Il decreto legge 29 maggio 2024, n. 69, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 129 in pari data, è stato convertito con la Legge 24 luglio 2024, n. 105, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 175 del 27 luglio.
Durante l’iter di conversione si sono avute alcune modifiche nelle norme dedicate all’attività edilizia libera e nello specifico, in relazione ai luoghi di installazione delle VE.PA. e alle pergole bioclimatiche.
>> Vorresti ricevere approfondimenti come questo? Clicca qui, è gratis
Consigliamo:
Guida Pratica al Decreto Salva Casa
Dalla sanatoria del soppalco a quella della veranda. Dal recupero del sottotetto al cambio di destinazione d’uso da ufficio ad appartamento. Dal recupero del sottotetto alle regole per i nuovi mini appartamenti.E ancora: i casi nei quali la sanatoria è obbligatoria, quanto cosa e come fare, e quando invece si può avere lo stato legittimo senza rivolgersi al comune.Infine le regole per installare le VEPA e le pergole bioclimatiche senza autorizzazioni e le detrazioni fiscali legate ai lavori.Nell’ebook la guida operativa al decreto Salva Casa (decreto legge n. 69/2024 convertito in legge 24 luglio 2024, n. 105) per risolvere le problematiche legate alle piccole irregolarità edilizie che rendono complicata la vendita di una casa in assenza dello stato legittimo o limitano i casi di nuovi interventi edilizi per assenza di conformità con 150 casi pratici risolti suddivisi tra le varie novità in modo da trovare immediatamente la risposta al proprio problema.Completa il lavoro il testo degli articoli del TUE come modificati, la raccolta delle norme regionali in materia di recupero del sottotetto, gli articoli del codice civile applicabili ai casi di interventi edilizi in condominio alla luce delle novità introdotte dal decreto.Antonella DonatiGiornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare con particolare attenzione all’approvazione delle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. In questo ambito si occupa espressamente di tematiche fiscali, contributive e previdenziali. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia
Antonella Donati | Maggioli Editore 2024
16.07 €
>> Preferisci la versione cartacea? La trovi qui, oppure su Amazon <<
Le novità in materia di VE.PA.
Con la Legge n. 142/2022, introduttiva della lett. b-bis* al comma 1 dell’art. 6 del Testo Unico Edilizia (DPR n. 380/2001), si prevedeva l’installazione delle VE.PA. sui balconi aggettanti dal corpo dell’edificio*e sulle logge rientranti all’interno dell’edificio*(ma non su quelle esterne, secondo la giurisprudenza*).
Successivamente, il decreto legge n. 69/2024, nella sua versione originaria, aggiungeva anche i porticati* rientrati nell’edificio; adesso, con la conversione, si precisa che restano esclusi i porticati gravati, in tutto o in parte, da diritti di uso pubblico (ipotesi spesso riscontrabili nei centri storici) o collocati nei fronti esterni dell’edificio prospicienti aree pubbliche. E la motivazione è facilmente intuibile: realizzare una VE.PA. in un porticato oggetto di pubblico passaggio determinerebbe un ostacolo al passaggio stesso.
Le novità in materia di pergole bioclimatiche
In sede di conversione è stata inserita, quale ulteriore ipotesi di attività edilizia libera ex art. 6 del Testo Unico Edilizia, anche la tenda a pergola bioclimatica con telo retrattile o con elementi di protezione mobili o regolabili*. Proprio la copertura della pergola bioclimatica rappresenta un elemento fondamentale: se è fissa (anziché avere elementi di protezione mobili o regolabili) o se il telo (impermeabile o meno) non è retrattile, non si è più dinanzi ad un’ipotesi di attività edilizia libera ma ad un manufatto richiedente un titolo edilizio.
Sul punto è opportuno ricordare che la giurisprudenza del passato aveva escluso dall’alveo dell’attività edilizia libera, con conseguente necessità del titolo edilizio:
- una “pergotenda bioclimatica orientabile”, con copertura “in materiale metallico – lamelle orientabili apribili con comando meccanico”, assimilabile ad una tettoia*;
- una “struttura metallica (pergola bioclimatica) alta circa mt. 2,60 poggia su un massetto di calpestio ed è delimitata su tre lati da muri preesistenti, mentre quella libera deve essere aperta su almeno tre lati”*;
- una pergola bioclimatica a lamelle orientabili di 58 mq, ritenuta assimilabile ad una tettoia e non ad una mera pergotenda*;
- “una struttura in materiale plastico rigido e di robusta consistenza”, “di ragguardevoli dimensioni (53,91 mq)”, “dotata di copertura non retrattile, stabile, permanente e di materiale rigido”, qualificata dall’interessato quale pergola bioclimatica*.
Alla luce della novità legislativa, l’orientamento dovrà essere parzialmente rivisto (vedremo in quale misura), visto che gli elementi orientabili sono ontologicamente correlati alla pergola bioclimatica.
Ovviamente, anche in questo caso valgono i limiti previsti nella versione originaria del decreto, ossia:
- la non creazione di uno spazio stabilmente chiuso,
- la non variazione di volumi e di superfici,
- la presenza di caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente,
- la necessità di armonizzazione alle preesistenti linee architettoniche.
Da non perdere
Decreto Salva Casa: commento, guida e riflessioni tecnico-giuridiche
Questo eBook è un manuale pratico di rapida consultazione e approfondimento sulle verifiche da effettuarsi nelle fasi preliminari progettuali di interventi edilizi su edifici esistenti: procedure edilizie, verifica della conformità, analisi vincolistiche, pianificazione delle complessità, individuazione delle criticità. Il presente testo, di commento e approfondimento del decreto n. 69/2024 (c.d. Decreto Salva Casa) convertito dalla legge n. 105/2024, è scritto a quattro mani da Andrea di Leo, avvocato esperto di diritto amministrativo, con particolare riguardo all’ambito urbanistico-edilizio ma non solo, e da Marco Campagna, tecnico appassionato della teoria ma anche e soprattutto della pratica delle procedure amministrative: insieme, sviluppano il presente testo che vuole dare al lettore una visione del decreto che sia più ampia possibile, sia per quanto attiene l’ambito più strettamente pratico, ma senza dimenticare che, in Italia, ogni istanza edilizia, anche quella che può apparire più semplice, è in verità sovrastata da un grande insieme di norme che vegliano sui più disparati ambiti. Marco CampagnaArchitetto libero professionista. Nel corso degli anni ha avuto modo di approfondire i temi dell’urbanistica applicata agli interventi edilizi, sia svolgendo pratiche in prima persona, sia operando come consulente o come perito, sia per conto di privati che per società, eseguendo parallelamente progettazioni e direzioni lavori per diversi interventi di recupero e di valorizzazione immobiliare. È attualmente componente della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, formatore e docente in svariati corsi di aggiornamento e approfondimento professionale presso il medesimo Ordine e presso altre realtà. Andrea Di LeoAvvocato, opera nel diritto amministrativo, con particolare riferimento ai settori dell’urbanistica e dell’edilizia, anche in relazione ai profili vincolistici. Si occupa, inoltre, dei profili regolatori ed amministrativi relativi a ricettività, commercio e somministrazione, di appalti pubblici nonché dei profili amministrativi e regolatori dei settori innovativi (startup, sharing economy, mobilità e trasporti). Svolge attività di docenza (nell’ambito di Master Universitari) e formazione. È Membro della Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti e Co-founder di Legal Team.
Marco Campagna, Andrea Di Leo | Maggioli Editore 2024
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento