Iter autorizzativi, anticipi e puntualità pagamenti: la corsa ad ostacoli dei Comuni per il PNRR

Nonostante le difficoltà, i Comuni vanno avanti con i progetti PNRR. Assegnati 37 miliardi, sulla base dei quali sono state bandite 55mila gare, il 52% del totale

Scarica PDF Stampa
Come procedono i progetti finanziati dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?

Alla domanda ha risposto il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro che, in Commissioni riunite Bilancio Camera e Senato e Politiche Ue Senato, ha presentato i dati della Ragioneria dello Stato e dell’ANAC, nell’ambito dell’esame della Relazione sullo stato di attuazione del PNRR.

>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis

Decaro ha poi evidenziato anche le criticità, con le quali gli enti devono fare i conti, che sono soprattutto dovute alle ristrettezze economiche e alla carenza di personale. Non secondarie le questioni che interessano gli iter autorizzativi, gli anticipi e la puntualità dei pagamenti, relativamente alle quali il presidente ANCI ha richiesto un confronto con Governo e Parlamento al fine di trovare una soluzione.

Leggi anche gli aggiornamenti:
– Revisione PNRR: nella bozza tagli per 16 miliardi di euro
Risorse dal PNRR al REPowerEU. Dove finiscono le misure contro il dissesto idrogeologico?

Vediamo nel dettaglio quali sono state le dichiarazioni rilasciate da Decaro e riportate sul sito dell’associazione nazionale dei comuni.

Leggi anche: Le modifiche al PNRR approvate su Ecobonus e Sismabonus

Assegnati ai Comuni 37 miliardi

Anche se la strada è piena di ostacoli, i Comuni vanno avanti con i progetti PNRR. Decaro ha dichiarato: “I dati della Ragioneria dello Stato e dell’ANAC confermano che, nonostante le difficoltà economiche e le ristrettezze di personale che rimangono, i Comuni stanno facendo il proprio dovere: abbiamo ottenuto le risorse e le stiamo spendendo. Ci erano stati riservati 40 miliardi di euro, il 19% delle risorse del Pnrr. Di questi, sono stati già assegnati ai Comuni 37 miliardi, sulla base dei quali abbiamo bandito 55mila gare, il 52% del totale. Tuttavia, permangono alcune criticità trasversali sulle anticipazioni, sul meccanismo dei pagamenti e sulla semplificazione nella fase delle autorizzazioni. Come ANCI siamo pronti al confronto con il governo e il Parlamento per risolvere queste criticità”.

Sulla base dei dati ANAC, il presidente ha poi sottolineato: “in tutta Italia le gare bandite con risorse PNRR e/o PNC da luglio 2022 fino a metà giugno 2023 sono circa 102mila. Di queste, il 51%, ossia quasi 52mila, solo a titolarità comunale. I Comuni di fatto sono la prima categoria di committenti per numero di gare bandite PNRR/PNC e questo nonostante siano titolari del 19% del totale del monte risorse reso disponibile dal PNRR”.

E sui progetti relativi ai nuovi asili nido, Decaro ha precisato: “Entro la fine di giugno, il 91,4% delle risorse sono state aggiudicate con le gare: non abbiamo avuto problemi con la Commissione Ue”.

Potrebbe interessarti: Quali norme applicare agli appalti PNRR? La Circolare MIT con i chiarimenti

Iter autorizzativi, anticipi e puntualità dei pagamenti: le criticità maggiori

Gli iter autorizzativi rappresentano uno dei principali ostacoli. Per l’associazione occorre “dare vita a una conferenza dei servizi unica a 30 giorni per tutte le opere pubbliche, estendendo a tutte le opere la procedura semplificata ora prevista per scuole e asili nido e che ha dato ottimi risultati come confermano i dati”.

Tra le criticità evidenziate da Decaro, oltre a quella di una maggiore puntualità dei pagamenti, c’è il tema anticipi“oggi sono del 10%, che ove ci sia un progetto esecutivo ci venga anticipato il 30%, che è quello che ci chiedono le aziende per procedere con i lavori”.

Hai già visitato la sezione Risorse Gratuite di Ediltecnico?
Qui trovi ebook e corsi online utili per la professione

Consigliamo

Foto:iStock.com/akindo

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento