Il Fondo solidarietà mutui “prima casa”, anche detto Fondo Gasparrini, è previsto dall’articolo 54 del decreto Cura Italia (decreto legge 17 marzo 2020 , n. 18), ed è esteso ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti.
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In base a quanto previsto dall’Art. 54, dunque, nei prossimi nove mesi è previsto l’accesso al Fondo a lavoratori autonomi e i liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, un calo del proprio fatturato, superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019, a causa della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus.
Decreto Cura Italia, come accedere al Fondo solidarietà mutui prima casa?
Per accedere al Fondo solidarietà mutui prima casa non è richiesta la presentazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee).
Ricordiamo che il Fondo prevede la possibilità per i titolari di un mutuo contratto per l’acquisto della prima casa di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà, destinate ad incidere negativamente sul reddito complessivo del nucleo familiare.
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Si specifica anche che il comma 478, dell’articolo 2 della legge n. 244/2007 è sostituito dal seguente: “478. Nel caso di mutui concessi da intermediari bancari o finanziari, il Fondo istituito dal comma 475, su richiesta del mutuatario che intende avvalersi della facoltà prevista dal comma 476, presentata per il tramite dell’intermediario medesimo, provvede, al pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione”.
Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell’Economia e delle Finanze possono essere adottate le necessarie disposizioni di attuazione del presente articolo, nonché del comma 1 e dell’art. 26 del decreto legge n. 9/2020.
Per le finalità di cui sopra al Fondo di cui all’articolo 2, comma 475 della legge n. 244/2007 sono assegnati 400 milioni di euro per il 2020, da riversare sul conto di tesoreria di cui all’art. 8 del regolamento di cui al DM 132/2010.
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