Non è più così insolito, e tanto meno raro, che le amministrazioni locali italiane debbano periodicamente gestire, soprattutto quelle dei grandi centri abitati, l’emergenza smog. Attualmente, infatti, alcune città italiane, tra cui Milano, stanno predisponendo blocchi alla circolazione dei mezzi e regolamentando gli orari di accensione degli impianti di riscaldamento, individuati come le maggiori fonti di inquinamento delle grandi aree urbanizzate poiché responsabili dell’emissione di polveri sottili.
Compito delle amministrazioni locali è oggi realizzare progetti e sistemi di controllo per ridurre questo tipo di inquinamento, predisponendo serie misure che sostengano e promuovano l’efficienza energetica in edilizia, non solo in un’ottica antinquinamento e di tutela ambientale, ma che permettano anche ai cittadini di ridurre lo spreco energetico ottenendo un risparmio sulle spese di riscaldamento.
Per cercare di identificare la percezione degli utenti domestici in merito all’efficienza e al comfort del proprio impianto di riscaldamento, nonché la propensione all’adozione di sistemi di controllo della temperatura, Honeywell Environmental Control (EVC Italia), azienda leader nella progettazione e realizzazione di soluzioni di gestione del comfort e dell’acqua per il mercato residenziale, in collaborazione con Consulting Marketing & Inustrieberatung GMBH, società tedesca specializzata in ricerche di marketing e consulenza di servizi e prodotti tecnici, ha realizzato una ricerca in 6 Paesi europei – Italia, Francia, Spagna, Olanda, Regno Unito – che ha fornito interessanti spunti su cosa oggi i consumatori si aspettano dal proprio impianto e di cosa necessitano per un’ottimizzazione dello stesso.
In base alle modalità di comportamento, di approccio alle problematiche inerenti la gestione del riscaldamento e dei sistemi di controllo della temperatura, i circa 1.800 intervistati proprietari di case/appartamenti, sono stati suddivisi in quattro tipologie: Gli Ambientalisti, i Risparmiatori, i Cercatori di convenienza, i “Peace-of-Mind” intesi come coloro che non vogliono complicazioni di nessun genere.
Ne risulta che i Risparmiatori rappresentino il segmento più importante essendo circa il 50% della totalità (con una percentuale del 45,3% per quanto riguarda gli italiani). A seguire i Cercatori di convenienza con il 30%, gli Ambientalisti al 13% e in coda il 7,6% dei Peace of mind. Per quanto concerne l’Italia, oltre alla pole position occupata dai Risparmiatori, la situazione fotografata è la seguente: 27,2% Cercatori di convenienza, 17,4% Ambientalisti, 10,1% Peace of mind.
Da osservare, tuttavia, anche la tipologia di riscaldamento adottata dagli italiani: l’84% utilizza caldaie a gas o gasolio (la percentuale europea è del 77%), ma il 18% fa uso di pompe di calore, (contro una media europea del 10%); sistemi tecnologicamente sofisticati, che dimostrano la propensione del nostro Paese all’adozione di moderni impianti di riscaldamento ad alta efficienza energetica.
Fattore importante nell’economia domestica e in relazione ai singoli bisogni di energia, è la regolazione della temperatura dei locali e la sua gestione nel corso della giornata. Per ciò è stato chiesto agli intervistati di indicare in che modo regolano la temperatura nella loro abitazione. Più della metà utilizza un termostato per controllare tutta casa (il 69% degli italiani), altri uno per ogni singola stanza e una piccola percentuale utilizza, invece, valvole poste sui radiatori; trend comune è l’abitudine a programmare e pianificare l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento. Solo il 6% non utilizza nessun metodo di controllo della temperatura nella propria casa.
Questi comportamenti sono un segno evidente di come oggi il monitoraggio e il controllo del calore domestico siano considerati dai cittadini fattori importanti non solo per garantire un livello ottimale di comfort nella propria abitazione, ma soprattutto per ridurre e salvaguardare i costi destinati alle spese di riscaldamento. E’ su questi bisogni, infatti, che alcune pubbliche amministrazioni, come la Regione Lombardia, in ottemperanza alla direttiva 2002/91/CE del Parlamento Europeo, hanno deliberato disposizioni in materia di efficienza energetica in edilizia, estendendo l’obbligo della termoregolazione degli ambienti e la contabilizzazione autonoma del calore a tutti gli impianti di riscaldamento al servizio di più unità immobiliari.
Migliorare l’efficienza energetica salvaguardando i costi
Ma gli italiani sono soddisfatti del loro sistema di controllo della temperatura? Non proprio. L’86% si è dichiarato interessato a migliorare la gestione del proprio riscaldamento (66% la percentuale europea). In Italia le ragioni di tale propensione vanno ricercate per il 42% nel contenimento dei costi e degli sprechi di energia, ottenendo, prima di tutto, un risparmio economico ed energetico. E’, dunque, importante per gli italiani contenere i consumi ed ottenere efficienza energetica servendosi di sistemi che possano regolare la temperatura. Altro fattore è il miglioramento del comfort abitativo (16%) e l’integrazione del sistema di controllo in uso con altre applicazioni tecnologiche (domotica, remote control etc.) (16%).
Di quali servizi, dunque, i consumatori desidererebbero usufruire nei prossimi mesi?
Il 31% degli italiani vorrebbe avere la possibilità di tenere monitorata l’efficienza energetica della propria abitazione (36% la media europea), il 17% ricevere indicazioni e consigli per ridurre il consumo di energia e il 28% poter monitorare il proprio impianto ed essere avvisati in caso di guasto.
Lo studio passa poi ad approfondire il comportamento dei consumatori in relazione alla necessità di migliorare il loro sistema di controllo della temperatura. La propensione al cambiamento è discretamente alta poiché solo il 22% degli italiani (contro una media dei Paesi selezionati del 35%) si accontenterebbe di quanto già utilizza oggi; il 38% prenderebbe, invece, in considerazione servizi aggiuntivi nel caso di un potenziamento/miglioramento del proprio impianto di riscaldamento.
Promotore del cambiamento è in linea generale la necessità di risparmiare sulla spesa energetica, come dichiarato da ben il 55% degli italiani intervistati; l’esigenza di utilizzare la tecnologia a tutela dell’ambiente e in un’ottica di comportamento eco-sostenibile, appare oggi un elemento non meno importante, ma certamente non prioritario per i consumatori (41%).
Honeywell progetta e realizza sistemi per rispondere alle sfide del mondo globale in termini di sicurezza, energia e sostenibilità. Prodotti che nascono per favorire il risparmio e il comfort nelle case e negli edifici pubblici, ambienti in cui esiste un grande potenziale di efficienza energetica da sfruttare. Recentemente inoltre, Honeywell è stata impegnata in una campagna “A tu per tu con l’efficienza energetica”, indirizzata ai cittadini per sensibilizzarli all’adozione di comportamenti eco-sostenibili attraverso l’uso di sistemi di gestione, ripartizione e contabilizzazione del calore domestico che, orientandoli nella gestione del comfort domestico, permettono un risparmio energetico garantito e la riduzione dei costi di riscaldamento.
“Non vi è dubbio, e questo studio lo afferma, che il risparmio energetico oltre a ridurre le emissioni di CO2 e altri gas nocivi per l’ambiente, risulti essere vantaggioso per il portafoglio dei consumatori, dichiara Umberto Paracchini, Marketing & Comm. Manager EVC Southern Europe & Med. Area. In un momento particolarmente difficile per l’economia, diventa fondamentale aiutare i cittadini ad adottare comportamenti che aiutino a migliorare l’efficienza energetica nella vita di tutti i giorni, attraverso tecnologie appropriate e di facile utilizzo. Tenendo conto che in un’abitazione il riscaldamento è la voce maggiore di consumo energetico (fino al 70%), un risparmio del 30% – attuabile con dispositivi di controllo e gestione delle temperature – è un grande contributo alle necessità degli italiani. A questi problemi Honeywell si impegna a rispondere mettendo a disposizione di famiglie e privati una vasta gamma di soluzioni intelligenti per il controllo del calore oltre a installatori qualificati che li supportano nel raggiungere il miglior comfort abitativo, secondo le proprie esigenze, differenti per ogni tipologia di target e di abitudini”, conclude Paracchini.
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