Quali sono gli ostacoli del superbonus? Ecco le criticità da risolvere

Tra le proposte per migliorare l’applicabilità della maxi agevolazione: proroga dell’incentivo al 31 dicembre 2025 e possibilità di correggere errori o imprecisioni delle asseverazioni dei professionisti. Scopri le altre.

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Cosa blocca la volata della super agevolazione fiscale arrivata per dare una boccata d’aria al settore edile?

La Rete Professioni Tecniche, con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha raccolto esperienze di applicazione delle norme che regolamentano il Superbonus mettendo in luce le criticità che impediscono la messa in atto dell’incentivo, nonostante le correzioni apportate al provvedimento dalla sua introduzione.

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A tal proposito è stato messo su un documento che raccoglie le proposte di miglioramento alle norme, che si concretizzano in 3 articoli. Vediamo nel dettaglio quali sono i punti chiave messi in evidenza dalla RPT e cosa contengono i tre articoli.

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Gli ostacoli del superbonus: le proposte in tre articoli

Il primo articolo affronta:

  • proroga dell’incentivo al 31 dicembre 2025, fondamentale per avviare interventi anche di maggiore complessità. Al momento si parla di una proroga al 2023;
  • modifica dei termini temporali previsti attualmente, per ragioni di adeguamento e corrispondenza tra varie date previste nelle norme;
  • ampliamento delle possibilità di utilizzo del monitoraggio degli edifici, essendo necessario migliorare, sia pure indirettamente, la sicurezza degli edifici stessi anche se oggetto solo di interventi di Ecobonus;
  • chiarimenti sugli interventi di Sismabonus eseguiti su complessi di edifici collegati strutturalmente (soprattutto nei centri storici) e sulla possibilità di ottenere l’incentivo sia Ecobonus che Sismabonus sull’intero volume eccedente quello originario, nel caso di demolizione e ricostruzione di fabbricati esistenti;

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  • previsione di una norma tecnica che consenta di eseguire interventi di prevenzione del rischio sismico in un periodo ampio di tempo su singole parti dell’edificio, nel rispetto di un progetto generale di miglioramento sismico;
  • semplificazione in tema di asseverazione;
  • introduzione della possibilità di dichiarare la conformità urbanistica riferendosi solo alla normativa attuale;
  • inserimento di una norma che consenta di utilizzare un “ravvedimento operoso” per correggere errori o imprecisioni delle asseverazioni dei professionisti per aspetti puramente formali e non sostanziali (a proposito di errori, leggi qui > Superbonus, 5 giorni per correggere la comunicazione di cessione credito).

Non perderti: Proroga Superbonus 2023: lo dice il Recovery Plan

Il secondo articolo riguarda l’istituzione del fascicolo digitale delle costruzioni.

Il terzo interessa le modifiche necessarie per semplificare ed accelerare le dichiarazioni di accertamento e di conformità urbanistica che costituiscono il principale ostacolo all’esecuzione degli interventi previsti dal “Superbonus”.

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