Il Salva-Casa probabilmente cambierà la sua originale veste in sede di conversione. Il Sole 24 Ore scrive che sul testo del Dl n. 69/2024 sono arrivate ben 522 proposte di modifica.
Mercoledì 26 giugno alle 12 si è chiusa la possibilità di deposito degli emendamenti presso la commissione Ambiente. Per avere conferme sulla sorte degli emendamenti e quindi del Salva-Casa bisognerà attendere metà luglio.
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Le proposte delle associazioni e dei Consigli Nazionali
Tante le posposte arrivate anche dalle associazioni e dai consigli nazionali.
UNITEL propone chiarimenti sui titoli abilitativi, coordinamento con altre normative, utilizzo delle sanzioni per rigenerazione urbana, e formazione per tecnici comunali per migliorare il decreto e risolvere criticità.
RPT chiede: riduzione delle altezze interne minime, facilitazione del cambio d’uso senza opere, legittimazione interventi pre-1967, revisione sanzioni e introduzione di un’anagrafe digitale edilizia per maggiore trasparenza.
CNAPPC – CNI – Fondazione Inarcassa chiedono di rivedere le sanzioni penali, ovvero l’eccessivo e improprio carico di compiti e responsabilità per i Professionisti.
ANCI, condividendo l’impianto generale del decreto, ritiene che alcune norme debbano essere integrate e chiarite per garantire una maggiore coerenza e facilità di applicazione.
Per l’INU bene il Salva-Casa, ma serve intervento complessivo sul governo del territorio.
Resta di comune l’idea che al provvedimento debba seguire una riforma complessiva e omogenea del Testo Unico dell’Edilizia.
Gli emendamenti più interessanti
Tra gli emendamenti presentati, abbiamo chiesto all’Arch. Marco Campagna, autore dell’e-book guida dedicato al Salva-Casa e relatore del Corso online “Sanatoria Edilizia 2024 e Decreto Salva-Casa”, quali sono quelli che a suo parere sono da considerare più interessanti e che riguardano l’art. 1 del DL 29 maggio 2024, n. 69 che introduce modifiche al TUE (decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380).
Di seguito un elenco di quelli da evidenziare:
- emendamento 86 – che introduce una definizione di mutamento senza opere: forse poco utile se passano le modifiche proposte degli emendamenti 95 e correlati, ma potrebbe essere comunque utile a prescindere;
- emendamento 95 e correlati – in quanto amplierebbero la sfera di applicazione delle modifiche introdotte per i mutamenti d’uso, attualmente molto “legati”;
- emendamento 170 – che propone le modifiche all’agibilità e che probabilmente verranno approvati per rimanere in linea con quanto detto i giorni scorsi dai politici;
- emendamento 209 – sarebbe utile che venisse accolta in quanto reintroduce una funzione dell’art. 37 che era utile e che nel 36 bis si è persa, che consentiva di ottenere l’accertamento di conformità su immobili vincolati;
- emendamento 262 – purtroppo unica proposta di modifica del comma 3 bis al vigente art. 34 bis, che ha introdotto una procedura macchinosa di verifica sismica anche in caso di semplici tolleranze. L’emendamento 263 ne prevede semplicemente l’eliminazione: sarebbe utile passasse uno dei due;
- emendamenti 386 e 387 – prevedono entrambi in forme più o meno uguali l’introduzione di un nuovo art. 94 ter dedicato alla sanatoria strutturale: sarebbe veramente importante che passasse.
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