Ecobonus: cosa c’è da cambiare?

Iniziata la consultazione pubblica sulla Strategia energetica nazionale (SEN): i ministeri raccolgono i commenti sulle novità relative a Ecobonus ed Eco-prestito

Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero dell’Ambiente il 12 giugno è iniziata la consultazione pubblica sulla Strategia energetica nazionale (SEN): per un mese da tale data è possibile inviare commenti e proposte che saranno valutate per la stesura del documento finale.

A disposizione c’è il documento di consultazione e tramite l’apposito link si possono inviare uno o più file con i commenti. Sicuramente tra le misure per raggiungere gli obiettivi di maggiore sostenibilità nella Strategia Energetica Nazionale (SEN) spiccano la revisione dell’Ecobonus e l’introduzione di un Fondo di garanzia per l’eco-prestito.

Ecobonus: cosa c’è da rivedere

Il settore residenziale è sicuramente la priorità di intervento della nella Strategia Energetica Nazionale 2017 dato che sebbene si tratti di un settore di consumo ad alto potenziale, attualmente si riscontra ben poca consapevolezza da parte dei consumatori sui benefici del risparmio energetico. Senza dimenticare che gli investimenti iniziali hanno costi molto elevati e sono totalmente inesistenti dei sistemi di credito agevolato.

Questi i punti proposti dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN) per migliorare il meccanismo delle detrazioni fiscali:

  • Modulare la percentuale di detrazione in relazione al risparmio atteso, considerando l’intera vita tecnica dell’intervento, al fine di premiare gli interventi più efficienti orientando il meccanismo verso interventi radicali sull’edificio (deep renovation) con miglior rapporto costo-efficacia;
  • Accoppiare lo strumento con altri meccanismi di incentivazione, con specifico riferimento alle misure per l’edilizia antisismica e ai possibili sviluppi del progetto Casa Italia;
  • Valorizzare i risparmi generati dalle detrazioni fiscali per il recupero edilizio, ad oggi non conteggiati, attraverso la strutturazione di un sistema di incentivazione integrato con le detrazioni per la riqualificazione energetica;
  • Introdurre massimali unitari di spesa per ogni singola tipologia di intervento;
  • Estendere la portabilità del titolo di credito di imposta al fine di agevolare il coinvolgimento degli operatori, compresi gli Istituti finanziari;
  • Stabilizzare il meccanismo per gli interventi di riqualificazione energetica che interessino in maniera integrata l’intero edificio.

Altro punto fondamentale è rappresentato dalla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico nonchè dalle misure per l’adozione di abitudini virtuose che portino ad una riduzione dei consumi. Previste normative più stringenti per favorire la sostituzione degli impianti di riscaldamento/raffrescamento meno efficienti.

Inoltre la Strategia Energetica Nazionale prevede che “un  importante contributo all’efficienza energetica deriverà dal rafforzamento degli standard minimi per l’edilizia. Una quota significativa di risparmio sarà apportata dall’applicazione dei Decreti che hanno già introdotto nell’ordinamento nazionale la Direttiva 2010/31/UE, elevando i requisiti per gli edifici privati di nuova costruzione (Edifici ad Energia QuasiZero) dal 2021. Contributo di risparmio deriverà inoltre dal recepimento delle proposte del Clean Energy Packagein merito all’adozione di tecnologie di demand-response, sistemi di ICT  e domotica che consentano il monitoraggio della performance

In fase di applicazione della SEN verrà valutata la possibilità di introduzione di un regime obbligatorio di risparmio ai venditori dell’energia che hanno un contatto diretto con l’utente finali e una maggiore capacità di proporre interventi di risparmio energetico.

Eco-prestito: in arrivo il fondo di garanzia

La Strategia Energetica Nazionale propone anche l’introduzione di un Fondo di garanzia per l’eco-prestito che servirebbe a coprire il rischio di insolvenza da parte dei proprietari degli immobili. Senza dimenticare che “la portabilità dell’ecobonus verso istituti finanziari migliorerebbe ulteriormente l’efficacia”.

Per sostenere i consumatori nella realizzazione di interventi ad alto investimento iniziale “si prevedrà di ampliare il campo di interventi del costituendo fondo di garanzia per stimolare i finanziamenti per l’efficienza energetica da parte degli istituti di credito. Il Fondo privilegerà le tipologie di intervento standardizzato con risparmi energetici certi sulla base di una lista preventivamente predisposta sulla base di parametri prestabiliti (e.g.  classe energetica dell’edificio, zona climatica, tipologia di intervento). In questo   ambito, la portabilità del titolo di detrazione fiscale permetterebbe di ridurre ulteriormente il rischio per l’istituto di credito e concorrerebbe a contenere il tasso di interesse del finanziamento”.

Pompe di calore, impianti eolici e industria

La Strategia Energetica Nazionale propone inoltre politiche per i trasporti e la mobilità sostenibile, una maggiore diffusione delle pompe di calore e la semplificazione dell’iter autorizzativo per il repowering degli impianti eolici.

Per il settore industriale si prevede di continuare il processo di potenziamento e semplificazione del meccanismo dei certificati bianchi e di promuovere l’efficienza energetica nelle PMI rinnovando le iniziative di cofinaziamento degli audit energetici e dei sistemi di gestione dell’energia.

Redazione Tecnica

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