Casa Italia, il database unico e i 10 cantieri tipo

Il programma di prevenzione contro i terremoti Casa Italia,  presentato da Giovanni Azzone in Commissione parlamentare di inchiesta su sicurezza e degrado delle città, vedrà la creazione di un database unico nel quale i luoghi vengano classificati secondo il loro grado di pericolosità (potrebbe essere pronto entro marzo). E’ previsto anche l’inizio dei lavori per la messa in sicurezza in dieci cantieri “tipo”, selezionati da Renzo Piano e ad oggi non ancora resi noti, che vogliono essere un esempio di quegli interventi da realizzare per la messa in sicurezza degli edifici senza compromettere la qualità della vita degli abitanti.

Scopo finale è quello di riuscire a mettere in sicurezza gli edifici prestando attenzione al contesto socio-economico in cui si trovano e consentendo a chi li abita di rimanerci a vivere.

Se vuoi essere sempre aggiornato sulla prevenzione del rischio sismico clicca qui

Lo studio dei rischi del territorio

Tre i punti su cui si sta lavorando:

  • capire come ridurre la pericolosità dei luoghi
  • identificare le condizioni di vulnerabilità degli edifici e studiare gli interventi che la potrebbero ridurre
  • identificare i luoghi a rischio tali che richiedono un intervento normativo.

A breve e medio termine si prevede di raggiungere tre obiettivi:

  • rendere disponibili e comprensibili le principali misure per ogni comune italiano
  • ricostruire le politiche di prevenzione del rischio di carattere naturale e sociale per individuare punti di forza e di debolezza
  • preparare una proposta di intervento di prevenzione che, per il primo anno, sarà incentrata sul tema della sismica tramite la riduzione del grado di vulnerabilità del patrimonio edilizio

Leggi anche Terremoto Centro Italia, geologi: cosa fare per “sistemare” il territorio

La situazione degli edifici residenziali

I numeri relativi agli edifici residenziali in Italia sono stati resi noti da Alessandro Balducci, esperto della struttura di missione “Casa Italia”: degli oltre 12 milioni di edifici, 7 milioni sono in muratura portante e più della metà si trova nei centri urbani, il 67 – 68% si trova nelle aree periferiche e ultraperiferiche. Meno del 30% degli edifici residenziali sono in calcestruzzo, di cui il 39% nei centri urbani e il 17% nei comuni periferici.

Balducci ha spiegato che il 30% degli oltre 3 milioni degli edifici costruiti prima del 1945 si trova nelle aree interne appenniniche e per quanto riguarda il livello di conservazione ha sottolineato un divario tra Nord e Sud a vantaggio del Nord.

Ha infine sottolineato che fino a ora le politiche sono state scarse, si sono susseguiti piani nazionali e programmi di riqualificazione che però non hanno messo i comuni in condizione di poter gestire la situazione a causa sella valutazione scarsa ed episodica poiché gli indicatori da rispettare per la selezione delle aree di intervento hanno rappresentato un filtro molto debole.

Ti potrebbe interessare anche

Decreto terremoto – Procedura e modulistica per i lavori di somma urgenza

I recenti eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale hanno posto in evidenza la necessità di poter attuare, con la massima tempestività possibile, tutti quegli interventi indispensabili alla tutela dell’incolumità delle persone e alla messa in sicurezza del tessuto edilizio oltre al patrimonio culturale. Molto spesso l’attivazione delle procedure previste in questi casi può ridurre in modo considerevole l’esposizione al rischio delle popolazioni e l’estensione dei danni a fabbricati e monumenti; questo risultato è conseguibile solo se tutti i tecnici interessati alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza riescono ad attivare le attività richieste per il raggiungimento di queste finalità.Questo ebook è stato predisposto dopo la pubblicazione dei d.l. n. 189/2016 e n. 205/2016, avvenuta l’11 novembre 2016, contenente “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016” con la finalità di fornire un supporto operativo a tutti i soggetti impegnati negli interventi resi necessari dall’emergenza terremoto.Il criterio regolatore è quello dell’analisi delle procedure e delle attività da avviare nei casi di “somma urgenza” che si determinano a seguito di eventi metereologici, idro-geologici o sismici di grande rilevanza e che costituiscono l’elemento generatore dei gravissimi danni a persone e cose che continuano a ripetersi con regolare frequenza e altrettanto regolare devastazione.In questo senso è utile ricordare che tutto il materiale, procedure, informazioni e modulistica sono aggiornati con il d.lgs. 50/2016 – Nuovo codice degli appalti e i recenti decreti pubblicati per la specifica emergenza del terremoto.Il presente lavoro si configura, pertanto, come un primo momento di raccolta degli elementi normativi di maggior rilevanza nell’ambito delle procedure di somma urgenza, di una serie di schemi operativi per facilitare la comprensione delle varie attività da svolgere oltre alla necessaria modulistica di attuazione.Sono riportate delle tabelle o ideogrammi con le indicazioni per lo svolgimento dei vari passaggi sia per gli interventi su beni ordinari che sul patrimonio tutelato dei beni culturali con delle note esplicative per facilitare la comprensione dei processi e l’utilizzo della modulistica. Questo tipo di procedure , indicazioni e modulistica non sono direzionate esclusivamente alla emergenza sismica che si è venuta a verificare in questi mesi ma rappresentano una modalità operativa che è applicabile a tutte le situazioni in cui si verificano eventi di tale rilevanza da rendere necessaria l’attuazione di tali procedure.Le figure interessate da queste informazioni sono certamente quelle che svolgono compiti esclusivamente tecnici legati alla rilevazione, analisi e quantificazione dei danni e delle misure urgenti da attuare ma si rivolgono anche agli amministratori, ai Sindaci e ai soggetti che, all’interno delle comunità interessate, hanno o avranno il compito di gestire l’emergenza e di avviare il sistema dei soccorsi, messa in sicurezza e ricostruzione delle strutture danneggiate.Marco Agliata, Architetto, libero professionista, impegnato nel settore della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private, esperto di problematiche ambientali, energetiche e della sicurezza. Svolge attività di consulenza per Enti pubblici e privati sulla programmazione e utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie, progettazione, direzione lavori, attuazione, gestione e manutenzione degli interventi con particolare riguardo al recupero edilizio, difesa del suolo, valorizzazione territoriale e sostenibilità ambientale. E’ autore di numerosi volumi in materia di opere pubbliche e problematiche ambientali.

Marco Agliata | 2016 Maggioli Editore

12.90 €  10.97 €

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento