I centri storici offrono casistiche interessanti legate a specificità storiche e costruttive: facciate protette su cui non possono essere realizzati interventi esterni di isolamento, palazzi storici vincolati o edifici in cui, tra un immobile e l’altro, non si dispone di spazio sufficiente per applicare soluzioni isolanti.
Una risposta efficace è offerta da Diasen con la sua linea di biomalte termoacustiche e deumidificanti a base sughero Diathonite, core business dell’azienda marchigiana, che mantengono la prestazione termica anche in caso di applicazione all’interno con il vantaggio di poter operare a basso spessore e senza sottrarre spazio all’edificio.
Oltre all’aspetto più progettuale l’utilizzo interno di queste biomalte impatta positivamente sulla termoigrometria degli ambienti e sul comfort abitativo. I materiali presenti nella Diathonite – un premiscelato che trova la sua performance ottimale nell’applicazione a spruzzo – creano condizioni di elevata porosità dando vita a una schiuma che ingloba molta aria, valorizzando l’azione isolante dell’aria stessa quando è racchiusa nelle cavità dei materiali porosi.
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La Diathonite in casa: proprietà e comfort di una soluzione originale
Sul lato del comfort l’utilizzo di Diathonite consente di ottenere alcuni risultati importanti: innalzare la temperatura delle pareti che è alla base del comfort percepito dato che il nostro corpo interagisce per irraggiamento con le pareti che “succhiano” calore; applicare un prodotto che agisce nel tempo, ovvero assorbendo umidità e rilasciandola lentamente con il comportamento di un polmone igrometrico che ne avita l’accumulo e la conseguente formazione di condense.
La tecnologia delle biomalte a base sughero si caratterizza anche per la leggerezza delle soluzioni – 250 kg/m³ rispetto ai 1600 kg/m³ di un intonaco tradizionale – e per una elevata resistenza che conferisce alla parete consistenza e stabilità. Una caratteristica che migliora l’usabilità della parete, consentendo l’installazione a muro di quadri, tv e mensole e l’annegamento di impianti senza necessità di contropareti.
Esperienze di applicazione
In diversi progetti Diasen ha proposto ai progettisti l’utilizzo delle biomalte Diathonite.
Interessante il caso di Cameron House, una struttura di metà ‘700 sulle rive del lago Loch Lomond in Scozia, ristrutturata come golf resort e centro benessere. In questo progetto, condizionato dai vincoli storici esterni, le pareti perimetrali interne sono state ripulite per recuperare la muratura antica su cui sono stati applicati circa 8 cm di Diathonite in due strati con l’utilizzo di una rete tra una mano e l’altra. In questo modo è stato possibile mantenere livelli ottimali di leggerezza in un edificio imponente, assicurare termicità a latitudini segnate dall’effetto delle basse temperature e garantire deumidificazione in un ambiente condizionato dagli effetti dell’acqua.
Altro caso di rilievo è quello di Villa Orsolino a Genova, villa del XVII secolo vincolata dalla Soprintendenza e caratterizzata da murature in pietra e mattoni, solai in legno, soffitti in cannicciata e tetto a falde. Il restauro conservativo non consentiva azioni sulla struttura esterna e per questo sono stati applicati all’interno 4 cm di Diathonite che hanno potenziato isolamento termico e comfort abitativo.
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