ISTAT: per il secondo trimestre 2023 calano i permessi di costruire nel residenziale

Ma mentre per l’edilizia residenziale si registra una tendenza in flessione sia del numero delle abitazioni sia della superficie utile abitabile, il comparto non residenziale vede una crescita rispetto al trimestre precedente

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ISAT pubblica il report sui permessi di costruire, relativo al secondo trimestre del 2023 che vede un calo, dopo due trimestri di crescita, del numero di abitazioni residenziali ai livelli più bassi dal terzo trimestre 2020.

Ma mentre per l’edilizia residenziale si registra una tendenza in flessione sia del numero delle abitazioni (-16,1%) sia della superficie utile abitabile (-13,5%), il comparto non residenziale cresce dell’8,9% rispetto al trimestre precedente.

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ISTAT precisa nella nota metodologica che la rilevazione sui permessi di costruire è condotta con copertura censuaria, raccogliendo mensilmente le informazioni sui progetti di nuovi fabbricati (anche se demoliti e interamente ricostruiti) o di ampliamenti di volume di fabbricati preesistenti, residenziali e non residenziali, autorizzati da apposito titolo abilitativo.

I frazionamenti, i cambi di destinazione d’uso e le ristrutturazioni di fabbricati già esistenti, che non comportino aumento di volume degli stessi, non rientrano nel campo di osservazione della rilevazione.

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Calo per il residenziale, crescita per il non residenziale

Nel secondo trimestre 2023, ISTAT stima, sulla base delle autorizzazioni riguardanti il comparto residenziale, un calo congiunturale del 5,2% sia del numero di abitazioni sia della superficie utile abitabile.

Inoltre, la stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, è pari a circa 13.550 unità; la superficie utile abitabile si attesta poco al di sotto degli 1,19 milioni di metri quadrati, mentre quella non residenziale è di circa 2,71 milioni di metri quadrati.

La superficie dei fabbricati non residenziali, nel secondo trimestre dell’anno, aumenta del 4,1%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A tal proposito ISTAT commenta: “la superficie non residenziale risulta, invece, in aumento dopo tre trimestri in flessione. Anche in termini tendenziali nel secondo trimestre dell’anno si rileva una diminuzione del settore residenziale, la quarta consecutiva; al contrario, risulta positivo l’andamento del settore non residenziale“.

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Foto:iStock.com/Fokusiert

Redazione Tecnica

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