Gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della Calabria protestano contro i regolamenti attuativi della legge regionale n. 35/2009, c.d. “legge antisismica“.
I professionisti calabresi già da alcuni mesi denunciano la loro insoddisfazione e, a seguito della pubblicazione recente del regolamento regionale, hanno deciso di prendere carta e penna e spedire una comunicazione dettagliata firmata da tutti gli Ordini provinciali e spedita al presidente Scopelliti e all’assessore ai Lavori Pubblici Gentile.
Nella lettera i professionisti calabresi lamentano il fatto che le loro proposte di modifica siano rimaste in larga parte inascoltate, e sottolineano i limiti ed i difetti che il nuovo sistema di trasmissione telematica dei progetti, il SI-ERC.
“Un sistema unico in Italia che – si legge nella lettera – non è in grado di garantire sicurezza alla collettività poiché non esclude la possibilità di ulteriori controlli fatti direttamente dai Dirigenti, ma che addirittura si sta trasformando in uno strumento incerto e confuso che può dare adito a determinazioni contrastanti e vessatorie””.
I tecnici calabresi si chiedono perché nessuna Regione italiana, tranne la Calabria, abbia adottato un sistema informatizzato per la verifica dei calcoli strutturali, ma molte invece si sono impegnate per realizzare degli efficaci sistemi di trasmissione telematica. Ed aggiungono che “ci sarà una ragione per cui l’Emilia Romagna, spendendo molto meno rispetto alla Calabria, ha acquistato sempre da Eucentre (la società che ha realizzato il software), il solo modulo di trasmissione degli atti, ben guardandosi dall’adottare, così come è avvenuto nella nostra regione, l’intero pacchetto”.
I professionisti fanno notare anche come la legge n. 35/2009 preveda un nuovo pagamento se i lavori non iniziano entro 90 giorni, “l’edilizia rappresenta il principale motore dell’economia regionale – spiegano – ed andrebbe agevolata dando ai progettisti la possibilità di interloquire realmente con le strutture regionali per integrare e modificare in tempi rapidi le difformità riscontrate”.
In conclusione i professionisti tecnici della Calabria precisano di non essere assolutamente contrari alle innovazioni che, anzi, auspicano e sollecitano a patto che queste vadano realmente nella direzione della tutela della collettività, della semplificazione burocratica e dello sviluppo della regione.
Fonte: Ordine degli Ingegneri di Cosenza
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