Adeguamento sismico: un Professore di Controllo di Gestione guiderà Casa Italia

Il premier ha annunciato che l’Ing. Giovanni Azzone, rettore del Politecnico di Milano, ha dato disponibilità per fare il project manager del piano del Governo “Casa Italia” di adeguamento sismico e ristrutturazione antisismica delle città del centro Italia colpite dal terremoto il 24 agosto 2016.

“Scegliere i migliori”: prosegue la politica di Matteo Renzi che all’inizio aveva portato a chiamare in causa Renzo Piano per guidare la ricostruzione.

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Ha detto Renzi: “Chiedo al rettore del Politecnico Giovanni Azzone di guidare Casa Italia. Il progetto di Casa Italia è un modo di fare un progetto organico per il Paese: la manutenzione di una casa che sia all’altezza delle aspettative. Si tratta di un progetto che chiederò di guidare, come una sorta di project manager a una delle professionalità più forti del nostro Paese, il rettore del Politecnico di Milano”.

E Giovanni Azzone ha dato la propria disponibilità.

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Chi è, Giovanni Azzone?

Nato a Milano nel 1962, Giovanni Azzone si è laureato nel 1986 in Ingegneria delle Tecnologie Industriali a Indirizzo Economico-Organizzativo presso il Politecnico di Milano.

Dal 1997 è Professore ordinario di Sistemi di controllo di gestione e dal 2010 è Rettore del Politecnico di Milano. Dal 2014 è Presidente della FUAP-Fondazione Universitaria per la formazione delle Amministrazioni Pubbliche, membro del Consiglio di Amministrazione di La Triennale di Milano e svolge la funzione di Organismo Indipendente di Valutazione presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Azzone svolge attività di ricerca prevalentemente nel campo dell’analisi organizzativa e del controllo di gestione nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni. Negli stessi campi ha condotto attività di consulenza nel settore pubblico e privato. Fa parte del comitato editoriale delle riviste scientifiche European Journal of Innovation Management, Journal of Engineering Valuation and Cost Analysis e Studi Organizzativi.

Da 25 maggio 2016 è membro del consiglio di amministrazione di Poste italiane.

Casa Italia è stata divisa in 3 fasi, di cui due estremamente legate all’operatività: costruzione delle case in legno, riscostruzione trasparente. La terza è a fase di prevenzione.

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Inoltre, all’interno del progetto Casa Italia, così come è stato definito fin’ora dal Governo, c’è anche il sisma bonus (incentivi alla ristrutturazione sismica) e il fascicolo del fabbricato. Iniziative amministrative, queste ultime, ma anche tecniche, perchè si incrociano con le caratteristiche tecniche dell’edificio.

Per Casa Italia probabilmente Azzone avrà sopprattutto un ruolo di coordinamento, e in questo campo ha molta esperienza (leggi il suo curriculum), ma non basta. È un professore ed è alla guida del piano di ricostruzione e ristrutturazione antisismica degli edifici esistenti. Servono professionisti con esperienza sul campo, pratica tecnica e non solo teorica.

In più, il coordinatore deve avere si capacità organizzative ma deve anche aver approfondito molto la conoscenza delle problematiche legate all’antisismica, per poter avere un controllo non solo gestionale-organizzativo ma anche più che consapevole delle pratiche adottate per gli interventi di adeguamento sismico.

Tutela del patrimonio architettonico

La circolare del 30/4/2015, n. 15 riporta “Disposizioni in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio sismico” ed ha il dichiarato scopo di “sensibilizzare” tutte le figure che hanno influenza sulla gestione del patrimonio culturale, indirizzando ad “un percorso culturale prima che tecnico”, in cui tale disposto si inserisce.L’Italia, come noto, possiede un patrimonio vasto e diffuso di immobili di notevole valore storico-culturale, forse il maggiore a livello mondiale, che già solo per tali motivi deve essere tutelato e conservato in maniera efficiente.A parte tale aspetto, esso, può rappresentare, in una nazione così ricca di valenze culturali, un’importante sorgente di introiti e di sviluppo economico e sociale.Pertanto, la presa di coscienza e la gestione della problematica sismica, in un territorio che è stato di recente indicato come uno dei più critici a livello mondiale, assume un attuale ed urgente significato. Le disposizioni della circolare n. 15/2015 stigmatizzano tali aspetti, raccogliendoli sotto la forma di quadro sintetico-tabellare (l’Allegato 1 della circolare), guidando il tecnico verso le caratteristiche e le potenziali carenze in ottica sismica degli immobili, pubblici e privati, oggetto di tutela. L’Allegato individua due classi di intervento (manutenzione straordinaria e miglioramento sismico) che spesso ricorrono nella pratica, e che sono state indicate come potenziale fonte di inesatte valutazioni rispetto alle azioni sismiche. L’Allegato 1 è quindi un interessante punto di partenza per approfondire le tematiche ad esso correlate e allargare il quadro di conoscenza, spesso anche molto specialistica, che esso stesso sottende. Il presente lavoro è volto a inquadrare gli aspetti inerenti tutela e rischio sismico negli edifici storici, illustrando e specificando i principi cardine al fine di rendere più agevole, e più consapevole, la compilazione dei vari campi, col fine di ottenere le giuste informazioni di ritorno a livello governativo. Il testo, di lettura agile, è indirizzato a coloro che devono familiarizzare con la specificità del patrimonio culturale, siano essi professionisti incaricati della progettazione che del controllo e gestione di tali fasi. Nicola Mordà, Ingegnere civile strutturista, si occupa di problematiche sismiche e diagnostica con riferimento alle costruzioni storiche. Paola Boati Architetto, laureata in Restauro e Valorizzazione nel 2006. Da dieci anni svolge l’attività professionale occupandosi di progettazione sostenibile, ristrutturazioni e restauri, interior design, riqualificazione energetica e facility management.

N. Mordà, P. Boati | 2015 Maggioli Editore

5.93 €  5.04 €

Redazione Tecnica

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