Risorse dal PNRR al REPowerEU. Dove finiscono le misure contro il dissesto idrogeologico?

Sono soprattutto i Comuni a subire le conseguenze della revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con la proposta del Governo di spostare sul programma REPowerEU 13 miliardi di euro di fondi PNRR, destinati agli enti locali

La revisione del PNRR ha generato non poca preoccupazione tra i Ministeri, le Regioni e i Comuni. Verranno rifinanziati i progetti PNRR cancellati? Se sì quali sono i programmi in vista?

Ma sono soprattutto i Comuni a subire le conseguenze della revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con la proposta del Governo di spostare sul programma REPowerEU 13 miliardi di euro di fondi PNRR, destinati agli enti locali.

Ricordiamo che il REPowerEU è stato lanciato nel maggio 2022 con le finalità di: risparmiare energia, produrre energia pulita e diversificare l’approvvigionamento energetico. Resta però incerto il destino, delle misure relative agli interventi di efficienza energetica, alla rigenerazione urbana e per i Piani Urbani Integrati delle grandi città, alla gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico.

>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis

Per questo motivo Il presidente ANCI, Antonio Decaro, chiede a nome degli enti più garanzie precisando l’intenzione di conservare la quota destinata ai Comuni che hanno già bandito 55mila gare, il 52% di tutte quelle del Paese.

Potrebbe interessarti: Iter autorizzativi, anticipi e puntualità pagamenti: la corsa ad ostacoli dei Comuni per il PNRR

Quali sono le opere incompatibili con il PNRR?

Decaro, come riportato sul sito ANCI, ha dichiarato: “Avevamo onestamente concordato col governo che, nel caso in cui ci fossero state opere che non superavano gli scogli in sede comunitaria, com’è accaduto con gli stadi di Venezia e Firenze, sarebbero state finanziate con altri fondi. Ma nessuno si sarebbe aspettato che i fondi a tre programmi interi venissero spostati su REPowerEU. Su 16 miliardi di ricollocazioni annunciate, 13 erano dei Comuni”.

Per il presidente ANCI è necessario “capire quali siano queste opere potenzialmente incompatibili con il PNRR. E, se fossero incompatibili, dove prendiamo adesso le risorse per finanziarle. Noi sindaci abbiamo obblighi vincolanti e impegni presi coi cittadini e con le imprese. Abbiamo già cominciato a spendere”. 

Circa lo spostamento delle risorse sul REPowerEU, Decaro precisa che i Comuni avevano chiesto che fossero “finanziati l’efficientamento energetico con i pannelli fotovoltaici e la sostituzione delle lampadine a Led, interventi facilissimi da realizzare con tempistiche immediate. Se devono essere tolte risorse ai Comuni per metterle nel REPowerEU, comunque i Comuni devono essere presi in considerazione”.

Non perderti: Le modifiche al PNRR approvate su Ecobonus e Sismabonus

A rischio le misure contro il dissesto idrogeologico

L’uscita di scena dal PNRR (pare temporanea) delle misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico non passerà inosservata a Bruxelles, come scrive La Stampa.

Decaro tuttavia ricorda che tali risorse: “pure ricadono sulle comunità ma erano gestite dal ministero dell’Ambiente. Nel PNRR sono previsti alcuni interventi ma per la messa a norma contro il rischio esistono altri fondi europei che ancora attendono di essere spesi”.

Sul tema, è intervenuto anche Francesco Miceli, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, che ha dichiarato: Non va snaturata la natura del PNRR, che nasce come una strategia nazionale che, partendo dal basso, si articola sui bisogni, sulle aspettative e sulle potenzialità di territori e comunità”. Il Presidente CNAPPC ha poi precisato: “desta forte preoccupazione l’operazione che rimodula, tagliandoli, i fondi destinati ad interventi di contrasto al dissesto idrogeologico proprio ora che su questo fronte ci troviamo in una vera e propria emergenza, mentre è ormai chiaro a tutti che la prima infrastruttura di cui il Paese ha bisogno è la manutenzione e la cura del territorio. L’auspicio – conclude Miceli- è che siano ripristinate, con nuove fonti di finanziamento, le risorse destinate ai Comuni che hanno dimostrato una intensa attività nell’investire i fondi nell’interesse delle loro comunità”.

Hai già visitato la sezione Risorse Gratuite di Ediltecnico?
Qui trovi ebook e corsi online utili per la professione

Consigliamo

Foto:iStock.com/Maxiphoto

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento