Il percorso correrà per 30,5 chilometri lungo vie pedonali e ciclabili, per 6 chilometri su strade poco trafficate e per i rimanenti 7,5 km su strade a traffico intenso, dove il tracciato ciclabile sarà protetto. Il Raccordo anulare GRAB di Roma è tra i progetti previsti dal sistema nazionale di ciclovie turistiche inserito nella Legge di Stabilità 2016. Al settore sono stati assegnati 91 milioni di euro da distribuire in tre anni:
– 17 milioni per il 2016,
– 37 milioni per il 2017,
– 37 milioni per il 2018.
Le tempistiche del GRAB
I prossimi mesi verranno avviate le attività di progettazione del Grande Raccordo Anulare delle Biciclette (GRAB) di Roma. A breve, partiranno anche i lavori per la vera e propria realizzazione.
Ma facciamo un passo indietro e scendiamo nel dettaglio delle tempistiche.
Il 21 settembre scorso al Campidoglio è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e il Sindaco di Roma, Virginia Raggi, per il Raccordo anulare GRAB Roma, ciclovia che porta a termine la prima fase del sistema delle ciclovie turistiche italiane, iniziata lo sorso 27 luglio con la sottoscrizione dei protocolli d’intesa per le ciclovie Del Sole, Ven-To e Dell’acqua.
Grazie all’accordo il Campidoglio i lavori potranno partire rispettando i tempi preventivati (riusciranno con tutto quello che la Giunta sta passando?):
– entro 90 giorni a partire dal 21 settembre sarà fatta la stima economica del progetto di fattibilità
– nei successivi 180 giorni il piano verrà consegnato al Ministero
Sembrano tempi velocissimi, troppo per l’Italia, ma il GRAB può essere realizzato rapidamente attraverso un’opera di riqualificazione e di ricucitura dei tratti già esistenti.
Caratteristiche del GRAB Roma
Il Grande Raccordo anulare per le biciclette GRAB di Roma prevede 44 chilometri di percorso in pianura, e consiste sostanzialmente in un percorso di architettura: dall’antico al contemporaneo. Si parte dall’Appia Antica per arrivare alle architetture di Zaha Hadid, di Renzo Piano. Colosseo, San Pietro, Trastevere, poi centro storico e Galleria Borghese, fino all’Auditorium e alla street art del Quadraro e di Torpignattara. Non solo storia e architettura avranno spazio in questo percorso, ma anche la natura: si attraversano parchi e paesaggi bucolici, costeggiando i fiumi Tevere, Aniene e Almone.
Il Grab, per queste sue caratteristiche e le location monumentali e paesaggistiche, avrà una forte attrattiva per cittadini e visitatori. È uno strumento di promozione del patrimonio storico-artistico, che magari incontrerà il favore di tanti che sono appassionati di bici ma non di storia e architettura, o viceversa.
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Oltre al GRAB, quali sono le altre ciclovie?
In dettaglio:
– la Ciclovia “Ven-To” da 680 chilometri, che collega Venezia a Torino;
– la Ciclovia “Del Sole”, da 300 chilometri che va da Verona a Firenze;
– la Ciclovia “Dell’Acqua”, da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE), lunga circa 500 chilometri.
Tenendo conto delle indicazioni della rete ciclabile “Eurovelo” e del “Piano straordinario per la mobilità turistica” e ricucendo vecchi percorsi già esistenti, si crea un’unica rete nazionale e con livelli di qualità comuni.
Con la firma del Grab, le 4 ciclovie iniziano il loro percorso amministrativo. Gli atti firmati sono una “road map” delle azioni che ogni ente deve attuare: csono coinvolti: Mit, Mibact e Enti locali.
2016. Entro quest’anno ci sarà la sottoscrizione dei protocolli e lo stanziamento dei fondi per la progettazione.
2017: la progettazione dei tracciati, gli accordi di programma con gli enti locali interessati dai percorsi, le gare per la realizzazione delle ciclovie e l’apertura dei cantieri;
2018: chiusura dei primi cantieri e altre gare per la realizzazione delle ciclovie, apertura e chiusura degli ultimi cantieri.
Non si può percorrere le ciclovie con mezzi motorizzati, per motivi legati alla protezione dell’ambiente e del territorio.
In apertura: Virginia Raggi alla passeggiata in bicicletta organizzata dal M5S il 24 aprile 2016 (nanopress.it)
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