Quali sono gli errori più comuni nelle centrali termiche?

Gli errori più comuni nelle centrali termiche di tipo progettuale sono quelli legati allo sbagliato dimensionamento. Ecco i dettagli

Unicamente con l’intento di focalizzare l’attenzione sui più comuni errori che, per esperienza dell’autore (ndr Andrea Taddei – la progettazione di centrali termiche a metano e GPL di Maggioli Editore) e di altri colleghi, si riscontrano spesso nelle centrali termiche.

Si citano al riguardo le carenze strutturali, ossia l’inadeguatezza del locale che accoglie la centrale termica.

Il focus riguarda la progettazione di una centrale termica per la produzione di acqua calda a combustibile gassoso (metano e GPL), con dimensionamento dei vari componenti, ad uso abitativo condominiale o di riscaldamento industriale o terziario.

Gli errori più comuni nelle centrali termiche di tipo progettuale sono quelli legati allo sbagliato dimensionamento o scelta nella combinazione di apparecchi e che quindi vengono commessi nella fase di concezione della centrale termica.

Gli errori da parte dell’installatore sono quelli commessi dallo stesso per non aver rispettato il progetto oppure, in mancanza di quest’ultimo, non avere correttamente rispettato le norme.

Gli errori di tipo gestionale vengono condotti da chi gestisce la caldaia (amministratore, legale rappresentante, ecc.). Di fatto, può accadere che la gestione della centrale termica venga trasferita al manutentore, che assume così la qualifica di “terzo responsabile”. In questo caso il manutentore si fa carico anche degli errori di tipo gestionale.

Gli errori da parte del manutentore in senso stretto sono quelli connessi all’attività specifica alla quale viene chiamato, che è quella della pura manutenzione.

Vediamo nel dettaglio le carenze strutturali dei locali che ospitano l’impianto e gli errori più comuni nelle centrali termiche raggruppati secondo tipologie.

Carenze strutturali della centrale termica

  • Muri di separazione non aventi la resistenza al fuoco richiesti
  • Aerazione carente
  • Porte prive di serranda con autochiusura
  • Scalette senza corrimano
  • Dislivelli non segnalati e non illuminati

Errori di tipo progettuale

  • Sonde climatiche installate in posizioni non adatte
  • Illuminazione insufficiente, o comunque non in grado di consentire la lettura degli strumenti senza l’ausilio di una torcia
  • Uscita dei fumi in basso ed inaccessibile per qualsiasi prelievo
  • Assenza di pozzetti atti a consentire la misura della temperatura del fluido riscaldato
  • Vasi di espansione chiusi di capacità insufficiente (come spiegato, si possono verificare perdite d’acqua dalle valvole di sicurezza)
  • Assenza di pozzetti di drenaggio per lo scarico di condensa della caldaia e della canna fumaria

Errori da parte dell’installatore

  • Installazione di più regolatori e programmatori orari senza indicazione dell’utenza servita
  • Pluralità di gruppi pompe senza l’indicazione del settore interessato
  • Assenza di targhette indicatrici sui quadri di comando
  • Targhe poste al rovescio o ubicate in posizioni ove si rendono illeggibili
  • Elettropompe senza indicazioni di portata, prevalenza e potenza motore
  • Cavi elettrici non protetti, che corrono alla rinfusa nel locale
  • Mancata messa a terra delle masse metalliche
  • Scarico diretto di spurghi nella rete fognaria
  • Vasi di espansione aperti resi praticamente inaccessibili. Assenza di un foro per il prelievo dei fumi all’uscita del generatore
  • Mancata consegna del libretto di centrale

Errori di tipo gestionale

  • Preposizioni di programmi di accensione non conformi alle esigenze dell’utenza
  • Rendimenti di combustione inaccettabili
  • Vasi di espansione aperti che, a causa di guasti al galleggiante o al rubinetto, danno luogo a perdite d’acqua continue
  • Locali invasi da materiali estranei e da rifiuti di ogni genere, che rendono inaccessibili alcuni componenti ed ostacolano le operazioni di manutenzione
  • Tubazioni che presentano perdite nel terreno
  • Polvere e sporco (segno di trascuratezza che comunque porta a un invecchiamento precoce dei sensori e della strumentazione)
  • Temperature dei fumi oltre 250 °C
  • Mancato aggiornamento del libretto della centrale

Errori da parte del manutentore

  • Apparecchi indicatori (termometri, manometri) che forniscono misure non corrispondenti
  • Apparecchiature di controllo della combustione inefficienti
  • Targhe sostituite da autoadesivi resi ormai illeggibili
  • Apparecchi di sicurezza e di protezione mai controllati e inefficienti
  • Pezzi di ricambio lasciati in centrale

Articolo di Andrea Taddei

Articolo originariamente pubblicato su Ingegneri.cc

La progettazione di centrali termiche a metano e GPL

La progettazione di centrali termiche a metano e GPL

Questo libro, indirizzato sia ai progettisti termotecnici che alle imprese installatrici, illustra una metodologia pratica per la progettazione di una centrale termica per la produzione di acqua calda a combustibile gassoso seguendo la metodica ISO 9000, dato che oggi si è sempre più orientati verso la certificazione, per poter partecipare ad appalti e affidamenti di incarichi pubblici.Il libro è diviso in una sezione teorica, una procedurale e una pratica con degli esempi di calcolo. L’autore ha ritenuto importante spiegare a fondo i criteri di scelta e il dimensionamento di tutti i singoli componenti di una centrale termica, illustrando le possibili soluzioni, gli errori da evitare, le problematiche di manutenzione, nonché alcune tecniche pratiche di installazione, acquisite con la sua personale esperienza decennale di progettista. In questa terza edizione del libro, oltre agli aggiornamenti normativi, sono stati inseriti dei nuovi paragrafi relativi alla contabilizzazione del calore nei condomini con riscaldamento centralizzato (D.Lgs. n. 102/2014), agli aspetti sanitari degli impianti ed infine alla gestione degli impianti termici con il nuovo libretto di impianto (DM 10 febbraio 2014). È stata ampliata la parte pratica con un nuovo esempio di dimensionamento di un accumulo di acqua calda. Il volume si conferma quindi come un utile vademecum per professionisti e impiantisti, da tenere sempre a portata di mano, sia in ufficio che sul campo.Andrea Taddei, Ingegnere chimico, titolare di uno studio di ingegneria ambientale ed energetica, si occupa di progettazione e collaudo di impianti di climatizzazione ad uso civile e industriale.

Andrea Taddei | 2017 Maggioli Editore

34.00 €  32.30 €

Redazione Tecnica

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