Impianti in edilizia: la grande onda grazie (anche) agli incentivi

L’impiantistica diventa un fattore di grande peso all’interno della grande galassia del comparto costruzioni: a tracciare un solco statistico su una metaforica pietra è il CRESME che, per la prima volta traccia un resoconto attento dell’intera filiera (produzione, installazione, distribuzione). E i dati che emergono non possono non suscitare un afflato di sorpresa: solo gli impianti degli edifici impegnano 188mila imprese, 760mila addetti (il 30% del totale dell’edilizia) e producono 113 miliardi all’anno. Mediante la spinta dell’innovazione queste cifre non potranno che aumentare: fino al 2018 i tassi di crescita stimati del settore saranno compresi tra il 4 e il 5%.

Impianti, trend positivo; i dati del CRESME
Incentivi fiscali
, spinta alle manutenzioni, cambiamenti tecnologici: questi alcuni degli elementi che fungono da locomotiva al grande “trend” di crescita del settore dell’impiantistica. Nel grande “fallout nucleare” che ha colpito l’edilizia nell’ultimo quinquennio, l’impiantistica ha retto meglio di altri settori ed ora, nel momento in cui pare palesarsi un timido segnale di ripresa, possiede senza ombra di dubbio una forza superiore rispetto al passato. “Possiamo stimare – afferma il direttore del CRESME, Lorenzo Bellicini – che attualmente gli impianti pesino tra il 20 e il 25% del costo di realizzazione di un edificio. Inoltre, dal 1991 ad oggi gli addetti di questo settore sono saliti dal 20 al 30% del totale delle costruzioni”.

Leggi la nostra intervista a Lorenzo Bellicini in materia di BIM.

La quota di fatturato coperta dal settore impiantistica (113 miliardi) si suddivide tra idrotermosanitario (53,5 miliardi) ed elettrotecnica (46,2 miliardi), con i restanti 13,8 miliardi ripartiti tra le altre componenti del comparto (una parte cospicua di questo denaro giunge dall’estero).

Fattore incentivi e futuro
In particolare emerge l’importanza del fattore incentivi in edilizia: dopo la flessione del 2012 e 2013, infatti, i fatturati di settore sono tornati a decollare: “Stimiamo – prosegue il numero uno del CRESME – una crescita dell’1,6% nel 2015, del 4,1% nel 2016, del 4,6% nel 2017 e del 5,5% nel 2018”. Addirittura, tra il 2014 e il 2020, l’impiantistica innovativa (come ad esempio la domotica) è destinata a far segnare un +47%.ù

Per approfondire l’aspetto congiunturale in materia leggi l’articolo Detrazioni in edilizia: comparti salvati e universi paralleli.

Per comprendere lo scenario futuro relativo a questa “fetta” del comparto costruzioni giungono in soccorso le parole di Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente a Montecitorio: “È vero che l’Ecobonus va stabilizzato ed esteso all’antisismica, ma va prima risolto un problema che è una ferita aperta. Le certificazioni devono diventare una cosa seria. Finché sarà possibile comprare un certificato su internet gli sgravi fiscali avranno sempre dei limiti”.

A cura di Marco Brezza

Redazione Tecnica

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