Geometri amministratori e il Modello 770: una dichiarazione in cerca di futuro

Mentre scriviamo queste righe, a pochi giorni dalla scadenza “ufficiale” del 31 luglio, i professionisti alle  prese con l’invio telematico del Modello 770, e tra questi i geometri amministratori di condominio, non hanno ancora visibilità definitiva su quale sia il termine ultimo per l’invio della dichiarazione.

Dopo una prima chiusura alle richieste dei professionisti, giovedì sera – con un “tweet” – il sottosegretario all’Economia Zanetti annunciava infatti la possibile proroga al 19 settembre.  Manca ancora, comunque, il decreto ufficiale che, si presume, debba essere firmato lunedì o martedì al massimo.

Ciò che ci preme rilevare, però, è come il balletto cui abbiamo assistito in questi giorni sia il “remake” di quello andato in scena l’anno scorso (senza voler andare tanto più indietro negli anni), sempre con il medesimo finale (il rinvio del termine ordinario).

Ciò significa che, di là dei problemi contingenti, occorre chiedersi se non sia il caso di ripensare in modo strutturale a questa tipologia di dichiarativo fiscale.

Non si capisce, infatti, perché la scadenza d’invio del Modello 770 non possa essere uniformata con il termine del 30 settembre, termine ultimo entro il quale devono essere trasmesse telematicamente all’Amministrazione finanziaria tutte le altre tipologie di dichiarazioni. Per l’amministrazione non cambierebbe niente: non crediamo, infatti, che accedere due mesi dopo alle informazioni trasmesse con il Modello 770 possa avere rilevanti effetti sulle attività di controllo. Per i professionisti, invece, poter organizzare e pianificare il lavoro sapendo che la scadenza di trasmissione telematica è univoca per tutte le tipologie di dichiarativi sarebbe importante. Si parla tanto di “semplificazioni”: questa sicuramente vi rientrerebbe di diritto.

In prospettiva, però, la vera ragione per la quale occorre ripensare al Modello 770 così come lo conosciamo oggi è la proposta di “semplificazione fiscale” contenuta all’interno della Legge Delega. Infatti, per permettere l’invio ai contribuenti del Modello 730 precompilato da parte dell’Amministrazione, si prevede che i sostituti d’imposta debbano trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate, entro il 7 marzo di ogni anno, i dati fiscali e previdenziali contenuti nella certificazione unica Modello CUD.

In altri termini, il “cuore” dell’attuale 770 andrà “anticipato” entro il 7 marzo: auspicando che la “semplificazione” per gli altri non imponga ai professionisti di dover trasmettere all’Agenzia delle Entrate due volte gli stessi dati, non v’è dubbio, quindi, che sia necessario ridefinire contenuti e termini di trasmissione di ciò che resta del Modello 770.

di Gianni Marchetti, consulente del lavoro e tesoriere AGEFIS

Gianni Marchetti

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