Non solo bonus casa e provvedimenti riguardanti la tassazione (per cui trovi gli aggiornamenti qui: Legge di bilancio 2020, il Senato approva i bonus fiscali): la manovra finanziaria 2020 colpisce anche lo sport, e lo fa mettendo a disposizione 1 miliardo di euro per gli interventi infrastrutturali a favore dei territori interessati dalle Olimpiadi Invernali 2026.
Lo stanziamento, proposto dalla Regione Lombardia, è stato approvato dalla Commissione Bilancio del Senato e finanzierà l’elenco delle opere trasmesso al Ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, dal governatore Fontana.
Ma vediamo nelle specifico cosa prevedono gli investimenti e come saranno distribuiti nei prossimi anni.
La Legge di bilancio finanzia le Olimpiadi invernali 2026, ecco la mappa delle opere!
Per i lavori per le Olimpiadi invernali 2026 Veneto, Lombardia, Trento e Bolzano avranno a disposizione 1 miliardo del Fondo pluriennale per gli investimenti finanziato con la manovra.
È previsto lo stanziamento di 50 milioni per il 2020, 180 milioni per il 2021, 190 per ciascuno degli anni dal 2022 al 2025 e di 10 milioni per il 2026.
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Villaggi, piste da sci… ecco la mappa dei finanziamenti
Si andrà da Milano a Cortina, dal 6 al 22 febbraio 2026; le Paralimpiadi sono invece fissate dal 6 al 15 marzo. Ci saranno gare anche in Valtellina, in Val di Fiemme e in Alto Adige.
A Milano ci saranno il pattinaggio artistico e lo short track al Forum di Assago, mentre le gare di hockey ghiaccio saranno organizzate al Pala Italia, che sorgerà nella zona di Santa Giulia con 15 mila spettatori di capienza, e nel ristrutturato Palasharp.
Il Villaggio Olimpico sarà costruito in Largs parte nella zona dell’ex Scalo di Porta Romana, che dopo le Olimpiadi sarà riconvertito in residenze per gli studenti. La Valtellina diventerà invece la capitale dello snowboard e del freestyle a Livigno, mentre a Bormio è in programma lo sci alpino maschile.
La parte femminile del programma si svolgerà invece sulla pista “Olimpia” del comune di Cortina assieme al curling, comune che congiuntamente alla regione Veneto ha proposto un piano di sviluppo anche per il dopo Giochi, fra sviluppo turistico e centro federale permanente.
Infine il Trentino e l’Alto Adige, che vedono la Val di Fiemme in prima linea per lo sci di fondo, il salto, la combinata nordica e le gare di pattinaggio di velocità. Qui per il dopo Giochi c’è un progetto di utilizzo da parte dell’università di Trento. A Bolzano spetta invece il biathlon.
Da non dimenticare gli investimenti infrastrutturali che dovranno garantire l’accessibilità alle aree di gara, tra cui i 15 milioni previsti per il completamento della metro Cinisello-Monza Bettola.
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