a livello nazionale. Ha operato per oltre un decennio a fianco di studi tecnici e società di ingegneria, curando progetti e attività di addestramento per imprese e professionisti.
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