I dati, diffusi dal Dipartimento delle Finanze, parlano chiaro: 18.697 nuove partite IVA nello scorso agosto, ovvero un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. Le nuove partite IVA sono così suddivise:
- 73,7% persone fisiche
- 21% società di capitali
- 4% società di persone
- 1,3% non residenti e altre forme giuridiche.
Confrontando i dati con quelli di agosto 2016 emerge un deciso aumento per le società di capitali (+10 ,4%), mentre risulta una flessione sia per le società di persone (-6%) sia per le persone fisiche (-0,3%).
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Partite IVA: Ripartizione territoriale
Per quanto riguarda la ripartizione territoriale, il 40,4 % delle nuove aperture è localizzato al Nord, circa il 21% al Centro ed il 38,2 % al Sud e nelle Isole. Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, l’incremento di aperture maggiore si osserva in Sicilia (+36%), Molise (+15,4%) e Campania (+14,8%), in controtendenza, invece, i dati relativi a Sardegna (-25,8%), Calabria (-21,4%) e nella provincia autonoma di Bolzano (-10,6%).
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Settore di attività
Il settore del commercio registra il maggior numero di aperture di partite IVA rappresentando il 21,4% del totale, 13,6% per le attività professionali e 11,1% per l’agricoltura. Confrontando questi dati con quelli di agosto 2016, tra i settori principali emergono sensibili aumenti di aperture nelle attività professionali (+26,3%), nel trasporto e magazzinaggio (+16,3%) e nell’alloggio e ristorazione (+14%), mentre le flessioni più evidenti si registrano nell’agricoltura (-22,2%), nelle attività finanziarie (-9,6%) e ne i servizi residuali (-3,8%).
Persone fisiche
Analizzando i dati relativi alle persone fisiche, la ripartizione per sesso resta stabile, con il 60,6% delle partite IVA aperte da soggetti di sesso maschile. Per quanto riguarda l’età si segnala che il 47,8 % delle aperture è attribuibile agli under 35 e circa il 33% a soggetti tra 36 e 50 anni.
Mettendo a confronto questi dati con quelli dello stesso mese dello scorso anno emerge che le prime tre classi di età (under 35, 36-50, 51-65) sono stabili mentre la fascia di età degli over 65 registra un calo del 5,8%. Si segnala, inoltre che il 19,2 % delle persone fisiche risulta nato all’estero. Rappresentano il 37% del totale delle nuove aperture di partita IVA quelle di soggetti che hanno aderito al regime agevolato forfetario (in tutto 6.926), con un aumento del 12,5 % rispetto allo stesso periodo del 2016.
Jobs Act Autonomi: cosa cambia per i professionisti tecnici
In vigore la legge 22 maggio 2017, n. 81, pubblicata sulla G.U. n. 135 del 13 giugno 2017, recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” e meglio conosciuta come Jobs Act dei lavoratori autonomi. L’ebook affronta e commenta tutte le principali novità e i cambiamenti che la disposizione apporta al lavoro autonomo con particolare riferimento alla categoria dei professionisti tecnici (architetti, ingegneri, geometri, periti).Per ognuno dei principali temi di interesse è dedicato un capitolo:- contratti,- garanzie dei pagamenti; – partite IVA; – previdenza e assistenza per gli autonomi, – fiscalità (formazione e agevolazione delle polizze per i mancati pagamenti); – partecipazione agli appalti; – lavoro agile.Lisa De Simone, Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, curando alcune rubriche on line di informazione quotidiana con particolare attenzione alle sentenze della Corte di Cassazione in materia condominiale.
Lisa De Simone | 2017 Maggioli Editore
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