Partirà dal 1° ottobre 2013 il Sistri, sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi. La data di partenza (1° ottobre 2013) è per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi. Per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014.
A stabilirlo nelle ultime ore è stato il Ministero dell’Ambiente Corrado Clini con un decreto.
Il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema resterà sospeso per tutto il 2013. “Ho presentato oggi – spiega il ministro Clini – il progetto a Confindustria che lo ha condiviso, apprezzando il grande rilievo che abbiamo voluto dare alla collaborazione con le imprese. Vanno letti in quest’ottica anche i sei mesi che ci separano dall’avvio del sistema per i produttori di rifiuti pericolosi. Obiettivo di questa fase preparatoria è anche quello di consolidare la collaborazione con le imprese coinvolte e di eliminare le pesantezze burocratiche e amministrative che sono state avvertite come un limite del progetto”.
Ecco le prossime scadenze annunciate dal Ministro in vista dell’attivazione del Sistema di tracciabilità:
– dal 30 aprile al 30 settembre 2013 saranno effettuate le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partirà ad ottobre;
– dal 30 settembre al 28 febbraio 2014 sarà effettuata analoga verifica per tutte le altre imprese.
Le imprese che trattano rifiuti non pericolosi potranno comunque utilizzare il Sistri, su base volontaria, dal 1 ottobre prossimo.
“Il sistema di tracciabilità dei rifiuti – commenta Clini – è un adempimento che discende dalle leggi nazionali e dalle direttive europee e rappresenta anche uno forte strumento di lotta alle ecomafie che sul traffico dei rifiuti costruiscono affari causando enormi danni al territorio e all’ambiente.
Il nuovo programma per l’avvio del Sistri – aggiunge il ministro, superando le problematiche emerse in passato, confido possa rappresentare un presidio di legalità e trasparenza per tutta la filiera dei rifiuti”.
Fonte: Ministero dell’Ambiente
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