Criteri Ambientali Minimi: ecco le novità per l’illuminazione pubblica

Il Ministero dell’Ambiente fissa i nuovi CAM per lampade, Led, gruppi ottici e progettazione impianti di illuminazione pubblica

Aggiornati i Criteri Ambientali Minimi (CAM) sull’efficienza nelle sorgenti luminose come lampade e LED, per apparecchiature come gruppi ottici e alimentatori, oltre che per l’affidamento del servizio di progettazione dell’impianto di illuminazione pubblica. Obiettivo del decreto è quello di assicurare una migliore qualità dell’illuminazione nelle città con un minore impatto sui cittadini. Il decreto si riferisce in particolare:

  • l’innalzamento delle prestazioni in tema di efficienza energetica, durata e affidabilità degli impianti,
  • l’approfondimento dei temi riguardanti l’inquinamento luminoso,
  • gli aspetti sociali legati agli appalti pubblici

Risparmio per gli enti locali e riduzione dei consumi energetici

Le modifiche ai CAM riguardano efficienza energetica, durabilità,tasso di guasto di tutti i corpi illuminanti, prestazioni degli apparati differenziate secondo le aree da illuminare, in modo che si adattino a ogni tipo di esigenza. 500 milioni di euro all’anno è il risparmio stimato per gli enti locali a seguito della sostituzione dei vecchi impianti di illuminazione pubblica. Inoltre si può prevedere una importante riduzione dei consumi energetici, delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento luminoso. Aspetto, quest’ultimo, affrontato con una “zonizzazione” delle aree da illuminare stabilendo per ciascuna area il livello massimo di diffusione verso l’alto.

Appalti verdi

Con i nuovi Criteri Ambientali Minimi si affrontano gli aspetti sociali degli “appalti verdi” in modo da garantire l’assenza di illeciti nei confronti dei lavoratori con l’utilizzo dei modelli organizzativi e gestionali corretti, nel rispetto delle convenzioni internazionali, secondo i principi etici fissati dall’ONU.

Per la fine del 2017 sarà approntata e diffusa la scheda con indicati tutti gli aggiornamenti dei Criteri del servizio di gestione degli impianti di illuminazione pubblica. Il che porterà ad un miglioramento degli aspetti gestionali, una migliore manutenzione e gestione degli apparati dismessi attraverso il loro recupero, in un maggiore coordinamento con le altre attività di manutenzione e gestione delle aree urbane.

Leggi anche

Criteri ambientali minimi: progettazione e manutenzione edifici dopo il decreto gennaio 2017

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento