Sblocco crediti Superbonus. Poste e banche ripartono con le acquisizioni

Si tratta però di uno sblocco mirato e gli istituti finanziari, prima di ripartire con le acquisizioni dei crediti, restano in attesa delle nuove regole che saranno contenute nella legge di conversione del DL Blocca Cessioni

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Istituti finanziari e Governo sono allo studio di una soluzione condivisa che possa dare finalmente respiro a chi si trova in bilico per via dei crediti incagliati.

C’è un atteggiamento fiducioso da parte del MEF – Ministero dell’Economia e delle Finanze – verso una probabile e imminente ripartenza delle acquisizioni dei crediti da parte di banche ed assicurazioni. Difatti il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: “Abbiamo sensibilizzato le istituzioni e le banche. Le banche e le Poste hanno annunciato che ricominceranno, in un quadro di maggiori certezze che abbiamo dato sotto il profilo giuridico, ad acquistare questi crediti. È in corso l’elaborazione di un sistema, una specie di piattaforma, che dovrebbe in qualche modo permettere di smaltire tutto l’arretrato” (>> ne abbiamo parlato in questo articolo).

Qualche giorno fa anche il viceministro Maurizio Leo da detto la sua sul tema, dichiarando: “Se le banche ci stanno dando, come spero, un aiuto, vediamo di sbloccare il tutto. Anche con gli altri emendamenti stiamo immettendoci sulla strada giusta”.

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Segnali positivi che fanno ben sperare in uno sblocco che però sarà specifico e indirizzato, così come sottolineato da Il Sole 24 Ore, perché non sarà una riapertura incondizionata, che riporterà il calendario indietro di un paio d’anni, ma sta prendendo forma uno sblocco mirato che consenta di superare l’impasse nella quale sono finite migliaia di imprese e di cittadini”.

Ecco quali sono gli ultimi aggiornamenti sul tema, in attesa di ulteriori conferme che potrebbero arrivare in settimana con l’approvazione degli emendamenti DL 11/2023 detto anche Decreto Blocca Cessioni.

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Ok alla ripartenza acquisizioni, ma prima le nuove regole

Unicredit, Banco Bpm, Crèdit Agricole, Intesa Sanpaolo e Poste rientrerebbero nella lista dei potenziali acquirenti. Tuttavia i soggetti che si sono detti disponibili, a ripartire con l’acquisizione crediti, restano in attesa delle nuove regole che dovrebbe portare con sé la legge di conversione del DL 11/2023.

Tra le ipotesi allo studio, torna in auge quella che prevedrebbe l’utilizzo dei crediti di imposta da parte delle banche in compensazione degli F24 dei loro clienti, promossa da ABI e ANCE ma non condivisa dal Ministro MEF Giancarlo Giorgetti.

Inoltre, si sta valutando la possibilità per le banche che a fine anno non sono riuscite a esaurire i crediti di convertirli in BTP a 10 anni.

Tra le proposte al vaglio anche quella di escludere dalla responsabilità in solido i cessionari dei crediti che acquistano i crediti d’imposta da una banca. Tuttavia in tal caso sarà richiesto un rilascio da parte del soggetto cedente di un’attestazione di possesso della documentazione relativa alle opere che hanno originato il credito di imposta.

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Foto:iStock.com/vittaya25

Redazione Tecnica

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